Viva l'Italia

Sui giovani registi italiani che emulano il passato con pretese di modernità e di rinnovamento sociale ormai non solo e meglio non sperare, ma proprio diffidare. Ecco cosa e capace di sfornare il giovane Massimiliano Bruno: una commediola italiana che come al solito peggiora e intorbidisce il cinema e la cinematografia. Luoghi comuni, prevedibilissime situazioni, scenette che non fanno ridere a nessuno, come se la lezione del flop di Vacanze di natale a Cortina non fosse servita. Solo Michele Placido (sprecatissimo) offre qualche momento davvero esilarante. Per il resto viene da porsi una domandina: i produttori che commissionano il progetto vedono questi film, oppure no? Probabilmente qualcuno di questi non l'ha fatto proprio, oppure con la scusa di andare a prendere un caffè hanno preferito evitare la nauseante visione. Si ci lamenta nel nostro paese che per decenni la maschera dei bamboccioni raccomandati abbia guastato i giovani italiani. Beh, se continuano a fare film così, dove questa figura non e disprezzata, ma quasi messa in buona luce, non si lamentassero gli intellettuali che probabilmente hanno trovato qualcosa di buono in questo film.