Prima giornata con Al Pacino
Si apre ufficialmente in questa giornata la ex-Festa di Roma ormai divenuta in via ufficiale Festival Internazionale del Cinema di Roma ed approdata quest'anno alla sua terza edizione. La nuova giunta del Comune di Roma e la nuova amministrazione del decano dei critici italiani Gian Luigi Rondi (che ha comunque mantenuto i vecchi selezionatori ufficiali) non paiono aver tradito tuttavia lo spirito da vera e propria "festa" con cui questa manifestazione si era originata, situando il suo baricentro in quel punto di convergenza fra il film come arte e il cinema come grande spettacolo popolare. La filosofia "democratica" pare dunque tenere il passo e così anche quest'anno è stato stilato un calendario che (al di là di una netta prevalenza di pellicole italiane) è costruito su film che cercano il più possibile di accontentare in egual modo pubblico e critica. Anzi, in un certo senso questa filosofia pare ulteriormente accentuata da un concorso che estende il diritto di voto da una giuria di "eletti" all'intero pubblico presente in platea, che potrà esprimersi sul film compilando una scheda di preferenza che verrà poi scansionata da un lettore ottico posto all'uscita delle sale.
L'inaugurazione di oggi si realizza già in grandissimo stile, con uno degli appuntamenti più importanti ed attesi dell'intera manifestazione: la lezione di Cinema, che dopo Martin Scorsese e Terrence Malick, quest'anno ha previsto un incontro in pompa magna con il mostro sacro della recitazione Al Pacino, che riceverà anche il Marco Aurelio alla Carriera. Dopo aver ricevuto il premio e ad aver dialogato con i critici e il pubblico presente in sala, Pacino presenterà Chinese Coffee, film inedito da lui diretto e interpretato nell'ormai lontano 2000. Il film racconta il conflitto di ego fra due scrittori falliti e si pone in diretta continuità con il discorso sul rapporto fra l'arte e gli artisti che l'attore ha sviluppato anche nel suo esordio alla regia Riccardo III – Un uomo, un re e nel film che ha appena terminato di girare, Salomaybe?.

Tra feste e mostre
In contemporanea, in Piazza Navona verrà allestita una grande festa con musica dal vivo ed uno spettacolo ispirato alle ferventi atmosfere del carnevale del Brasile, terra che sarà protagonista durante il festival di tutta la rassegna collaterale "Occhio sul Mondo".
Sempre in giornata, verranno inaugurate tutte le mostre concomitanti col Festival dedicate al cinema e alle altre arti. Al Palazzo Chigi di Ariccia (nella zona provinciale dei Castelli Romani) è stata allestita una mostra di fotografie dedicata al maestro Dino Risi, scomparso lo scorso giugno, con molti scatti rubati dai set dei suoi film più famosi. Altro grande evento fotografico è la mostra di fotogrammi tratti dai film di David Cronenberg, un lavoro di "mutazione" e fotoritocco realizzato dallo stesso regista canadese (che proprio domani pomeriggio incontrerà il pubblico del Festival). Le altre piccole mostre dislocate attorno all'Auditorium e che intratterranno il pubblico festivaliero fra una proiezione e l'altra, riguardano ancora il Brasile, con gli scatti realizzati dal noto fotografo ed etnografo Pierre Verger; una serie di manifesti e documenti d'epoca sul 1948, anno cruciale per la storia italiana, selezionati dallo storico del cinema Orio Caldiron; e infine una piccola sezione dedicata alle più famose parodie a fumetti di Topolino realizzate dal disegnatore Giorgio Cavazzano.