Titolo originale | Populaire |
Anno | 2012 |
Genere | Commedia, |
Produzione | Francia |
Durata | 111 minuti |
Regia di | Régis Roinsard |
Attori | Romain Duris, Déborah François, Bérénice Bejo, Shaun Benson, Mélanie Bernier Nicolas Bedos. |
Uscita | giovedì 30 maggio 2013 |
Tag | Da vedere 2012 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
MYmonetro | 3,39 su 11 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 8 giugno 2020
Rose è una giovane che diventa la dattilografa più veloce del mondo. Il film ha ottenuto 5 candidature a Cesar, In Italia al Box Office Tutti pazzi per Rose ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 379 mila euro e 176 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Francia, fine anni cinquanta. Rose Pamphyle vive in una piccola città di provincia della Normandia. La vita sembra riservarle poche sorprese: un matrimonio già organizzato con il figlio del meccanico, un bravo ragazzo. Una vita da casalinga. Ma il sogno di Rose è di diventare segretaria. Pur nata in provincia, il suo è uno spirito decisamente da donna moderna e emancipata. La sua tenacia, e un talento fuori dal comune nel battere a velocità strepitosa i tasti della macchina da scrivere - la porteranno lontano. Supera i colloqui presso un'agenzia di assicurazioni e diventa la segretaria di Louis Echard, di cui ovviamente si innamorerà folleme nte.
Deliziosa commedia romantica dai colori pastello, che ha tutto il sapore di una madeleine francese mangiata sotto la Tour Eiffel. Il perimetro di riferimento è questo: fra la pubblicità di Miss Dior firmata Sofia Coppola fatta lungometraggio, Cenerentola a Parigi con Audrey Hepburn e Les demoiselles de Rochefort di Jacques Demy.
Per chi è in sala, e ama quello stile, è al posto giusto. La giovane Rose, frangetta francese perfettamente al di sopra del taglio degli occhi, è una antecedente di Amélie Poulain: come lei gamine maladroite, goffa e dispettosa, ma dalla tenacia indiscutibile. Sa cosa vuole, e lo ottiene. Ingaggiata dall'affascinante Louis (Romain Duris) s'imbarca in un allenamento serissimo (una vera naja al femminile con tanto di corsa al mattino) per vincere i campionati regionali prima, nazionali dopo di dattilografia. Il ritmo delle battute sulla tastiera si fa sempre più veloce e sicuro, la postura sempre più dritta, anche se non mancano le gaffe che rendono il per sonaggio di Rose sempre più irresistibile agli occhi di Louis. Per allenarsi la ragazza dovrà ribattere a macchina, e sempre più velocemente, tutti i classici della letteratura francese. Così finito Madame Bovary, si ricomincia subito con un altro tomo.
Si sa, l'autoreferenzialità è cosa francese. Ma la praticano bene, e anche questo è dato riconosciuto. Così dai grandi classici, che vengono ricordati al mondo con un pizzico di orgoglio, si passa alla cinefilia, anche questa dal gusto tipicamente francese. La scena in cui Rose, finalmente trasformata da anatroccolo imbranato a donna seducente in vestito rosso fiamma, esce dal bagno e si presenta al cospetto di Louis, seduto in poltrona con vestito grigio, non può non essere una magnifica ma sottile citazione di Vertigo (La donna che visse due volte) di Hitchcock, autore si sa eletto a manifesto dalla politica degli autori della Nouvelle Vague. Anche il gioco delle luci (un neon che lampeggia fuori dalla finestra, oltre la tenda) ce lo dice chiaramente.
Da antologia la scena con James Stewart e Kim Novak, resta nella memoria del regista di Populaire, Régis Roinsard. Così come, qualche scena dopo, l'abbraccio amoroso fra Rose e Louis, nudi a letto, sotto un lampeggiare rosso e blu che tinge la scena; anche questo viene da un amour fou per il cinema e per i propri padri spirituali: questa volta chiarissimo il Godard colorista di Pierrot le fou (Il Bandito delle ore 11). Anche questo è il french touch. La citazione compiaciuta ma delicata, la commedia portata avanti con maestria a ricordarci che anche loro, i francesi, sanno essere maestri di commedia romantica, e sicuramente lo sono di cinema.
