pigi51
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martedì 13 febbraio 2024
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un armadio per amico
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Film intimista, delicato e scorrevole che nasce e vive su una sofferenza interiore questo di Monica Dugo, regista e protagonista della pellicola,che cavalca un'idea piuttosto bizzarra, quella di allontanarsi da un mondo che sembra ormai in distruzione per richiudersi in un armadio da cui "uscirò solo quando tornerà papà" , come dice alla figlia adolescente, molto matura per la sua età, che non riesce a comprendere la stranezza di questa scelta. Una famiglia borghese che vive nel lusso in un attico nel centro di Roma tra cameriere filippine quadri e mobili antichi, ma anche in un precario equilibrio tra partite di tennis e pranzi interrotti o saltati, dialoghi mai portati veramente a compimento, nonne soffocanti ed invadenti che vogliono condizionare la vita di figli e nipoti.
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Film intimista, delicato e scorrevole che nasce e vive su una sofferenza interiore questo di Monica Dugo, regista e protagonista della pellicola,che cavalca un'idea piuttosto bizzarra, quella di allontanarsi da un mondo che sembra ormai in distruzione per richiudersi in un armadio da cui "uscirò solo quando tornerà papà" , come dice alla figlia adolescente, molto matura per la sua età, che non riesce a comprendere la stranezza di questa scelta. Una famiglia borghese che vive nel lusso in un attico nel centro di Roma tra cameriere filippine quadri e mobili antichi, ma anche in un precario equilibrio tra partite di tennis e pranzi interrotti o saltati, dialoghi mai portati veramente a compimento, nonne soffocanti ed invadenti che vogliono condizionare la vita di figli e nipoti. Una polveriera che esplode una mattina con un postit del marito Daniele che svuota l'armadio e va via. Quell'armadio vuoto diventa per Lisa una corazza, un bozzolo dove la donna torna a 50 anni ad essere una crisalide, mentre il piccolo Paolo le chiede se lei si senta come le tartarughe, che in inverno vanno in letargo percè hanno freddo e sono stanche. "Mamma ma tu ti senti come le tartarughe?".
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fausto
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venerdì 19 gennaio 2024
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toccante e intenso
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“Come le tartarughe” è un film straordinario che ci porta nel cuore di una famiglia romana, dove si intrecciano emozioni, fragilità e crescita interiore. La storia si svolge all’interno di una casa nel centro storico di Roma, dove vive Lisa, interpretata con intensità da Monica Dugo, insieme a suo marito Daniele, i loro due figli Sveva e Paolo. Fin dall’inizio, il film ci presenta una famiglia borghese ideale, in apparenza felice e serena. Tuttavia, tutto cambia improvvisamente quando Daniele decide di lasciare la sua famiglia, svuotando la sua parte dell’armadio e abbandonando completamente Lisa e i suoi figli. Quest’inspiegabile gesto sconvolge profondamente tutti, ma soprattutto Lisa, che intrappolata nel suo dolore decide di barricarsi nell’armadio, rifiutando di uscire.
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“Come le tartarughe” è un film straordinario che ci porta nel cuore di una famiglia romana, dove si intrecciano emozioni, fragilità e crescita interiore. La storia si svolge all’interno di una casa nel centro storico di Roma, dove vive Lisa, interpretata con intensità da Monica Dugo, insieme a suo marito Daniele, i loro due figli Sveva e Paolo. Fin dall’inizio, il film ci presenta una famiglia borghese ideale, in apparenza felice e serena. Tuttavia, tutto cambia improvvisamente quando Daniele decide di lasciare la sua famiglia, svuotando la sua parte dell’armadio e abbandonando completamente Lisa e i suoi figli. Quest’inspiegabile gesto sconvolge profondamente tutti, ma soprattutto Lisa, che intrappolata nel suo dolore decide di barricarsi nell’armadio, rifiutando di uscire. La regista Monica Dugo ha sapientemente catturato le sfumature emotive di ogni personaggio e le ha tradotte in immagini poetiche. L’uso del simbolismo della tartaruga, che si ritrae nel proprio guscio per poi risorgere, è una metafora potente che rappresenta la crescita interiore di Lisa. La narrazione lenta e delicata ci permette di immergerci completamente nelle emozioni dei personaggi, facendoci riflettere sulla complessità delle relazioni familiari e sulla forza necessaria per superare le avversità. “Come le tartarughe” ci ricorda che la vita è un percorso di accettazione e rinascita, anche quando il dolore sembra insormontabile. È un invito a guardare dentro di noi, abbracciare le nostre paure e trovare la forza di ricominciare. Un film toccante e intenso che merita di essere visto e apprezzato per la sua capacità di trasmettere empatia e speranza.
