Ricomincio da Me

Mamme sull'orlo di una crisi d'identità

Da giovane Antonia, detta Toni, ha conosciuto il suo momento di gloria grazie a un disco di successo. Ma sono passati vent'anni e Toni ha collezionato cinque figli, occuparsi dei quali è un lavoro a tempo pieno. In più, di sera canta in un ristorante per rimediare i soldi del sostentamento familiare. Ora che i due più grandi si preparano a lasciare casa per l'università, si chiede se a quarantatrè anni sia ancora possibile riprendere in mano la propria vita. La prima scena di Ricomincio da me è tutto un programma. Al volante di un'auto, la madre aspetta i rampolli all'uscita dalla scuola: cinque adolescenti insopportabili che mescolano piccoli conflitti personali con grandi domande sull'esistenza. A controprogrammazione rispetto agli usuali film natalizi, quello del 24enne Nathan Ambrosioni ibrida commedia, dramma familiare e ritratti di vita quotidiana senza cadere nel dimostrativo né indulgere ai luoghi comuni su maternità e adolescenza. Questi i suoi meriti: per il resto non va molto in là, lasciando a sé stessi i personaggi secondari (tutti) e concentrandosi sulla protagonista. Camille Cottin sostiene il film ma, alla fine, resta l'impressione di avere assistito alla prima puntata di una nuova fiction tv.
Da La Repubblica, 28 dicembre 2023


di Roberto Nepoti, 28 dicembre 2023