The Grey

Nel gelo bianco l'infinita guerra fra uomini e lupi

Sepolto nel gelo bianco fin dall'inizio, The Grey evoca un incrocio tra il carpenteriano The Thing e avventure di survivalismo nevoso della Hollywood anni quaranta, come Island in the Sky e Track of the Cat, entrambi di William Wellman. Joe Carnahan, che lo dirige e ne co-firma la sceneggiatura, è un regista di genere meno elegante e discreto di Carpenter e di Wellman. Il suo film più apprezzato rimane forse il drogatissimo noir Narc, un esordio sopra le righe che fece faville a Sundance. Il contesto maschile/macho di The Grey si addice bene al regista, e alla nuova carriera della sua star, Liam Neeson che, scrollatasi di dosso la patina perbenista che permeava le sue incarnazioni di Michael Collins, Oskar Schindler, Alfred Kinsey, Jean Valjean e del Jedi Qui Gon-Jinn, si è reinventato in un cupo eroe d'azione, i cui vendicatori combinano la tenacità di Charles Bronson alla propensione masochista di Mel Gibson. [...]

di Giulia D'Agnolo Vallan, articolo completo (2044 caratteri spazi inclusi) su Il Manifesto 6 dicembre 2012