Natale in Sudafrica

La domanda è una sola: è necessaria una recensione per l'ennesimo lavoro appartenente al filone dei cosiddetti "cinepanettoni"? La risposta è, probabilmente, no. Non perché non sia una pellicola degna di attenzione, ma perché è la sbiadita fotocopia di tutti i film che l'hanno preceduta, firmati dalla gloriosa ditta che vede ancora una volta Neri Parenti e Christian De Sica saldamente al timone della squadra. Se nel passato le situazioni che ci hanno proposto, a volte, sono anche risultate efficaci e divertenti, ora- ma da un po' di anni a questa parte, a essere sinceri- sembrano non funzionare decisamente più. Colpa di una storia sempre uguale a se stessa e sempre meno "storia", di una comicità così forzata da risultare a tratti addirittura trash, di location sempre meno natalizie e, probabilmente, di una certa stanchezza generale. Finché gli incassi continueranno ad essere stellari( e speriamo continuino a lungo, visto l'ossigeno che portano al mercato cinematografico italiano) , forse, cambierà ben poco. Eppure, d'altro canto, probabilmente basterebbe anche molto poco per dare una spruzzata di ossigeno a pellicole di questo genere. Un'idea, una leggera variazione sul tema, un intreccio diverso da tutto il già visto e non per forza a scapito della comicità che il pubblico si aspetta. Non dovrebbe essere troppo difficile, perché nonostante la delusione, al termine dello spettacolo un fatto è certo: si tratta di una pellicola recitata da attori sempre davvero bravi, simpatici, divertenti. A partire dal classico Christian De Sica, sempre grande mattatore anche se al servizio di storie che non rendono onore al suo talento.
Dunque si esce dalla sala più che altro con l'amaro in bocca. Per la povertà della sceneggiatura (ma esisterà, poi, una sceneggiatura?), per la scarsa forza-salvo rare eccezioni-delle situazioni comiche e soprattutto per la palese consapevolezza di essersi trovati, per l'ennesima volta, di fronte ad un cast di bravi attori che sembrano rinchiusi in una gabbia d'oro. Ma tant'è.
Resta Belen Rodriguez , che è bella davvero e, in relazione alla parte affidatale, al contesto della storia, alle precedenti illustri del classico cinepanettone, non sfigura affatto e risulta essere di certo la sorpresa più gradita della pellicola.