giuliana cudicio
|
domenica 28 aprile 2024
|
l''uomo fedele o dubbioso?
|
|
|
|
Peccato... C'erano i presupposti e gli argomenti per fare un buon film. Non è accaduto. Più che un dramma contemporaneo è uscita una mezza commediola dove la tristezza sta tutta nella faccia triste ed arruffata del protagonista. Le protagoniste principali sembrano prese da una commedia di Goldoni e rivestite con panni attuali. Il ragazzino? Boh? Ci si aspetterebbe più rabbia, più spessore, più pathos...ha appena perso il padre!
|
|
[+] lascia un commento a giuliana cudicio »
[ - ] lascia un commento a giuliana cudicio »
|
|
d'accordo? |
|
|
martedì 26 ottobre 2021
|
l’uomo fedele
|
|
|
|
una donna che affida al testa o croce la paternità del figlio in pancia scardina ogni credibilità al film. è vero che gli esseri umani sono capaci di tutto, ma il ruolo sociale, professionale della protagonista, la sua superficialità , consigliera di un parlamentare, gettano una luce anche sulla qualità dei politici consigliati da una fatalista a livello infantilmente preoccupante. La realtà puo essere questa, ma il film non è credibile
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
francescofacchinetti
|
venerdì 15 maggio 2020
|
garrell fa (di nuovo) 30 e non 31
|
|
|
|
Seconda prova da regista per Garrell che palesemente sente i triangoli amorosi la propria “cup of tea”. Come in “Due Amici” riesce a mescolare abilmente le influenze cinematografiche che l’hanno formato, passando da dialoghi diretti e spiazzanti alla Woody Allen (ma francese e meno colto) a scelte registiche Bertolucciane (ma più giovane e semplificato). Il risultato è anche stavolta una partenza intrigante e con tutti i presupposti per fare un bel film, con una risoluzione (e poi conclusione) non all’altezza dell’incipit. Peccato per il percorso thriller che il film ha nel dna, ma che passata la metà (ovvero 40 minuti) si interrompe. Resta un film discreto che si lascia guardare e fa dire almeno due o tre volte (tutte nella prima metà) “ah però”.
|
|
[+] lascia un commento a francescofacchinetti »
[ - ] lascia un commento a francescofacchinetti »
|
|
d'accordo? |
|
vanessa zarastro
|
martedì 23 aprile 2019
|
triangoli amorosi
|
|
|
|
Nel suo secondo lungometraggio da regista, l’attore Louis Garrel abbraccia pienamente un genere molto francese e gira un film in stile nouvelle vague. Scrive la sceneggiatura insieme a Jean-Claude Carriére, il famoso sceneggiatore di gusto surreale che ha lavorato con Luis Buñuel. In una certa misura il protagonista Abel (interpretato dallo stesso Garrel) ricorda un po’ Antoine Doinel, interpretato da Jean Pierre Leaud, l’attore feticcio di François Truffaut e, guarda-caso, padrino di Louis Garrel.
Il film è tutto girato nella piccola porzione di un quartiere centrale parigino. I luoghi sono i fondali delle scene, dove i dialoghi sono ridotti al limite dell’essenziale: la casa di Marianne (interpretata da Laetitia Casta), la casa di Eve (interpretata da Lily-Rose Depp), il cimitero, la scuola.
[+]
Nel suo secondo lungometraggio da regista, l’attore Louis Garrel abbraccia pienamente un genere molto francese e gira un film in stile nouvelle vague. Scrive la sceneggiatura insieme a Jean-Claude Carriére, il famoso sceneggiatore di gusto surreale che ha lavorato con Luis Buñuel. In una certa misura il protagonista Abel (interpretato dallo stesso Garrel) ricorda un po’ Antoine Doinel, interpretato da Jean Pierre Leaud, l’attore feticcio di François Truffaut e, guarda-caso, padrino di Louis Garrel.
Il film è tutto girato nella piccola porzione di un quartiere centrale parigino. I luoghi sono i fondali delle scene, dove i dialoghi sono ridotti al limite dell’essenziale: la casa di Marianne (interpretata da Laetitia Casta), la casa di Eve (interpretata da Lily-Rose Depp), il cimitero, la scuola.
Quattro sono le persone de “L’uomo fedele” (il film non deve essere costato molto) che descrivono amori e infedeltà. Anche le tematiche trattate sono truffautiane: il desiderio di un amore è sempre il più importante e intenso godimento e quando si sta insieme a qualcuno si desidera sempre un altro. Abel è da sempre innamorato di Marianne, Eve è da sempre innamorata di Abel.
Il film si apre mostrando Abel e Marianne che vivono insieme, quando Marianne scopre di essere incinta di Paul, amico di Abel, con il quale andava a letto da un anno. Lui sembra quasi non reagire al duro colpo, di cui naturalmente non ne sapeva nulla, va via di casa e lascia la città. Dopo nove anni, Abel è diventato giornalista televisivo e confeziona i suoi primi servizi (con la presenza simbolica di una telecamera). Paul muore di colpo nel suo letto e Abel torna a Parigi e va al suo funerale. Lì rincontra l’amata Marianne e anche Eve, la sorellina cresciuta di Paul. Il desiderio amoroso di Abel è rimasto costante, non sembra essersi affatto offuscato nonostante il tradimento di Marianne, quindi, dopo un paio di settimane, ricomincia la loro storia e lui si ritrasferisce nella casa dove aveva già vissuto anni prima.
