La gioventù cannibale di Guadagnino: un film che ti morde il cuore
di Filiberto Molossi La Gazzetta di Parma
Ti mangia il cuore e non chiede il permesso il film di Luca Guadagnino, lascia l'impronta dei denti sull'anima, morde fino all'osso, sanguina e scuote. Senza mai dimenticare però, un posto, un angolo, in quelle strade infinite lungo il niente, per la tenerezza. E' un film «impossibile», «Bones and All» sinistro ma romantico horror di formazione, viaggio reale e insieme emotivo, deriva inevitabile eppure senza rimorsi. Smarrito e affascinante, il nuovo film del regista di «Chiamami col tuo nome», utilizza stilemi classici (per quanto sofisticati) del genere per farne la metafora della dipendenza, dell'emarginazione, del senso di abbandono e confusione dell'essere giovani, lost generation in cerca, ieri come oggi, di risposte e di emancipazione, in una società non inclusiva che ne divora i sogni, le aspettative, i diritti. [...]
di Filiberto Molossi, articolo completo (2313 caratteri spazi inclusi) su La Gazzetta di Parma 26 novembre 2022
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