Ci risiamo.
Ogni occasione è buona per riproporre, in qualche modo, i (falsi, in quanto inventati) personaggi storici o religiosi del caso.
Qua, nientepopodimeno, ci ritroviamo di fronte alla situazione della "natività" di Maria con annessi e connessi.
Le premesse ci son tutte: lui anziano e taciturno, lei giovane ed entusiasta, il "miracolo" del concepimento senza "mano" (ahem, per dire...) da parte di un uomo...
Eppure molte cose sono, come sempre, sbagliate e stonano nel contesto.
Come i contrasti dei dialoghi, i vari cambiamenti di umore dei vari personaggi, la scena della rapina dove lo stesso Marescotti, prima contrario, si fa trovare con la pistola in mano (Altro miracolo? Da dove è sbucata visto che in qualche scena prima lui ha anche terrore al solo toccarla?) mentre gli imbranati ladri, invece di scappare con la piccola cassetta col denaro, perdono anni di tempo cercando di aprirla per prelevarne i pochi spicci contenuti.
E poi un padre ritenuto così onesto in balia di un figlio così corrotto.
Ma i film sono, appunto, film, e bisogna prenderli per come sono.
Tranne poi il "ribellarsi" alla trama e alla sceneggiatura per potere avere un riscatto dalla visione poco emozionante del film.
A me, onestamente, il tutto ha detto ben poco.
Sono carini ambientazione, musiche e recitazione di qualche soggetto, ma per il resto mi sembrava più qualcosa tipo "Ne parliamo Lunedì" che un sermone su migrazioni, accettazioni e spiritualità.
L'ho visto, ho impegnato qualche minuto, ma non mi ha lasciato niente che potesse farmelo veramente rendere interessante.
Un altro film che non insegna niente e che finisce ... senza finale.
Ne avevamo proprio bisogno.
P.S. Comunque la Bikira alla fine il giretto prematrimoniale in modo col ragazzotto compiacente se lo fa. E anche dopo indulge a comportamenti interessati con esso.
Più che di "miracolo" io parlerei di solito (e squallido) tentativo di coprire un adulterio. Tentativo nemmeno poi così tanto riuscito...
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