
Titolo originale | Und morgen die ganze welt |
Titolo internazionale | And Tomorrow the Entire World |
Anno | 2020 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Germania |
Durata | 101 minuti |
Regia di | Julia von Heinz |
Attori | Mala Emde, Noah Saavedra, Tonio Schneider, Andreas Lust, Lee Huang Matthias Emberger, Raffael Armbruster, Frieda Knabe. |
MYmonetro | 2,46 su 12 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento domenica 2 maggio 2021
Dopo aver iniziato a frequentare nuova gente, Luisa si accorge di essere in pericolo.
CONSIGLIATO NÌ
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Luisa, studentessa di Giurisprudenza, proviene da una famiglia altoborghese di nobili discendenze e abita in una bella casa di campagna. Tramite l'amicizia con Batte, una compagna di università, Luisa si avvicina ad una comune di Mannheim dove vivono ragazzi antifascisti che combattono contro la recrudescenza dei gruppi di estrema destra in Germania. Del gruppo fanno parte il carismatico Alfa e l'attivista gay Lenor, con cui la ragazza stringe subito amicizia. Durante una manifestazione Luisa si impossessa del cellulare di uno dei militanti di destra e da lì parte un'avventura che vede il trio ideare azioni di rivalsa contro il gruppo avversario, con conseguenze imprevedibili.
Julia von Heinz, regista e sceneggiatrice di And tomorrow the entire world, affronta di petto il presente del suo Paese, buttandosi in mezzo ai giovani tedeschi con la camera a mano e respirandone i timori e gli entusiasmi.
Ma la struttura del suo film è tanto personale quanto politica, poiché fra Luisa e i suoi due compagni di avventura si forma quella sorta di triangolo che è un topos dei film di formazione politica, da The Dreamers a The Edukators, per restare in ambiente tedesco. Anche qui, tra l'altro, come nel film di Hans Weingartner, c'è il confronto fra i ragazzi e un rappresentante della generazione dei padri: un ex militante dell'estrema sinistra che ha abbandonato la politica attiva ma non gli antichi ideali, mentre i suoi ex compagni, dimenticate le battaglie giovanili, oggi "insegnano o fanno i giornalisti". La difficoltà di von Heinz è semmai nel raccontare il coraggio politico dei giovani come genuino: Luisa finisce per sembrare una teenager ribelle e capricciosa, più attratta dalla bellezza scapestrata del maschio del gruppo, Alfa di nome e di fatto, che è un "figlio di papà" piuttosto volubile (perfetta la scelta per il ruolo di Noah Saavedra). La saggezza di molti ragazzi di oggi è incarnata solo da Batte, pacifista convinta seriamente impegnata a "resistere a chi vuole sovvertire la costituzione democratica".
La mano di regia di von Heinz è di prim'ordine, ma la sua indagine psicologica e comportamentale dei suoi protagonisti risulta più ondivaga, come se da un lato volesse stare dalla loro parte, dall'altro dubitasse profondamente delle loro intenzioni. È comunque importante mettere sul piatto una situazione domestica esplosiva della quale si sa poco al di fuori dei confini tedeschi e raccontare una generazione che si domanda: "A che servono le leggi se non ci crede più nessuno?". Il montaggio incalzante segue la frenesia febbricitante di entrambi gli schieramenti politici e quella capacità tutta giovanile di buttarsi nelle cose prima di averne valutato a fondo le possibili derive. Von Heinz ha anche il coraggio di insinuare che personaggi come Alfa potrebbero appartenere quasi indifferentemente all'uno o all'altro degli schieramenti, e di mostrare come una certa radicalizzazione politica ha motivazioni meno nobili di quelle che dichiara. Resta però troppo ambigua la sua posizione morale rispetto al racconto e verso i suoi personaggi.
Si parte con le migliori intenzioni, ossia ragionare su come si possa, in democrazia, impedire che chi è razzista e/o nazista possa unirsi in movimenti politici che pratichino quelle idee. Il film di Julia von Heinz, ambientato nella Germania di oggi, dà però risposte politiche quantomeno ambigue quando decide di far praticare la violenza alla sua protagonista.
