lovemovies
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lunedì 27 marzo 2023
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elogio alla bontà
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Ho visto questo film pochi giorni dopo la scomparsa di Ivano Marescotti, attore che anche in questa occasione ci ha regalato una grande interpretazione.Il film è estremamente coinvolgente. La storia si presta a contrapposizioni, anche litigiose, fra chi l'accoglienza la sostiene e magari la pratica anche e chi invece la detesta. Chiaro che il punto di partenza è l'atteggiamento verso l'integrazione. Altrettanto chiaro che la trama è del tutto verosimile e che storie analoghe, ma reali, non dovrebbero sorprendere. Giuseppe però ha un cuore votato alla comprensione ed alla sopportazione. Anche al perdono, nonostante a volte potrebbe apparire impossibile accoglierlo e offrirlo.
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Ho visto questo film pochi giorni dopo la scomparsa di Ivano Marescotti, attore che anche in questa occasione ci ha regalato una grande interpretazione.Il film è estremamente coinvolgente. La storia si presta a contrapposizioni, anche litigiose, fra chi l'accoglienza la sostiene e magari la pratica anche e chi invece la detesta. Chiaro che il punto di partenza è l'atteggiamento verso l'integrazione. Altrettanto chiaro che la trama è del tutto verosimile e che storie analoghe, ma reali, non dovrebbero sorprendere. Giuseppe però ha un cuore votato alla comprensione ed alla sopportazione. Anche al perdono, nonostante a volte potrebbe apparire impossibile accoglierlo e offrirlo. Giuseppe lo dona invece senza tentennamenti, ignorando la perfidia dei paesani, la scelleratezza di uno dei figli e resistendo alla devastazione che gli è stata procurata dal comportamento della giovanissima moglie. Non mi stupirei se gran parte degli spettatori considerasse Giuseppe un vecchio perdente, raggirato da una inquieta e astuta rifugiata. Sarebbe un grosso errore, perché alla fine è Giuseppe che vince e vince inginocchiato davanti ai piedi della ragazza, vince con la potenza della sua inscalfibile bontà.
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ennio
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venerdì 26 febbraio 2021
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tra pochi mesi nasce gesù
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Film altamente equivoco. Si può fare cinema pro-accoglienza e pro-integrazione, e ce ne sono tanti anche ben fatti, ma senza prendere in giro la gente.
Qui da un lato, ci si inventa un “amore” impossibile tra una 18enne (che ne potrebbe dimostrare 15) e un Marescotti che all'anagrafe spegne 73 candeline. E qui anche la scheda del film è sbagliata. Non sono solo i figli di lui e la comunità locale a criticare il matrimonio tra i due, ma ancor più i genitori adottivi di lei, africani anch'essi.
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Film altamente equivoco. Si può fare cinema pro-accoglienza e pro-integrazione, e ce ne sono tanti anche ben fatti, ma senza prendere in giro la gente.
Qui da un lato, ci si inventa un “amore” impossibile tra una 18enne (che ne potrebbe dimostrare 15) e un Marescotti che all'anagrafe spegne 73 candeline. E qui anche la scheda del film è sbagliata. Non sono solo i figli di lui e la comunità locale a criticare il matrimonio tra i due, ma ancor più i genitori adottivi di lei, africani anch'essi. Perchè alla natura non si comanda, in nessuna parte del mondo e in nessuna cultura.
Poi, quando lei rimane incinta, nessuno sa niente, lui non l'ha toccata e lei giura di essere vergine come il suo nome swahili. E allora ditelo che volevate riscrivere il Vangelo in provincia di Bari.
Per il resto, il film è godibile nei ritmi e nelle location, però perpiacere.
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adele rustichelli
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mercoledì 17 giugno 2020
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un film molto bello
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Alcuni film ti entrano dentro e ti rimangono per molto tempo. E così ha fatto dentro di me questa coraggiosa parabola laica. Ho voluto vederlo due volte prima di scriverne per esserne sicura, ebbene la seconda volta mi è piaciuto ancora di più. Non è un blockbuster, anzi sembra un film anche forse volutamente povero, ma riesce a fare di questa semplicità la sua forza. Immagini soprendenti e poetiche sempre, in una delicata rivistazione della Natività ambientata nella provincia italiana di oggi. Parla di accettazione e di accoglienza e lo fa con una misura e un garbo unici. Bravissimi tutti gli attori.
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lizzy
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venerdì 29 maggio 2020
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ho visto la madonna.
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Ci risiamo.
Ogni occasione è buona per riproporre, in qualche modo, i (falsi, in quanto inventati) personaggi storici o religiosi del caso.
Qua, nientepopodimeno, ci ritroviamo di fronte alla situazione della "natività" di Maria con annessi e connessi.
Le premesse ci son tutte: lui anziano e taciturno, lei giovane ed entusiasta, il "miracolo" del concepimento senza "mano" (ahem, per dire...) da parte di un uomo...
Eppure molte cose sono, come sempre, sbagliate e stonano nel contesto.
Come i contrasti dei dialoghi, i vari cambiamenti di umore dei vari personaggi, la scena della rapina dove lo stesso Marescotti, prima contrario, si fa trovare con la pistola in mano (Altro miracolo? Da dove è sbucata visto che in qualche scena prima lui ha anche terrore al solo toccarla?) mentre gli imbranati ladri, invece di scappare con la piccola cassetta col denaro, perdono anni di tempo cercando di aprirla per prelevarne i pochi spicci contenuti.
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Ci risiamo.
Ogni occasione è buona per riproporre, in qualche modo, i (falsi, in quanto inventati) personaggi storici o religiosi del caso.
Qua, nientepopodimeno, ci ritroviamo di fronte alla situazione della "natività" di Maria con annessi e connessi.
Le premesse ci son tutte: lui anziano e taciturno, lei giovane ed entusiasta, il "miracolo" del concepimento senza "mano" (ahem, per dire...) da parte di un uomo...
Eppure molte cose sono, come sempre, sbagliate e stonano nel contesto.
Come i contrasti dei dialoghi, i vari cambiamenti di umore dei vari personaggi, la scena della rapina dove lo stesso Marescotti, prima contrario, si fa trovare con la pistola in mano (Altro miracolo? Da dove è sbucata visto che in qualche scena prima lui ha anche terrore al solo toccarla?) mentre gli imbranati ladri, invece di scappare con la piccola cassetta col denaro, perdono anni di tempo cercando di aprirla per prelevarne i pochi spicci contenuti.
E poi un padre ritenuto così onesto in balia di un figlio così corrotto.
Ma i film sono, appunto, film, e bisogna prenderli per come sono.
Tranne poi il "ribellarsi" alla trama e alla sceneggiatura per potere avere un riscatto dalla visione poco emozionante del film.
A me, onestamente, il tutto ha detto ben poco.
Sono carini ambientazione, musiche e recitazione di qualche soggetto, ma per il resto mi sembrava più qualcosa tipo "Ne parliamo Lunedì" che un sermone su migrazioni, accettazioni e spiritualità.
L'ho visto, ho impegnato qualche minuto, ma non mi ha lasciato niente che potesse farmelo veramente rendere interessante.
Un altro film che non insegna niente e che finisce ... senza finale.
Ne avevamo proprio bisogno.
P.S. Comunque la Bikira alla fine il giretto prematrimoniale in modo col ragazzotto compiacente se lo fa. E anche dopo indulge a comportamenti interessati con esso.
Più che di "miracolo" io parlerei di solito (e squallido) tentativo di coprire un adulterio. Tentativo nemmeno poi così tanto riuscito...
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