lu pichi
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giovedì 2 dicembre 2021
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filmetto
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Ho letto diverse recensioni positive che non codivido, forse con il Maestro appena morto questo film è riuscito a suscitare qualcosa, Io l'ho visto adesso dopo 7 anni e non mi ha suscitato proprio niente. Dalla copertina mi sembrava una specie di documentario invece è un film a bassissimo costo che vale per quello che è costato. Stefano Calvagna è un produttore, attore, regista pure bravo perchè ci ho visto diversi film d'azione soprattutto polizieschi, alcuni divertenti, purtroppo il budget è quello, a volte fa un bel filmetto a volte no. Questo è un film che si mantiene sulla comicità dell'attore che interpreta Califano, che fa più una caricatura che una vera e propria interpretazione perchè se ci metti un Max Tortora e gli fai fare Califano serio ti fa la stessa cosa ma la verve comica rimane, comunque Gianfranco Butinar è bravissimo ed è un maestro delle imitazioni e poi si mantiene sul repertorio di Califano che ha delle bellissime canzoni per il resto non è un film che ti emoziona o ti commuove è un film per fans che si avvicinano alla musica di Califano per la prima volta e vedendo questo film rivivono un pò la storia del Maestro per quel che è possibile.
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Ho letto diverse recensioni positive che non codivido, forse con il Maestro appena morto questo film è riuscito a suscitare qualcosa, Io l'ho visto adesso dopo 7 anni e non mi ha suscitato proprio niente. Dalla copertina mi sembrava una specie di documentario invece è un film a bassissimo costo che vale per quello che è costato. Stefano Calvagna è un produttore, attore, regista pure bravo perchè ci ho visto diversi film d'azione soprattutto polizieschi, alcuni divertenti, purtroppo il budget è quello, a volte fa un bel filmetto a volte no. Questo è un film che si mantiene sulla comicità dell'attore che interpreta Califano, che fa più una caricatura che una vera e propria interpretazione perchè se ci metti un Max Tortora e gli fai fare Califano serio ti fa la stessa cosa ma la verve comica rimane, comunque Gianfranco Butinar è bravissimo ed è un maestro delle imitazioni e poi si mantiene sul repertorio di Califano che ha delle bellissime canzoni per il resto non è un film che ti emoziona o ti commuove è un film per fans che si avvicinano alla musica di Califano per la prima volta e vedendo questo film rivivono un pò la storia del Maestro per quel che è possibile. Io che l'ho potuto vedere in vita ho trovato delle partecipazioni di lui in alcuni reality o trasmissioni tv più interessanti di questo.
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luca scialo
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martedì 7 settembre 2021
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l'ultima fase della vita di califano
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Dopo i grandi successi e gli eccessi della giovinezza, Franco Califano vive la sua terza età tra acciacchi, pochi amici, una vita meno mondana e spericolata, nonché locali di secondo ordine lontani dai palcoscenici cavalcati negli anni '70-'80. La partecipazione a Sanremo nel '95 doveva rilanciarlo e invece finisce ultimo, affossandolo ulteriormente a livello psicologico e professionale. La canzone Napoli è una poesia dedicata ad un immigrato napoletano che vive a Venezia, ma che sente grande nostalgia per la sua città d'origine. Apprezzatissima dal pubblico, viene però stroncata dalla critica. I problemi di salute degli ultimi anni lo costringono ad invocare la legge Bacchelli e a partecipare ad un talent e lui vive male questa situazione.
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Dopo i grandi successi e gli eccessi della giovinezza, Franco Califano vive la sua terza età tra acciacchi, pochi amici, una vita meno mondana e spericolata, nonché locali di secondo ordine lontani dai palcoscenici cavalcati negli anni '70-'80. La partecipazione a Sanremo nel '95 doveva rilanciarlo e invece finisce ultimo, affossandolo ulteriormente a livello psicologico e professionale. La canzone Napoli è una poesia dedicata ad un immigrato napoletano che vive a Venezia, ma che sente grande nostalgia per la sua città d'origine. Apprezzatissima dal pubblico, viene però stroncata dalla critica. I problemi di salute degli ultimi anni lo costringono ad invocare la legge Bacchelli e a partecipare ad un talent e lui vive male questa situazione. Riesce comunque a trasformare in poesia anche la sua dipartita. Tutto questo viene raccontato da Stefano Calvagna, regista soprattutto di videoclip e trasposto magistralmente dalla bravura dell'imitatore Gianfranco Butinar. Lo stile registico è un pò alla Centovetrine, ma tutto sommato il crepuscolo del Califfo viene fuori tutto, e in modo anche intenso. Buona l'idea di raccontare ciò che si sa meno di lui, facendo emergere aneddoti inediti e un Califano diverso da come lo abbiamo sempre immaginato. Più umano, rimesso, ma comunque sempre carismatico. Un film nel suo piccolo malinconico e poetico, proprio come il personaggio che racconta.
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adr63
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giovedì 15 aprile 2021
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pessimo
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Non so se il "lupo solitario" abbia qualche parente in giro che si è permesso di concedere l'autorizzazione, ma sono certo che il Califfo in vita non avrebbe mai e poi mai accettato una produzione così mediocre. Ho gurdato il film ieri sera su Prime ma ho cambiato dopo circa 15 minuti.
In primis, il ritratto caratterizzato del Califfo era ai limiti del "mongolismo", con tutti il rispetto per le persone che soffrono di tale patologia genetica: il mento a "scucchia", la lingua tra i denti lo rendevano irriconoscibile, patetico, inascoltabile. Una caratterizzazione che non rende affatto onore alla sua memoria e mi ha meravigliato leggere commenti, moltii, favorevoli quasi esclusivamente all'attore che lo ha interpretato, che invece, ripeto, ho trovato offensivo anche nella postura ingessata, il capello lungo biondo e tanti dettagli non veritieri.
