Manele Labidi ritrova le sue radici attraverso l'epopea di Selma, eroina scapigliata in bilico tra due culture.
Selma Derwich, psicanalista trentacinquenne, lascia Parigi per aprire uno studio nella periferia di Tunisi, dov'è cresciuta. Ottimista sulla missione, sdraiare sul lettino i suoi connazionali e rimetterli al mondo all'indomani della rivoluzione, Selma deve scontrarsi con la diffidenza locale, l'amministrazione indolente e un poliziotto troppo zelante che la boicotta. A Tunisi, dove la gente si confessa nelle vasche dell'hammam o sotto il casco del parrucchiere, Selma offre una terza via, un luogo protetto per prendersi cura di sé e prendere il polso della città.
L'idea per questo film mi è venuta il giorno in cui ho detto a mia madre che ero in analisi. Ho avuto paura che morisse. Come hai osato? Dopo tutti i sacrifici che ho fatto per te? [...] Quanto costa? In contanti? Preoccupazioni di ordine economico, sentimenti di tradimento, paura, stupore, delusione… Per una donna tunisina, musulmana e tradizionalista come mia madre, era decisamente troppo.
Il film è il primo lungometraggio della regista Manèle Labidi che, in passato, prima di dedicarsi alla scrittura di sceneggiature teatrali e radiofoniche, ha studiato scienze politiche e ha lavorato in ambito finanziario.
Un divano a Tunisi è ora disponibile in DVD su IBS.
Titolo originale: Un divan à Tunis
Regia: Manele Labidi
Interpreti: Golshifteh Farahani, Majd Mastoura, Aïsha Ben Miled
Paese: Francia; Tunisia
Anno: 2019
Supporto: DVD