In questo film si intravvedono solo i primi cenni di sviluppo in senso di satira sociale e di costume della commedia americana: in fondo, si tocca un tema ancora di stretta attualità, l'acquisto della casa di proprietà. Io credo comunque che si tratti solo di cenni, in quanto l'intreccio e gli effetti comici del film sono tutti incentrati su una semplice "comicità di situazione" (impagabile la scena in cui i protagonisti si chiudono nello sgabuzzino; impagabile la scena in cui i coniugi vanno a letto in cappotto lui e in pelliccia lei perchè le finestre della casa non sono finite ed è inverno; impagabile la scena dell'intuizione dello 'slogan' del prosciutto 'gnam'). L'impressione, però, è quella di un film logorroico, per così dire, troppo parlato, ancora legato a schemi di sceneggiatura teatrale, senza ancora equilibrio tra parola e racconto per immagini. Non molto espressivi i protagnonisti Loy e Grant.
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