Le riprese del film su Carmelo Bene si interrompono. Maresco sparisce, accusando la produzione. Un'indagine svela il suo genio ribelle e visionario. Espandi ▽
Che fine ha fatto Franco Maresco? A chiederselo è il suo amico Umberto Cantone, che dopo aver aiutato il regista palermitano a scrivere un film su Carmelo Bene e aver saputo che le riprese del film sono state interrotte, incontra alcuni suoi collaboratori e il suo autista per ripercorrerne le tracce. Viene così a sapere dei mesi di lavoro sul set, di riprese infinite, di soldi spesi per girare scene improvvisate su un “santo volante” del Seicento, così come delle accuse di Maresco – di cui in parallelo viene ripercorsa la carriera – al produttore Andrea Occhipinti. Alla fine è il regista scomparso a farsi vivo con una lettera all’amico, nella quale fornisce la sua versione della storia. Sul modello non dichiarato di
Quarto potere, il nuovo lavoro di Franco Maresco è una ricerca del regista stesso e insieme una sorta di autobiografia in terza persona.