Ragazza di buona famiglia tedesca si unisce a un collettivo antifa: un po' per amore, un po' per politica, combatte i neonazi. È And Tomorrow the Entire World (Und morgen die ganze Welt), produzione tedesco-francese per la regia di Julia von Heinz, che vi travasa largamente il proprio vissuto, dall'estrazione nobile alla militanza negli anni Novanta.
Il film sull'impegno politico della gioventù tedesca - in un'epoca precisa trasformata in simbolica fase di rinascita, lotta e perdizione - esiste già, ed è il documentario di Jean-Gabriel Périot Une jeunesse allemande, realizzato con materiali d'archivio sulle lotte studentesche nella Germania occidentale degli anni 60, la stagione in cui la generazione nata dopo la guerra non aderì più al silenzio [...] Vai alla recensione »
«Costruite legami» è l'invito che si legge sui muri della sede del gruppo Antifa al centro delle vicende di E domani il mondo intero. Il film di Julia von Heinz, presentato in concorso alla Mostra di Venezia e distribuito da Netflix, ragiona in tal senso sull'attivismo politico a partire dalle relazioni umane che lo dovrebbero fondare e sostenere. Ad accompagnare questo proposito è l'articolo 20 della [...] Vai alla recensione »
Nel 1987 gli Skiantos, geniale band dedita al rock surreale (demenziale, lo apostrofano in molti) capitanata dal compianto Freak Antoni, pubblicarono un album dal titolo Non c'è gusto in Italia a essere intelligenti. C'era così poco gusto in Italia a esserlo, in effetti, intelligenti che il disco non se lo filò quasi nessuno: il settantasette bolognese dopotutto era stato lasciato alle spalle, sostituito [...] Vai alla recensione »
Il Festival di Venezia sceglie in concorso il cinema tedesco più popolare e "civile" al contrario, per esempio, della Berlinale che ospita storicamente i grandi autori della scuola di Berlino: ecco allora And Tomorrow the Entire World, film di Julia von Heinze che denuncia il ritorno dei neonazisti attraverso la storia dei loro oppositori, i giovani attivisti dei centri sociali.
Un altro motivo ricorrente del Festival sembra essere quello dei cosiddetti "anni di piombo", ma spesso e volentieri il termine viene usato a sproposito - basti pensare a Padrenostro che con i "bleierne Zeit" di Margarethe von Trotta ha in comune forse soltanto l'intenzione (e di ciò si potrebbe comunque discutere). A oggi, un'altra pellicola rischia di subire la stessa superficiale categorizzazione: [...] Vai alla recensione »
Anche «E domani un altro giorno» della militante Julia von Heinz sembra voler innescare una discussione su come «vogliamo vivere l'uno con l'altro», esprimendosi chiaramente contro la legittimità di una risposta violenta per combattere l'odio. Racconta in fiction la contrapposizione tra movimenti antifascisti e neo-nazisti in Germania: ecco dunque l'universitaria Lisa - ragazza di buona famiglia che [...] Vai alla recensione »
Sembra quasi una faccenda da mammole "Und morgen die ganze Welt" (E domani un altro mondo), dove attivisti dei centri sociali della sinistra nella Germania di oggi pensano di opporsi ai neonazi dapprima con le torte in faccia, poi distruggendo le loro auto e infine con qualche scazzottata. Julia von Heinz dirige un film che vorrebbe essere sul terrorismo, ma non riesce nemmeno a parlare di disagio [...] Vai alla recensione »
Pur calati nelle differenti realtà dei rispettivi paesi, i due film in concorso della giornata di ieri, il tedesco Und morgen die ganze Welt (E domani un altro giorno) e il messicano Nuevo orden, si somigliano nell' ambizione di mostrare il potenziale esplosivo di malessere che cova nelle nostre società; e nell' analogo interrogativo che pongono. Come risolvere civilmente i problemi di diseguaglianza; [...] Vai alla recensione »
"Se prima dei trent'anni non sei di sinistra sei senza cuore, se lo sei dopo i trent'anni sei senza cervello". Queste parole vengono pronunciate dal padre di Luisa (Mala Emde), una ragazza tedesca di nobili origini e famiglia benestante nel quale la relazione genitore/figlio vive di una tranquilla monotonia. Lisa è iscritta alla facoltà di giurisprudenza e grazie all'aiuto di Batte, sua amica di università, [...] Vai alla recensione »