Ciò costituisce uno strano triangolo amoroso in quanto l’altro non c’è. C’invece c’è il figlio di Paul, Joseph (il delizioso Joseph Engel), un bambino che poiché si sente trascurato, inventa storie fantastiche (l’omicidio del padre da parte della madre, ad esempio) e s’impegna a fare il detective. Ma siamo sicuri che Joseph è veramente figlio di Paul?
A questo punto entra in scena anche Eve, altro triangolo amoroso, che avendo amato Abel, segretamente e in silenzio, fin da piccola ha deciso di dichiararsi, sicura che Marianne non ne sia più veramente interessata. Le voci fuori campo dei personaggi, a turno, narrano la storia che va avanti tra varie piccole vicende che qui non voglio svelare.
Louis Garrel, che ricordiamo come interprete del disinvolto Theo nel film sul ’68 francese di Bernardo Bertolucci “The Dreamers” del 2003, è un figlio d’arte: il padre Philippe è regista, il nonno Maurice attore, la madre Brigitte Sy attrice. Inoltre il regista-attore ha avuto una relazione con l’attrice-regista Valeria Bruni Tedeschi dalle cui storie ha anche attinto. Ad esempio, le vicende amorose sono il microcosmo nel quale vivono i personaggi, avulsi da qualsiasi dimensione urbana né problematica sociale come nel recente film “I Villeggianti”. Ne “L’uomo fedele” è anche sottolineato il fatto che la convivenza di per sé sembra uccidere l’amore poiché subentra la consuetudine, la noia.
Probabilmente Louis Garrel intendeva essere critico di un mondo borghese e lo ha fatto adottando uno stile narrativo molto convenzionale, in tutti i casi, il film è garbato e ha il merito di non durare troppo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a vanessa zarastro »
[ - ] lascia un commento a vanessa zarastro »
|
|
d'accordo? |
|
cardclau
|
lunedì 22 aprile 2019
|
i confini incerti dell'assurdità
|
|
|
|
Nell’uomo fedele Louis Garrel regista e attore nella parte di Abel, cerca di cavalcare, a suo modo, alcuni temi fondamentali dell’essere umano, quali la relazione adulta maschio femmina e il suo significato alla prova del tempo, il senso della genitorialità, l’attaccamento del figlio al genitore di sesso opposto, la perdita ed il lutto. Invece di affliggerci con un pesante, frigido, e plumbeo drammone, visto gli argomenti trattati, preferisce cimentarsi in qualcosa di leggero e frizzante, secondo lui, nel contempo assurdo e paradossale; sebbene dovrebbe far riflettere. Lo ammetto che a momenti mi ha strappato delle risate liberatorie. Come quando, all’inizio del film, la donna che “ama” gli dice, direi emotionless, senza un movimento mimico del volto, che aspetta un figlio da Paul, avendo in contemporanea due amanti, per poi (dopo nove anni, alla morte improvvisa di Paul) rivelare innocentemente ad Abel che, non sapendo chi dei due fosse il padre, aveva affidato al testa croce della monetina l’attribuzione della paternità.
[+]
Nell’uomo fedele Louis Garrel regista e attore nella parte di Abel, cerca di cavalcare, a suo modo, alcuni temi fondamentali dell’essere umano, quali la relazione adulta maschio femmina e il suo significato alla prova del tempo, il senso della genitorialità, l’attaccamento del figlio al genitore di sesso opposto, la perdita ed il lutto. Invece di affliggerci con un pesante, frigido, e plumbeo drammone, visto gli argomenti trattati, preferisce cimentarsi in qualcosa di leggero e frizzante, secondo lui, nel contempo assurdo e paradossale; sebbene dovrebbe far riflettere. Lo ammetto che a momenti mi ha strappato delle risate liberatorie. Come quando, all’inizio del film, la donna che “ama” gli dice, direi emotionless, senza un movimento mimico del volto, che aspetta un figlio da Paul, avendo in contemporanea due amanti, per poi (dopo nove anni, alla morte improvvisa di Paul) rivelare innocentemente ad Abel che, non sapendo chi dei due fosse il padre, aveva affidato al testa croce della monetina l’attribuzione della paternità. Ci sarebbe di che piangere ad amare lacrime, ma visto che ci salviamo con l’ironia, di fronte all’assurdità permettiamoci di fare alcune risate, senza dimenticare la nostra umanità di esseri pensanti. Durante la proiezione, al mio fianco c’era una famigliola con una figlia adolescente, mi chiedo ancora cosa possa aver imparato da un mondo degli adulti così squinternato, fragilissimo, misterioso paese senza confini in cui regna il caos, il tutto e il contrario di tutto. E adesso al cast, Abel (Louis Garrel) è capace di fare solo il bel bamboccio, ma dove sia di casa la virilità rimane un mistero; a momenti la sorpresa e l’assurdità sembrano sfociare nell’idiozia. Marianne (Laetitia Casta), al di là della bellezza, un po’ freddina, non riesce a trasmettere un affetto che sia uno. Sembra che al cimitero non ci sia finito solo il supposto padre, Paul, ma anche i suoi attributi, e la femminilità. Che cosa siano, “nessun lo sa”!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a cardclau »
[ - ] lascia un commento a cardclau »
|
|
d'accordo? |
|
clod
|
lunedì 15 aprile 2019
|
esile come l'ala di una farfalla
|
|
|
|
il vagheggiato riferimento alla nouvelle vague non è improprio, ma solo perchè avrebbe avuto un minimo significato solo se fosse stato girato sessanta anni fà: ora non è altro che una convenzionale commediola "alla francese". L'unica nota è un movimento di macchiana particolarmente infelice nella sequenza d'apertura.
|
|
[+] lascia un commento a clod »
[ - ] lascia un commento a clod »
|
|
d'accordo? |
|
|