No Man's Land - Terra di nessuno

Durante il conflitto serbo-bosniaco, un soldato serbo Cikì e uno bosniaco Nino, si ritrovano dopo una serie di eventi nella trincea in mezzo ai due eserciti contrapposti: nella terra di nessuno. I due saranno costretti a passare interminabili e drammatiche ore insieme, cercando inizialmente di uccidersi, decidendo poi di risparmiarsi la vita quando troveranno un'altro soldato bosniaco gravemente ferito, sdraiato sopra una mina balzante senza quindi la possibilità di muoversi. Con il dilagarsi della notizia entreranno in scena anche i soldati della NATO, che cercheranno di salvare i soldato sdraiato sompra la mina. Nel frattempo anche un gruppo di giornalisti della stampa internazionale, incuriositi dalla notizia arriveranno sul posto cercando di portare alla ribalta l'orrore della guerra che continuerà a dilaniare letteralmente il paese e le sue persone. Film interamente ideato, scritto e diretto dal regista serbo Danis Tanovic, che avendo vissuto in parte questi tremendi avvenimenti in prima persona ha voluto portare sul grande schermo questa drammatica storia. Soprattutto il regista ha cercato di marcare nel film il concetto di quanto degli avvenimenti politici e ideologici differenti riescano a penetrare nella mentalità delle persone e a far suscitere odio persino tra persone che fino a poco tempo prima erano compagni di paese. Il giovane e ingenuo soldato serbo Nino, inizialmente pacifico e spensierato, sembra non accorgersi di vivere nel bel mezzo di una guerra, provando anche a cercare di instaurare un rapporto con Cikì , il soldato bosniaco, ma alla fine del film sarà proprio Nino accecato dall'odio che cercherà di uccidere il rivale bosniaco anche quando tutto sarà quasi finito. Timovic conclude il film con la morte di entrambi i soldati per mano di loro stessi, volendo far riflettere lo spettatore su quanto la guerra, l'odio alla fin fine non porti da nessuna parte.