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ricky
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domenica 10 settembre 2023
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film brutto
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che film noioso e patetico senza slancio, reitato male, una brutta fiction televisiva
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paola
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venerdì 14 ottobre 2022
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da non perdere!
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Un film delicatissimo e Commovente!
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paola
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venerdì 14 ottobre 2022
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da non perdere!
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Come le tartarughe
"l'essenziale nella vita è vivere"
ispirandosi alla tecnica giapponese del Kutsukuroi, cioè l'arte di ricostruire con l'oro un vaso rotto, la regista Dogo ricostruisce la sua famiglia dopo un lungo periodo passato dentro un armadio in cui si è chiusa come per proteggersi dal male che ha ricevuto. Il suo matrimonio in frantumi per l'abbandono del marito. Con estrema grazia, senza mai eccedere nei toni, Lisa ci mostra la sua sofferenza, col sorriso è la delicatezza di una persona di grande sensibilità. Un film, tratto dal suo romanzo, che vale la pena di vedere e che non si dimentica.
PG
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alberta ballet
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venerdì 9 settembre 2022
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una tenera storia surreale con cui molte donne pos
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Quando Lisa, la perfetta casalinga, crolla dal dolore, lo fa in maniera unica e non facendo i capricci o facendo scenate, ma con un elegante e sommesso ritiro nel suo bozzolo interiore, adottando una soluzione da crisalide nel totale isolamento sociale. Usando la metafora della tartaruga in un senso piuttosto letterale, si ritira nell'armadio vuoto di suo marito dopo che lui l'ha abbandonata.
La storia e’ ironica e allo stesso tempo intensa.
La sceneggiatura ha un ritmo scandito e sono molto dispiaciuta di sentire che il critico Tommaso Tocci non abbia colto a pieno il significato del film. Tocci riconduce la scelta del marito alla sua depressione e non cogliendo che quella e’ solo una scusa.
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Quando Lisa, la perfetta casalinga, crolla dal dolore, lo fa in maniera unica e non facendo i capricci o facendo scenate, ma con un elegante e sommesso ritiro nel suo bozzolo interiore, adottando una soluzione da crisalide nel totale isolamento sociale. Usando la metafora della tartaruga in un senso piuttosto letterale, si ritira nell'armadio vuoto di suo marito dopo che lui l'ha abbandonata.
La storia e’ ironica e allo stesso tempo intensa.
La sceneggiatura ha un ritmo scandito e sono molto dispiaciuta di sentire che il critico Tommaso Tocci non abbia colto a pieno il significato del film. Tocci riconduce la scelta del marito alla sua depressione e non cogliendo che quella e’ solo una scusa.
Possibile che Tommaso Tocci non colga il vero messaggio dell’autrice e che faccia una critica cosi poca profonda? Forse non ha finito di vedere il film.
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ruudmio
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domenica 4 settembre 2022
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un''indagine ironica e severa sull''universo familia
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Chiudersi in un armadio perchè il marito va via può sembrare una scelta bizzarra, ma alla fine si rivela l'unica strada per ritrovare se stesso e gli altri che ti vogliono bene.
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