mirko tommasi
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sabato 28 novembre 2020
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deliziosamente agghiacciante
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Thriller a costruzione lenta dal climax dannatamente truce su un tipo invitato a una festa, la quale gli si rivela fin da subito molto sospetta. Deliziosamente agghiacciante
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wolvie
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mercoledì 9 settembre 2020
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mcguffin paranoico
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"The Invitation" è uno strano prodotto, spesso vituperato dalla critica, ma che io tenterò di salvare, perché la costruzione della tensione: sottile, paranoica, per quanto la sceneggiatura sia improbabile, ci fa tifare per il protagonista, sappiamo che deve succedere qualcosa e speriamo che il "nostro" abbia ragione e non sia la sua soltanto, la follia.
Dopo due anni dalla morte accidentale del figlio e la separazione dal marito, con il nuovo compagno decidono di invitare l' ex marito Will e la sua nuova compagna Kyra e tutti gli amici che formavano la compagnia di un tempo (coppia gay, coppia asiatica e altri) , ad una cena per festeggiare il ritrovamento della serenità, dovuta ad un percorso di formazione in una comunità che ha base nel deserto messicano.
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"The Invitation" è uno strano prodotto, spesso vituperato dalla critica, ma che io tenterò di salvare, perché la costruzione della tensione: sottile, paranoica, per quanto la sceneggiatura sia improbabile, ci fa tifare per il protagonista, sappiamo che deve succedere qualcosa e speriamo che il "nostro" abbia ragione e non sia la sua soltanto, la follia.
Dopo due anni dalla morte accidentale del figlio e la separazione dal marito, con il nuovo compagno decidono di invitare l' ex marito Will e la sua nuova compagna Kyra e tutti gli amici che formavano la compagnia di un tempo (coppia gay, coppia asiatica e altri) , ad una cena per festeggiare il ritrovamento della serenità, dovuta ad un percorso di formazione in una comunità che ha base nel deserto messicano. Dai su! I presupposti e le premesse sono assurdi, ma le occhiate, i gesti, le atmosfere, i brindisi ci indicano che quella premessa è sporca, inquinata, cosa vogliono veramente festeggiare e perché ci sono anche persone estranee? Amicizie del nuovo compagno. Io sto con Will e so che dovrà succedere qualcosa di terribile, poi il finale è sinceramente troppo, ma non butterei via tutto, mi sono anche "divertito" nella visione e non è poco.
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blondybcn
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mercoledì 27 settembre 2017
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diffidate delle ex :p
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La pellicola comincia già con una lieve dose di ansia, non si scoprono subito le carte che riguardano la vita dei protagonisti, i dettagli del passato ci vengono narrati con brevi e sporadici flashback giusti a intendere il presente e le varie relazioni tra i protagonisti.
Abbastanza veloce, ti fa presagire sempre il peggio da un momento all'altro..
In alcuni punti un po' scontato o banale, ma l'ultima scena non delude le aspettative...
Fa pensare, e si fa guardare (anche grazie alla presenza di protagonisti bellocci :D )
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dian71cinema
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sabato 10 dicembre 2016
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una cena imprevedibile
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UN PO' SOTTOVALUTATO QUESTO LAVORO CHE OLTRE ALL'ORIGINALITA' DELLA SCENEGGIATURA E LA PUR SURREALE TEMATICA CHE QUESTO FILM VUOLE RAPPRESENTARE.. E' UN THRILLER CHE INVECE FUNZIONA ECCOME.. I DIALOGHI DEL CAST, TRA L'ALTRO BENE ASSORTITO E DI DISCRETA CAPACITA' INTERPRETATIVA..SEPPURE BANALI (E' UN RITROVO TRA VECCHI AMICI D'ALTRONDE..NON CI SI POTEVA ASPETTARE SHAKESPEARE), CREANO E ..IN ALCUNE SEQUENZE MANTENGONO UNA SUSPENCE EFFICACE.. PER QUANTO I PERSONAGGI SONO DI "CONTORNO" AL PIATTO PRINCIPALE DELLA COPPIA DI EX CONIUGI CHE SI RINCONTRANO DOPO DIVERSI ANNI E DOPO IL TRAGICO INCIDENTE AVVENUTO AL DI LORO FIGLIO.. LA TRAMA SI SVILUPPA IN VOLUTI EQUIVOCI ED INTERPRETAZIONI DELLA REALTA' E LO SPETTATORE VIENE ACCOMPAGNATO SENZA DARGLI IL TEMPO DI RIFLETTERE VERSO IL RAPIDO EPILOGO FINALE.
