fabio secchi frau
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giovedì 25 agosto 2005
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le maschere di monica vitti
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Film in dodici episodi comici che ha come protagonista la donna (rappresentata sempre da una multiforme e bravissima Monica Vitti) con i suoi pregi ed i suoi difetti. Nel primo sketch, “Una giornata lavorativa”, una suonatrice di piatti, convinta di aver duramente lavorato, deve eseguire in un concerto solo 3 battute. In “Romantica”, un’estetista delusa in amore, racconta le sue pene ad un professore (Enrico Maria Salerno) e finisce con il concedersi anche a lui. In “Mamma”, una donna con ventidue figli, mentre si sta facendo intervistare sul controllo delle nascite, ne partorisce un ventitreesimo. In “Schiava d’amore”, una violinista zoppa, Teresa, che vive d’elemosina non riesce a cambiare vita e a separarsi dal compagno (Ettore Manni), suonatore ambulante, maleducato e scortese.
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Film in dodici episodi comici che ha come protagonista la donna (rappresentata sempre da una multiforme e bravissima Monica Vitti) con i suoi pregi ed i suoi difetti. Nel primo sketch, “Una giornata lavorativa”, una suonatrice di piatti, convinta di aver duramente lavorato, deve eseguire in un concerto solo 3 battute. In “Romantica”, un’estetista delusa in amore, racconta le sue pene ad un professore (Enrico Maria Salerno) e finisce con il concedersi anche a lui. In “Mamma”, una donna con ventidue figli, mentre si sta facendo intervistare sul controllo delle nascite, ne partorisce un ventitreesimo. In “Schiava d’amore”, una violinista zoppa, Teresa, che vive d’elemosina non riesce a cambiare vita e a separarsi dal compagno (Ettore Manni), suonatore ambulante, maleducato e scortese. In “Il mondo cammina”, due coniugi siciliani alto borghesi, Alberta e Ferdinando (un divertente Carlo Giuffrè) espongono le loro idee sul sesso libero nel bel mezzo di una serata con amici, ma dopo aver confessato pubblicamente i loro tradimenti, finiscono per fare una strage in cui muoiono anche loro. In “Vietnam”, una giornalista italiana perde le gambe per via di un bombardamento americano e apostrofa con un LI MORTACCI VOSTRI un politico venuto a visitarla. In “Et Dominus Venit”, una suora si esibisce in uno spettacolo cattolico di musica beat con una canzone che scioccherà un cardinale. In “La motocicletta”, una motociclista acrobata, Erika, per centomila lire, soddisfa dei singolari giochi erotici di un anziano. In “Cuore di padrone”, una operaia sindacalista, Palmira, si lascia ingannare dal padrone, che sembra più dispiaciuto per la morte del suo mastino che per la fame che patiscono i suoi operai. In “L’angelo dei cieli” (di Ettore Scola”, una sofisticata hostess, durante un volo particolarmente turbolento, finisce per pregare nel suo dialetto barese Sant’Agata per proteggerla. In “L’allumeuse”, una donna rivolge degli sguardi sognanti ad alcuni clienti di un ristorante, provocando la loro eccitazione, ma in realtà la donna è cieca. Mentre nell’ultimo episodio, “Chiamate Roma 21-21”, una donna si rivolge ad una rubrica di confessioni radiofoniche per raccontare la sua storia di stupro subita da tre uomini bestiali, ma non sapendo che i tre seguono la rubrica, dà il suo indirizzo e l’orario in cui è sola in casa.
Le storie delle dodici figure femminili vengono filtrate in barzellette sceneggiate, in cui ovviamente, la Vitti la fa da regina, sfoggiando vari dialetti e un brillante trasformismo che la rende irresistibile. Il migliore rimane “L’allumeuse”, scritto da Luciano Vincenzoni. Gli altri sono firmati da Age, Scarpelli, Rodolfo Sonego, Ettore Scola, Dino Risi e Giuseppe Catalano.
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elgatoloco
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mercoledì 14 novembre 2018
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grande la vitti, ottimo l'acre humor di risi
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In questo"Noi donne siamo fatte cos^"(Dino Risi, 1971, con apporto di tanti diversi sceneggiatori, tra cui Age e Scarpelli, Rodolfo Sonego, Luciano Vincenzoni, ovviamente lo stesso Risi, Giuseppe Catalano), film a episodi in cui una bravissima e splendida Monica Vitti(grandisisma interprete, ora stanca per età e impegni pregressi, tanti e genialmente affrontati)è"Matttatrice"incondizionata, dove come interpreti maschili che le "tengano testa"qui ci sono solo Enrico Maria Salerno e Carlo Giuffré(scomparso meno di due settimane fa), Risi profonde il suo humor noir"acre"e dissacrante, quando ci mostra, per es., in"Cuore di padrone"il pendant sentimentale della donna, qui una sindacalista apparentemente aggressiva, accondiscente con il padrone cui è morto l'amatissimo cane, padrone che, per tutta risposta, fa"caricare"le manifestanti oppure in"Il mondo cammina"dove una coppia di sicliani colti ed"emancipati"in pubblico esibisce il"libero amore", mentre poi il maschio(che è Giuffreé)si libera dei"competitors"sentimentali e non solo.
