eugen
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venerdì 8 dicembre 2023
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ancora ricchi e poveri(non la band...) wanted ,,,
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Anno 1998, "Un bugiiardo in paradiso", regia di Enrico Oldoini(soggetto e sceneggiatura suoi, scritti con Franco Ferrrini)dove la storia di un barbone che diventa ricco fingendosi papa'emigrato in Australia, ma poi scopre che il figlio, ricco mobiliere, e'in realta'un bancarotteire, ma in tanto un finto barbone gli ha lasicato la sua eredita'... Ancora"rricchi e poveri"(non marxianamente borghesia versus proletariato, non classi medio.alte versus non integrati, insomma ne'lo schema marxiano ne'quello sociologico-aggiornato)in questo film dei tardi anni 1990, in una periferia romana. A testimonianza di un paese socialmente ed economicamente sempre in crisi, semore arretrato e legato a un sentimentalismo vestito di cinismo, con personaggi che altrove non si trovano neppure con l'immaginzaione.
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Anno 1998, "Un bugiiardo in paradiso", regia di Enrico Oldoini(soggetto e sceneggiatura suoi, scritti con Franco Ferrrini)dove la storia di un barbone che diventa ricco fingendosi papa'emigrato in Australia, ma poi scopre che il figlio, ricco mobiliere, e'in realta'un bancarotteire, ma in tanto un finto barbone gli ha lasicato la sua eredita'... Ancora"rricchi e poveri"(non marxianamente borghesia versus proletariato, non classi medio.alte versus non integrati, insomma ne'lo schema marxiano ne'quello sociologico-aggiornato)in questo film dei tardi anni 1990, in una periferia romana. A testimonianza di un paese socialmente ed economicamente sempre in crisi, semore arretrato e legato a un sentimentalismo vestito di cinismo, con personaggi che altrove non si trovano neppure con l'immaginzaione.... Decisamente qualcosa di nuovo nel film non c'e, rispetto alla commedia alll'tialiana"classica", salvo il fatto che il livello come sceneggiatura e"fattura"e'piu'scadnete, ma accontentiamoci, anche perche'Viaggio qui dimostra ancora una volta che sapeva alternare comicita'a dramma(le sue prove teatralei degli anni 1990.2000 e 2010 quasi fino alla morte lo dimosrano ampiamente), in un panroama attorale che stentava(e invero stenta ancora)a ritrovare nuovi talenti... Eugen
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elgatoloco
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lunedì 2 marzo 2020
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villaggio notevole, quand me^me
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Questo"UN bugiardo in paradiso"(Enrico OLdoini, 1998, scritto con Franco Ferrini)credo nasca soprattutto dalla volontà di Villaggio di rompere con il personaggio di Fantozzi-Fracchia-Kranz e via con la sequela... Anche se Viallggio non figura come co-sceneggiatore, come co-autore in alcun modo, direi che egli sia comunque coinvolto in qualche modo(indirettamente, certo) anche nella scrttiura del film, appunto per la citata"Intenzione". La storia del poveraccio che si presta a un imbroglio, dichiarandosi padre di una persona ricca è in qualche modo emblematica della sua volontà di mostrare la duplicità di tutti i suoi perosnaggi precedenti, toaccndo decisamente(anche in corrispondenza, certo, con l'età crescente)le corde malinconiche, più profonde.
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Questo"UN bugiardo in paradiso"(Enrico OLdoini, 1998, scritto con Franco Ferrini)credo nasca soprattutto dalla volontà di Villaggio di rompere con il personaggio di Fantozzi-Fracchia-Kranz e via con la sequela... Anche se Viallggio non figura come co-sceneggiatore, come co-autore in alcun modo, direi che egli sia comunque coinvolto in qualche modo(indirettamente, certo) anche nella scrttiura del film, appunto per la citata"Intenzione". La storia del poveraccio che si presta a un imbroglio, dichiarandosi padre di una persona ricca è in qualche modo emblematica della sua volontà di mostrare la duplicità di tutti i suoi perosnaggi precedenti, toaccndo decisamente(anche in corrispondenza, certo, con l'età crescente)le corde malinconiche, più profonde. di un personaggio che alterna finta alterigia e spocchia con la rifelssione triste e malinconica sul proprio status. Non si può liquidare Paolo Villaggio, in questo film che avrebbe potuto essere anche un telefilm(Oldoini ne ha realizzati parecchi, se ben ricordo)per i toni usati, per la tecnica non precisamente"spericolata"come un attore"stanco"o un tempo "sopravbvalutato", dato che acnhe dopo questo film, ossia nel decennio successivo al Duemila a teatro è risucito a portare quella vena di paradossale malinconia, che , in tralice, era individuabile già nei personaggi citati sopra e "filiati"da Fantozzi. Notevoli anche gli/le altri/e interrpreti, a inziare da Fabio Insinna, la"vittima"del raggioro, in quanto scelto come figlio,. a Gabriele Cirilli, da Fiorenzo Fiorentini, da Antonella Atilli e da altri/e. Che poi il fianle traqdisca una voltontà da"embrasson-nous"eccessiva è forse vero ma non poteva essere diversamente, visto cmunque la tendenza solidaristica del film stesso. El Gato
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marco
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mercoledì 1 dicembre 2004
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barvo paolo
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Ho trovato questo film molto profondo, con un'ottima recitazione da parte di Villaggio, che si conferma a mio avviso un ottimo attore anche quando non impersona lo sfigato impiegato Ugo.
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franci70
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sabato 13 novembre 2004
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un bugiardo in paradiso
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Come al solito i film che fa Flavio Insinna sono i film più belli pieni di emozioni....
Per me ilmigliore attore è stato Flavio come al solito , perchè Flavio è un'attore stupendo, simpatico,un pò timido (se si può dire) e generoso, dolce e tante altre cose.....
E un attore bravissimoooo.........
Grande Flavio sei grandissimo e simpaticissimo come ho già detto!!!!!!!!!!!
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