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Non so se il "lupo solitario" abbia qualche parente in giro che si è permesso di concedere l'autorizzazione, ma sono certo che il Califfo in vita non avrebbe mai e poi mai accettato una produzione così mediocre. Ho gurdato il film ieri sera su Prime ma ho cambiato dopo circa 15 minuti.
In primis, il ritratto caratterizzato del Califfo era ai limiti del "mongolismo", con tutti il rispetto per le persone che soffrono di tale patologia genetica: il mento a "scucchia", la lingua tra i denti lo rendevano irriconoscibile, patetico, inascoltabile. Una caratterizzazione che non rende affatto onore alla sua memoria e mi ha meravigliato leggere commenti, moltii, favorevoli quasi esclusivamente all'attore che lo ha interpretato, che invece, ripeto, ho trovato offensivo anche nella postura ingessata, il capello lungo biondo e tanti dettagli non veritieri.
Comprendo il budget minimale e di conseguenza una produzione risicata, ma da qui a "celebrare" l'arte di Califano, autore di testi memorabili per mina, mia martini e autore di se stesso in decine di canzoni scolpite nella pietra, con una pellicola di quart'ordine, a tratti simile in senso peggiorativo dei film con Bombolo anni 70, è stato davvero un duro colpo.
Non credo che Califano meritasse questo.
Per fortuna restano le sue canzoni ed i suoi testi a riabilitarne per sempre la memoria e il ricordo.
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devo27
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martedì 23 giugno 2020
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si salva solo butinar
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Partendo da un cast pessimo, nel quale si salva solo Butinar che interpreta Califano, il film annoia parecchio. Il 'fine vita' di un personaggio famoso trasmette sempre un velo di tristezza, ma in questo caso raggiunge il minimo storico, e la responsabilità è da attribuire al regista/attore. Una stella per il protagonista e l'altra per la verità storica dei fatti raccontati; ma non è sufficiente.
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monicastefanucci
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lunedì 1 dicembre 2014
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complimenti... il califfo è veramente tornato!
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Ho visto la prima del fim il giorno dell'allerta meteo rischiando la "bomba d'acqua"... ma ne è valsa la pena. Conoscevo già il regista Stefano Calvagna in quanto ho visto tutti i suoi film, adoro la sua regia perchè realistica e particolare. Non escludo il ritorno mi ha veramente stupita, il film va ssolutamente visto. Il regista ha messo in evidenza un lato del cantante che molti trascurano... la sua vera arte e il suo cuore, tralasciando i lati di personalità che io definisco scontati. Mi sono commossa, le atmosfere create hanno fatto vivere nuovamente il Califfo, Calvagna lo ha fatto risorgere. Bravissimi gli attori, eccellente il regista.
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monicastefanucci
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lunedì 1 dicembre 2014
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complimenti... il califfo è veramente tornato!
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Sono stata presente alla prima del film con mio marito, era il giorno di allerta meteo, abbiamo rischiato la bomba d'acqua che si era prospettata, ma ne è valsa la pena! Conoscevo già il regista Stefano Calvagna perchè avevo visto altri suoi film, trovo la sua regia veramente realistica e particolare, non potevo perdermi anche questo film. Devo ammettere che sono stata ancora una volta stupita. Il film non solo rappresenta il personaggio in maniera assolutamente fedele ma, l'atmosfera creata dal regista, mette in luce un Califano diverso da come si è abituati a pensare. Mi sono commossa perchè Calvagna ha fatto emergere la vera arte del personaggio trascurando quei particolari della personalità di Califano per così dire scontati.
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Sono stata presente alla prima del film con mio marito, era il giorno di allerta meteo, abbiamo rischiato la bomba d'acqua che si era prospettata, ma ne è valsa la pena! Conoscevo già il regista Stefano Calvagna perchè avevo visto altri suoi film, trovo la sua regia veramente realistica e particolare, non potevo perdermi anche questo film. Devo ammettere che sono stata ancora una volta stupita. Il film non solo rappresenta il personaggio in maniera assolutamente fedele ma, l'atmosfera creata dal regista, mette in luce un Califano diverso da come si è abituati a pensare. Mi sono commossa perchè Calvagna ha fatto emergere la vera arte del personaggio trascurando quei particolari della personalità di Califano per così dire scontati. Complimenti, film assolutamente da non perdere. Bravi gli attori, eccellente il regista.
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nmnqn
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sabato 15 novembre 2014
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ottimo ottimo
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OTTIMO film, sia per chi conosceva Franco Califano, che incredibilmente lo rivedrà sullo schermo interpretato magistralmente dall'attore Gianfranco Butinar, sia per chi invece si avvicina a lui per la prima volta. Io mi sono sinceramente commosso. Finalmente un film che non si occupa dei fronzoli ma che va dritto al cuore. Grande Califano, grande Calvagna e grande cast!
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nmnqn
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domenica 2 novembre 2014
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si piange, si ride e si rispetta califano
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L'ho visto mercoledì alle "Notti di cinema" di piazza Vittorio, evento spostato quella sera al cinema Royal.
Sono rimasta piacevolmente colpita, è davvero un ottimo film: bella regia, montaggio e musiche perfette, attori credibili. E' un film che ti rapisce e trasporta nel suo mondo e in quello del Califano uomo e non solo artista e poeta.
Un'opera cinematografica essenziale, bellissima, che punta sull'emozione e non su altri fronzoli. Ci si commuove davvero durante le scene più intense e si ride di gusto grazie a battute memorabili.
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