La Francia è maestra del cinema, ed ultimamente le va riconosciuto, senza grossi dubbi, che sa creare piccoli e graziosi film che diventano prelibate praline di cioccolata tutti da gustare, sapendo fondere, citare, omaggiare i grandi Maestri del passato con una grazia rievocativa che oserei definire proustiana. "Tutti pazzi per Rose" si ascrive senza dubbio in questo ambito, così [...] Vai alla recensione »
Rose (Deborah Francois) alla ricerca di un posto di segreteria, lo trova alle dipendenze di un giovane e affascinante assicuratore, Louis (R. Duris) titolare dell’azienda. Rose anche lei bella e affascinante,in verità ha scarse capacità di segretaria, ma in compenso è una abilissima dattilografa, pur se batte a macchina con un solo dito delle 2 mani, l’indice. [...] Vai alla recensione »
Incantevole il film, incantevole il personaggio, incantevole l'omaggio elegante, tenero e divertito che il regista Régis Roinsard rende alla commedia romantica degli Anni 50 e 60 costruendo un ricamo leggero ma mai superficiale che fa danzare i protagonisti in una perfetta sceneggiatura-scenografia. Rose Pamphyle vive in provincia, lavora nel negozio del padre e dovrebbe sposare il ragazzo [...] Vai alla recensione »
Alla fine, il compito più ingrato è quello di Romain Duris, impegnato a fare il Cary Grant pur avendo, più che altro, la faccia da Humphery Bogart, ma per il resto tutto fila liscio in questa bella rivisitazione degli anni d'oro della commedia hollywoodiana (per i cultori è aperta la caccia alla citazione). La storia si mantiene in bilico tra le atmosfere sentimentali [...] Vai alla recensione »
Anni 50 ,Rose, ragazza francese della Bassa Normandia ha il sogno di diventare segretaria e di rendersi autonoma economicamente anziché accontentarsi di un matrimonio già deciso dalla famiglia e riesce a farsi assumere da un assicuratore, Luois Echard data la sua abilità a battere a macchina, seppur con due dita. Ragazza un po' goffa e maldestra, ma decisa e volitiva, partecipa a delle gare di dattilograf [...] Vai alla recensione »
Che dire, i Francesi col cinema ci sanno fare, soprattutto per quanto riguarda le commedie. Tutti Pazzi per Rose è una pellicola riuscitissima perchè incarna perfettamente le caratteristiche della commedia pura unendo il gusto e la classe francese ad un umorismo piacevole e scanzonato: trama mai banale, ambientazione perfetta, costumi azzeccatissimi che strizzano l'occhio ai completini [...] Vai alla recensione »
Film ambientato in Francia alla fine degli anni '50 in cui si racconta di una giovane donna proveniente dalla provincia che viene assunta come segretaria presso un ufficio di assicurazioni. Grazie alla sua velocità nel battere a macchina ella si iscriverà e concorrerà a tutte le gare nazionali e non di battitura veloce e le vincerà diventandone la campionessa internazio [...] Vai alla recensione »
E' vero la trama è scontata, si sa già come va a finire. Ma come è raccontata bene! Per chi ama o ha amato le commedie americane anni '50 è un vero gioiellino. Divertente e ben recitato. Consigliato. Herry
Commedia romantica. Funziona come commedia quando è veloce e ironica. Veloce nel montaggio con una musica anni ’50, che distanzia e insieme avvicina lo scorrere delle immagini. Ironica nella successione delle battute tra un lui burbero e una lei salace e innamorata. Diventa inadeguata psicologicamente e melensa quando si fa sentimentale.
