Ho visto questo film pochi giorni dopo la scomparsa di Ivano Marescotti, attore che anche in questa occasione ci ha regalato una grande interpretazione.Il film è estremamente coinvolgente. La storia si presta a contrapposizioni, anche litigiose, fra chi l'accoglienza la sostiene e magari la pratica anche e chi invece la detesta. Chiaro che il punto di partenza è l'atteggiamento verso l'integrazione. Altrettanto chiaro che la trama è del tutto verosimile e che storie analoghe, ma reali, non dovrebbero sorprendere. Giuseppe però ha un cuore votato alla comprensione ed alla sopportazione. Anche al perdono, nonostante a volte potrebbe apparire impossibile accoglierlo e offrirlo.
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Ho visto questo film pochi giorni dopo la scomparsa di Ivano Marescotti, attore che anche in questa occasione ci ha regalato una grande interpretazione.Il film è estremamente coinvolgente. La storia si presta a contrapposizioni, anche litigiose, fra chi l'accoglienza la sostiene e magari la pratica anche e chi invece la detesta. Chiaro che il punto di partenza è l'atteggiamento verso l'integrazione. Altrettanto chiaro che la trama è del tutto verosimile e che storie analoghe, ma reali, non dovrebbero sorprendere. Giuseppe però ha un cuore votato alla comprensione ed alla sopportazione. Anche al perdono, nonostante a volte potrebbe apparire impossibile accoglierlo e offrirlo. Giuseppe lo dona invece senza tentennamenti, ignorando la perfidia dei paesani, la scelleratezza di uno dei figli e resistendo alla devastazione che gli è stata procurata dal comportamento della giovanissima moglie. Non mi stupirei se gran parte degli spettatori considerasse Giuseppe un vecchio perdente, raggirato da una inquieta e astuta rifugiata. Sarebbe un grosso errore, perché alla fine è Giuseppe che vince e vince inginocchiato davanti ai piedi della ragazza, vince con la potenza della sua inscalfibile bontà.
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