Jurassic World |
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Un film di Colin Trevorrow.
Con Irrfan Khan, Ty Simpkins, Chris Pratt, Vincent D'Onofrio, Bryce Dallas Howard.
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Titolo originale Jurassic World.
Azione,
Ratings: Kids+13,
durata 124 min.
- USA 2015.
- Universal Pictures
uscita giovedì 11 giugno 2015.
MYMONETRO
Jurassic World
valutazione media:
3,07
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Altro che T-Rex nel parco è arrivato il terribile Indominus
di Roberto Nepoti La Repubblica
Ridotta all'essenziale la trama del primo Jurassic Park, che oltre un ventennio fa portò sullo schermo il romanzo omonimo di Michael Crichton, era una variante del vecchio intrigo scientifico di scienziato pazzo: il miliardario John Hammond sfidava la natura resuscitando i sauri preistorici e le creature si ribellavano ai creatori. Il consenso al blockbuster di Spielberg fu enorme, generando colossali profitti anche nel marketing e un paio di sequel. Per servirci il quarto episodio del franchise ci sono voluti ventidue anni: passati a scrivere e riscrivere il nuovo soggetto, finito in quello che gli americani chiamano development hell, l'"inferno dello sviluppo" che mantiene bloccati certi progetti a lungo, o per sempre. Anche se il risultato di tanti sforzi, dal punto di vista narrativo, non brilla poi per originalità. Eccolo qui. A un certo numero di anni dall'apertura il parco di Isla Nublar non attira più turisti. Per rilanciare l'attrazione la manager operativa Claire Dearing decide, di concerto col genetista- capo Henry Wu, di dar vita al primo dinosauro genericamente modificato, l'Indominus Rex. Dalla resurrezione dell'originale alla creazione pura e semplice, è ovvio che i guai si moltiplichino: l'ibrido è dotato d'intelligenza e pericolosissimo. E meno male che nello staff del parco c'è l'ex-militare Owen Grady a fare ricerche sui velociraptor. Perché toccherà a lui tentare di fermare il mostro, regolarmente sfuggito a ogni precauzione, e salvare dalla sua furia i nipotini dell'incauta Claire. Poco d'inedito nel nuovo episodio prodotto da Spielberg e diretto da Colin Trevorrow. Eppure, tra le pieghe narrative di Jurassic World si nasconde un sottotesto interessante. La trama del quarto capitolo della saga è il perfetto riflesso speculare della ratio produttiva che ha presieduto alla realizzazione del film. Come il franchise ha visto calare il suo successo dal primo al (fiacchissimo) terzo episodio, allo stesso modo il parco di Isla Nublar ha subito nel tempo una severa emorragia di clienti. Claire e la corporazione che lo gestisce s'impuntano per rilanciare l'attrazione (e i profitti?). E' proprio quello che fa Spielberg col nuovo film, nell'intento di rinverdire quel periodo che, un ventennio fa, segnò la sua massima espansione finendo per consegnargli Hollywood nel palmo della mano. Stiamo forse dicendo che lo "scienziato pazzo" Spielberg ha creato un film-mostro? No, evidentemente. Jurassic World è un blockbuster di rodata efficienza spettacolare, che compensa il plot prevedibile con effetti speciali (per la prima volta i dinosauri sono generati in motion capture) più evoluti e sorprendenti che nel prototipo. Quel che gli si può rimproverare è il tempo troppo lungo che impiega a entrare nel vivo dell'azione. Oltre (ma questo l'avevano già fatto i sequel) alla scelta di rinunciare del tutto alle implicazioni etiche del prototipo, che s'interrogava sul lato oscuro della scienza, le tecniche di clonazione e l'ingegneria genetica. Nuovo di zecca il cast (a parte BD Wong/dottor Wu): il "guardiano della galassia" Chris Pratt, Bryce Dallas Howard e Omar Sy ( Quasi amici ) sacrificato in un piccolo ruolo che la sceneggiatura smarrisce per strada.
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