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Parlar male di un lavoro cinematografico non è solo complicato, ma spesso fa pure male.
Personalmente mi dispiace criticare malamente il lavoro delle persone e, in specialmodo, mi da fastidio dover dare addosso a mostri sacri come Pippo Franco, qua non si sa come, non si sa perchè, tirato dentro questa armata Brancaleone da due soldi in men che non si dica.
"La banda del buffardello" non è solo misera cosa, ma un opera raffazzonata e tirata su alla bell'e meglio.
La storia è abbastanza inverosimile e le situazioni perlopiù assurde.
La trama sarebbe potuta essere interessante, ma ove gestita in un modo completamente diverso.
Qua le incongruenze si spiegano e certe soluzioni sono ancor meno che fanciullesche (come l'editore/Smaila che spiffera il suo piano a chiunque sia a portata di orecchie.
Fa specie poi la recitazione anche meno che da "teatrino parrocchiale da paesotto di provincia ): non ce la si aspetta da gente del calibro di Pippo Franco, Smaila e Mattioli, comunque bravi "mattatori" nei loro generi.
Ridicolissimo poi il bollito carabiniere "non finisce qui".
Insomma...tutto, ma proprio tutto, sembra lasciato ad una stanca improvvisazione tanto che spesso gli attori guardano in camera come a dire "Ma io che cavolo ci faccio qui?".
Giudizio finale?
Bocciato, Senza possibilità di ripescaggiio.
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