
Il cantautore si è spento a Milano all'età di 77 anni.
di Pino Farinotti
Ogni tanto in città manca qualcuno e la gente dice " e adesso come faremo?"
A Milano, con Jannacci che non c'è più, il vuoto si è Formato
E la domanda viene posta.
Per chi è milanese, come sono io,
che lui non ci sia più non è roba da poco.
Abitava in zona Città studi, come me, e ogni tanto lo incontravo.
Diverso dal piccolo schermo,
sembrava un medico, non in cravatta
Ma di quelli in camice che si sporcano le mani. Lo era.
E spesso davvero "el purtava i scarp del tennis", come in quella sua canzone
E poi l'intelligenza, quella della cultura del teatro milanese,
la scrittura, la chitarra, la canzone, la voce
tutto triste/sorridente
Perché a Milano c'è la nebbia
Perché a Milano il sogno che tutti portava su, rallentava
Perché Milano "era schiava di Roma".
E quei suoi compagni di viaggio
Prodotto della stessa bottega
Cochi e Renato gente di lago Maggiore, splendidamente matta
Celentano, l'immigrato al quale occorre spiegare ma che vuole spiegare
Abatantuono l'altro immigrato dis-integrato e pontificatore
Gaber, il menestrello clown triste dinoccolato abrasivo
Fo, poeta alto, premio Nobel figuriamoci, grande affine
E altri.
Gaber: cantante, attore, musicista, poeta, medico, uomo,
tutto magnifico, tutto milanese.
Per il cinema una sola citazione, Le coppie, film a episodi del 1970. In quello diretto da Monicelli, Jannacci è Gavino Puddu, sposato con Adelina (Vitti). I due sono emigrati a Torino. Hanno comprato un frigorifero ma non hanno i soldi per l'ultima rata. Occorre trovarli. Si può... Adelina è una bella donna. Gavino, è ultrageloso, ma accetta il sacrificio. Accompagna la moglie in loco ma pretende di scegliere il cliente.
"Brutto lo vôglio." Jannacci va in giro con un impermeabile enorme che gli ondeggia sulle caviglie. Un milanese sardo. Un altro segno lasciato.
E sempre allegri bisogna stare
che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale
diventan tristi se noi piangiam.
Quelli che ti spiegano le tue idee senza fartele capire, oh yes!
Quelli che votano a destra perché hanno paura dei ladri, oh yes!
Mexico e nuvole la faccia triste dell'America
il vento insiste con l'armonica,
che voglia di piangere ho.
Si potrebbe poi sperare tutti in un mondo migliore
Vengo anch'io? No tu no
Dove ognuno sia già pronto a tagliarti una mano
un bel mondo sol con l'odio ma senza l'amore
e vedere di nascosto l'effetto che fa.
Adesso Jannacci non c'è più. Un po' di retorica: gente così non dovrebbe mai morire.
Infatti non muore, ci sono video, film dischi. E il ricordo.