
Anno | 2011 |
Genere | Biografico, |
Produzione | Italia |
Durata | 75 minuti |
Regia di | Alessandro Paris, Sibylle Righetti |
Attori | Vasco Rossi, Novella Rossi, Ivana Lenzi, Marco Gherardi (II), Giulio Santagata Marco Manzini, Lucio Serra, Manola Righetti, Maurizio Ferlito, Gaetano Curreri, Giuliano Riva, Angelo Righetti, Floriano Fini, Stef Burns. |
Uscita | lunedì 7 luglio 2014 |
Tag | Da vedere 2011 |
Distribuzione | Lucky Red |
MYmonetro | 3,49 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento venerdì 4 luglio 2014
Un film sulla più grande rockstar italiana, firmato da Alessandro Paris e Sibylle Righetti.
Questa storia qua è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING
Compra subito
CONSIGLIATO SÌ
|
Da Zocca a Zocca, tutto quello che nella vita di Vasco Rossi ha riguardato il suo paese d'origine, i parenti e quegli amici che sono poi stati di volta in volta la sua band, il suo manager e il suo rifugio. Dalla nascita fino alle trasferte a Los Angeles e poi di nuovo al paese.
Alessandro Paris e Sybille Righetti ricostruiscono, con passione e un profluvio di materiale video e fotografico inedito (messo a disposizione da amici parenti e conoscenti di Vasco), non una singola vita ma tutto quel movimento e quel giro umano e sentimentale che si è alimentato intorno e addosso a Vasco Rossi. Tutto ciò che appartiene unicamente a Vasco Rossi rimane quindi fuori da un documentario che guarda e ascolta la musica spiegandone le radici umane e trovando le sue ragioni nelle foto di gruppo e nei racconti goliardici.
Con un'insistenza sui paesaggi che è rara nei documentari biografici ma che in questo caso è più che mai calzante, i due registi scelgono una prospettiva molto particolare che trova riscontro negli interventi in voce fuoricampo dello stesso cantante (frutto di interviste fatte per l'occasione), in cui i ricordi delle persone e degli eventi si mescolano ai luoghi.
In questo senso ha grande merito il lavoro di prim'ordine fatto sulle immagini. Ad una fotografia non solo ricercata ma anche azzeccata, nei toni e nelle scelte inusuali, è affiancato un montaggio che sa valorizzarla alternando materiale di repertorio a inserti girati per l'occasione (alle volte anche solo paesaggi di un valore determinante!) e su tutto regna una scelta registica imprevista, ma tremendamente vincente, come quella di non mostrare mai Vasco Rossi se non nel materiale di repertorio.
Come per il Mussolini di Vincere!, l'iconografia del personaggio parla per lui, rendendo superfluo il raddoppio semantico di un vero Vasco ancora e di nuovo in video, a confermare idee e preconcetti che invece questo documentario tende a smitizzare con la forza di foto e video inediti e spiazzanti.