Fratelli unici

Si ride e si soffre quando Bova torna bimbo

Un film come Fratelli unici mette in evidenza tutte le potenzialità, ma anche i tanti limiti,della commedia leggera all'italiana. Non si pretende di arrivare ai livelli dei cugini francesi, maestri in questo genere, ma di sforzarsi ad imbastire sceneggiature un po' più fantasiose e meno banali, questo sì. L'idea alla base della pellicola è quella, non nuova, della seconda occasione. Lo si fa con una strada già battuta da altri (l'incidente che toglie la memoria, resettandoti il comportamento) che, comunque, potrebbe offrire spunti divertenti. [...]

di Maurizio Acerbi, articolo completo (1941 caratteri spazi inclusi) su Il Giornale 2 ottobre 2014