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UN PO' SOTTOVALUTATO QUESTO LAVORO CHE OLTRE ALL'ORIGINALITA' DELLA SCENEGGIATURA E LA PUR SURREALE TEMATICA CHE QUESTO FILM VUOLE RAPPRESENTARE.. E' UN THRILLER CHE INVECE FUNZIONA ECCOME.. I DIALOGHI DEL CAST, TRA L'ALTRO BENE ASSORTITO E DI DISCRETA CAPACITA' INTERPRETATIVA..SEPPURE BANALI (E' UN RITROVO TRA VECCHI AMICI D'ALTRONDE..NON CI SI POTEVA ASPETTARE SHAKESPEARE), CREANO E ..IN ALCUNE SEQUENZE MANTENGONO UNA SUSPENCE EFFICACE.. PER QUANTO I PERSONAGGI SONO DI "CONTORNO" AL PIATTO PRINCIPALE DELLA COPPIA DI EX CONIUGI CHE SI RINCONTRANO DOPO DIVERSI ANNI E DOPO IL TRAGICO INCIDENTE AVVENUTO AL DI LORO FIGLIO.. LA TRAMA SI SVILUPPA IN VOLUTI EQUIVOCI ED INTERPRETAZIONI DELLA REALTA' E LO SPETTATORE VIENE ACCOMPAGNATO SENZA DARGLI IL TEMPO DI RIFLETTERE VERSO IL RAPIDO EPILOGO FINALE..UN FILM TECNICAMENTE BEN REALIZZATO CHE MERITA A MIO AVVISO DI FARSI NOTARE ..VOTO 7.5
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gianleo67
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venerdì 18 novembre 2016
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il nuovo est si fa un giro in collina
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Will e Kira decidono di accettare l'invito della ex moglie dell'uomo e del suo nuovo compagno, per una reunion tra vecchi amici nella bella villa di Beverly Hills, già teatro due anni prima della tragica morte del suo unico figlioletto. Oltre alla consueta compagnia di conoscenze comuni però, la presenza di due personaggi estranei e dal comportamento ambiguo ed eccentrico acuiscono in lui un senso di disagio e diffidenza che sfocerà ben presto in una vera e propria psicosi del sospetto e del complotto. Ma, come stanno veramente le cose?
Uscito quasi in contemporanea con il film d'esordio di Joel Edgerton (Regali da uno sconosciuto - The Gift) e sulla falsariga del thriller del sospetto che ripropone il classico schema dei 'dieci piccoli indiani' tanto caro al cinema americano, questo dramma da camera a tinte horror della nippo-statunitense Karyn Kusama non brilla nè per l'originalità del soggetto nè tantomeno per la sagacia della messa in scena, finendo per disseminare lungo un percorso narrativo di noiose schermaglie tra amici male assortiti che occupa buona parte della storia, i confusi ed insignificanti indizi che dovrebbero giustificare la prevedibile esplosione di violenza del finale.
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Will e Kira decidono di accettare l'invito della ex moglie dell'uomo e del suo nuovo compagno, per una reunion tra vecchi amici nella bella villa di Beverly Hills, già teatro due anni prima della tragica morte del suo unico figlioletto. Oltre alla consueta compagnia di conoscenze comuni però, la presenza di due personaggi estranei e dal comportamento ambiguo ed eccentrico acuiscono in lui un senso di disagio e diffidenza che sfocerà ben presto in una vera e propria psicosi del sospetto e del complotto. Ma, come stanno veramente le cose?