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In questo"Noi donne siamo fatte cos^"(Dino Risi, 1971, con apporto di tanti diversi sceneggiatori, tra cui Age e Scarpelli, Rodolfo Sonego, Luciano Vincenzoni, ovviamente lo stesso Risi, Giuseppe Catalano), film a episodi in cui una bravissima e splendida Monica Vitti(grandisisma interprete, ora stanca per età e impegni pregressi, tanti e genialmente affrontati)è"Matttatrice"incondizionata, dove come interpreti maschili che le "tengano testa"qui ci sono solo Enrico Maria Salerno e Carlo Giuffré(scomparso meno di due settimane fa), Risi profonde il suo humor noir"acre"e dissacrante, quando ci mostra, per es., in"Cuore di padrone"il pendant sentimentale della donna, qui una sindacalista apparentemente aggressiva, accondiscente con il padrone cui è morto l'amatissimo cane, padrone che, per tutta risposta, fa"caricare"le manifestanti oppure in"Il mondo cammina"dove una coppia di sicliani colti ed"emancipati"in pubblico esibisce il"libero amore", mentre poi il maschio(che è Giuffreé)si libera dei"competitors"sentimentali e non solo... Ancora"Mamma", dove una donna che ha già"fatt"22 figli ne aspetta un altro, schivando profilattici e "pillola".... Altri episodi mostrano, più ancora della condizione e della particolare psicologia femminile, nelle sue diverse sfaccettature(certo il cinema lo rende sempre espressionisiticamente), la condizione"Umana"(Malraux mi perdonerà...)tra fine Sixties e inixio Seventies...Tra contestazione generale, rinnegaemtno dei valori tradizionali, riemerge una froma di rimpianto per quanto era "bello ordinato nel passato?". No, per nuilla: l'ateo dichiarato Risi si burla del mondo, come in"Chiamate Roma 21 21"che fa il verso al famoso"Chiamate Roma 31 31", trasmisisone per casalinghe e non solo di Franco Moccagatta. Simpaticamente perfido e sempre intelligente, Risi(qui senza il suo carissimo amico Gassman)fa di tutto , come in tanti altri film, per irridere al mondo. Sorta di Cecco ANgiolieri post eventum, Risi, che talora, ma veramente solo a tratti porta ancora con sé tracce di neorealismoi, come in "Schiava d'amore". La suora cantante d"Et dominus venit.."è un alrro esempio"sublime"di doppio senso, a pensarci bene(chi scrive aveva tentennato , nel coglierlo, ma poi...)... El Gato
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eugen
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sabato 1 luglio 2023
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quando il cinema italiano sapeva dire qualcosa...
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Quanto il cinema italano aveva il coraggio di dire le cose e le sapeva dire(si veda sopra l'elenco degli sceneggiatori, gia'di per se'cospicuo, anche se chi loo ha compilato ha dimenticato il nome di Ettore Scola) tutto e'chiaro ed efficace, mentre oggi(per assenza di sceneggiatori, soggetristi, registi capaci o quantomeno per la loro"latitanza")non si ha piu'il coraggio di dire, come invece in questo come in latri film avveniva, che: A)la donna spesso e'sola e ha un tour de force masscrante ha svolgere, per un lavoro anche breve, che pero'la obbliga e una vita"centeellinata", come nel primo episodio; B) che la stessa ha l'illusione di essere la supermamma, perche'ha il marito"supermaschio", mentre semplicemente e'profondamente ignorante, anzi meglio tenuta nell'ignoranza riguardo a contraccettivi etc.
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Quanto il cinema italano aveva il coraggio di dire le cose e le sapeva dire(si veda sopra l'elenco degli sceneggiatori, gia'di per se'cospicuo, anche se chi loo ha compilato ha dimenticato il nome di Ettore Scola) tutto e'chiaro ed efficace, mentre oggi(per assenza di sceneggiatori, soggetristi, registi capaci o quantomeno per la loro"latitanza")non si ha piu'il coraggio di dire, come invece in questo come in latri film avveniva, che: A)la donna spesso e'sola e ha un tour de force masscrante ha svolgere, per un lavoro anche breve, che pero'la obbliga e una vita"centeellinata", come nel primo episodio; B) che la stessa ha l'illusione di essere la supermamma, perche'ha il marito"supermaschio", mentre semplicemente e'profondamente ignorante, anzi meglio tenuta nell'ignoranza riguardo a contraccettivi etc.in"Mamma", "; C)spesso la forma di anticonformismo esibito in una conversazione salottiera non corrispode affatto allla realta'del"visssuto"come in"Il mondo cammina". etc etc, non per frifare la conta degli episodi citati qui sopra. Ma oltre a registi, soggettisti, sceneggiatri d ben altro spessore(sembra la laudatio temoris acti e forse lo e'ma, diamine, se la si fa, forse c'¿e'qualche motivo"sottostante".....), anche gliUle interprreti erano di ben altro spessore: qui la Vittti, ch e non si ricordera'mmai abbastnaza, ma anche Giuffre', Salerno, Manni e altri/e. Oggi tutto passa piuttosto per la fction Tv, per altri canali, comunque, mentre il teatro e'diventato ormai quasi sempre decisamente elitario e il cinenam anch'esso o si limita a qualcosa(in questo senso l'inizaitiva della riduzione di prezzo in periodo estivo nei cinema non e'iniziativa banale, anzi), oppure non sa piu0'indidivuare il"quid"da trattare o, se vogliamo, "del contendere". Eugen
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