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Ispirato dall'idea di Minority Report, ma sviluppatosi per altre vie, questo thriller fantascientifico dall'atmosfera cupa e silenziosa si lascia seguire con attenzione, per quanto i ritmi non siano serratissimi. In un futuro in cui la privacy è quasi del tutto sparita, poichè le forze dell'ordine hanno libero accesso al vissuto di ogni cittadino per il tramite di una tecnologia che consente di vedere tutto ciò che gli occhi osservano, gli omicidi non hanno più segreti, perchè gli occhi della vittima consentono l'identificazione immediata dell'assassino. Nonostante questo, un detective (Clive Owen) si ritrova per le mani un delitto irrisolto: sembra che gli occhi della vittima siano stati hackerati. I sospetti cadono subito su una ragazza misteriosa (Amanda Seyfried), la cui identità è stranamente nascosta. L'evoluzione della trama si dipana tra piani polizieschi per smascherarla ed altre uccisioni simili strutturalmente alla prima. I due personaggi principali (ma anche gli altri) sono poco caratterizzati, quindi poco sollecitati a livello recitativo, però sono giusti per i ruoli ricoperti. Il prodotto è sicuramente di qualità e contribuisce coi suoi contenuti ad arricchire il vastissimo genere della fantascienza.
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