Uscito quasi in contemporanea con il film d'esordio di Joel Edgerton (Regali da uno sconosciuto - The Gift) e sulla falsariga del thriller del sospetto che ripropone il classico schema dei 'dieci piccoli indiani' tanto caro al cinema americano, questo dramma da camera a tinte horror della nippo-statunitense Karyn Kusama non brilla nè per l'originalità del soggetto nè tantomeno per la sagacia della messa in scena, finendo per disseminare lungo un percorso narrativo di noiose schermaglie tra amici male assortiti che occupa buona parte della storia, i confusi ed insignificanti indizi che dovrebbero giustificare la prevedibile esplosione di violenza del finale. Sopperendo ad una poco credibile scrittura di personaggi e situazioni (alcune al limite del ridicolo: la scena iniziale di peli pubici femminili in bella mostra e quella finale di un pentimento sconsideratamente tardivo) attraverso l'uso di un montaggio che alterna flashback di latenti sensi di colpa, ralenty dalle stucchevoli sottolineature musicali e presentimenti onirici che spaziano dal Frankneimer di Seconds al più prosaico The Wicker Man di Neil LaBute, questa piece losangelina finisce per evocare lo spauracchio di una banalità del male che banalizza persino il mito metacinematografico del Charles Menson di Polanskiana memoria, piazzando a bella posta una lanterna rossa quale telefonato coupe de theatre di una Notte del giudizio prossima ventura. Insomma roba da tifare per l'insania dei cattivi e punire la stupidità dei buoni, se non fosse che i primi finiscono giustamente per fare la fine del sorcio per un malinteso senso di espiazione e purificazione eterne. Dal People's Temple Massacre al settarismo del cinema indipendente americano ("Il Nuovo Est". Pfui!), il range tematico di questo thriller a corto di idee è veramente modesto, tenedosi alla larga tanto dalle rivalse sociali di una borghesia ipocrita e vanesia (tutti rappresentati, dal goliardo superficiale alla coppia gay, dalla coppia interraziale a quella d'importazione...a quella fuori di testa) quanto dal rispetto delle regole più elementari nella costruzione della tensione, con più di un passaggio a vuoto e di salti logici che sfidano il senso del pudore (l'amica sessuofobica che abbandona 'per sempre' la festa, il coreano che arriva tardi 'al momento giusto' e la ex mogliettina ravveduta che fa harakiri). Attori sotto il livello di guardia, eccezzion fatta per il belloccio Logan Marshall-Green fisiognomicamente simile all'Alexander Skarsgård di The East (c.v.d) ed il caratterista dalla faccia da cattivo 'bravo ragazzo' del solito John Carroll Lynch che ricorda vagamente il compianto James Gandolfini. Presentato al festival South by Southwest 2015 si aggiudica il premio di miglior film al Sitges - Festival Internazionale del Cinema Fantastico della Catalogna 2015. Roba da rabbrividire!
Libiamo, libiamo ne' lieti calici,
che la bellezza infiora;
e la fuggevol' ora
s'inebrii a voluttà.
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liuk!
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giovedì 15 settembre 2016
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light horror
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Più horror che thriller, questo Invitation va avanti per la sola suspance di capire cosa c'è dopo la cena in quanto il succo del discorso (la setta) viene svelato quasi subito. Un filmetto non molto rilevante ma che regala qualche brivido, senza eccedere.
Sufficienza molto scarsa.
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evildead
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venerdì 26 agosto 2016
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molto rumore per...poco!
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Sono costretto a dare 2 stelle a questo thriller perche' molto ben confezionato ,diretto ,recitato e montato; la prima parte e' molto intrigante ,crea suspense e si ha voglia di vedere dove vada a parare; una volta capito il senso del film ,rimane ben poco. Ultimo quarto d'ora piu' convenzionale ,ultima scena ,Los Angeles di notte...assurda!
Si puo' odiare od amare ,io ne sono rimasto deluso ,alla fine dei conti.
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william
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lunedì 16 maggio 2016
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thriller da vedere
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Il film è più che discreto; ho avvertito una tensione per l'intera durata del film ed è per questo motivo che dò un voto positivo.
Forse il finale poteva essere gestito meglio, ma va comunque bene.
Lo consiglio.
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