L'atmosfera serena di un cinema all'aperto si sposa bene con un film gradevole ed anche simpatico ma senza entusiasmi. Purtroppo gli attori non sempre sono all'altezza della situazione .
Questo è un film incredibilmente "di genere", ovvero una commedia romantica che procede come da manuale: lei e lui bellocci, che all'inizio non si sopportano quasi, per poi scoprirsi profondamente innamorati e alla fine l'amore trionfa! Come da manuale (di sceneggiatura...). Una pellicola così non è giudicabile...in fondo, è solo un esercizio di bravura: ottimo lo spunto di base, ottimo il cast, [...] Vai alla recensione »
Buona commedia in stile anni '50 - '60 fedele nei colori, nelle musiche ma con qualche tocco moderno che non guasta (alcuni abiti, la scena di sesso, il dito medio). Coerentemente con i film dell'epoca, la trama è semplicissima, i personaggi leggermente caricaturali ed ingenui: il risultato finale è più che gradevole.
Anche se abbastanza scontato, resta un film veramente carino e consigliato, soprattutto ad over30 ( giovani d'oggi potrebbero non apprezzarlo ) Ennesima bella commedia francese, oramai anni luce avanti all'italia nel cinema.
Quando mi sono seduta temevo il solito film francese un po' lento e un po' snob, e invece mi sono ritrovata in universo di colori di pastello e di musichette allegre tra twist e cha cha della segretaria, il tutto condito da un sagace humour e da dialoghi brillanti. I registi fancesi mi stanno stupendo ultimamente: sfornano delle deliziose commedie romantiche dal sapore [...] Vai alla recensione »
Non capita spesso di andare a chiudersi in un cinema per…respirare una boccata di aria fresca, primaverile. Un vento nuovo, una carezza sul viso, un balsamo per l’anima inquieta. Dedicato alla gioventù di oggi che ignora l’esistenza della carta carbone e con essa l’esistenza di una macchina da scrivere: c’è la muta tastiera del computer, la stampante, la fotocopiatrice! Non c’è nulla da imparare, [...] Vai alla recensione »
"Populaire"(Re'gis Ronsard, anche autore della sceneggitura, con alcuni collaboratori, 2012, meramente di com,odo il titolo in italiano,mutuato da un altro film di successo degli stessianni)e'una simpatica commedia"in costume", che ricostruisce benissimo il clima anni 1950 o meglio fine degli stessi, con lo spasimo della"comptetiton"e del successo-affemrazio [...] Vai alla recensione »
Film che come tutti i capolavori si presta a una molteplicitá di interpretazioni e che trascende il genere "rosa". L'apparente superficialitá e luccichio "pubblicitario" sembrano infatti indicare con un sorriso canzonatorio come il senso debba essere ricercato altrove... ed ecco che solo allora, prendendo atto dall'inizio che la trama dovrá naturalmente [...] Vai alla recensione »
Un film furbetto, solita contrapposizione amore-fama e scontato successo del primo. Buona regia, sceneggiatura molto meno. Attori bravi, specie Rose, anche affascinante.
Splendida commedia francese, recitata con garbo e ironia, con il magico tocco transalpino, così ben ispirato alla commedia americana anni 50, del genere idealtipico con l'incantevole Audrey Hepburn come protagonista, per intenderci. Dèborah François (già giovanissima e ispirata protagonista de L'enfant dei fratelli Dardenne) e Romain Duris, in questo film intelligente [...] Vai alla recensione »
Sembra di vedere DIRTY DANCING, al posto di musica e numeri di ballo, il rumore meccanico della macchina da scrivere e un' attrice tutta mossettine. Il resto è identico, storia d'amore fra allieva e maestro con addio e ritorno, gare da stravincere, rapporto col padre "apparentemente" compromesso e annessi capriccetti alla francese. In fondo non ci si poteva attendere neppure molto di più da un film [...] Vai alla recensione »
Se lo si giudica per i costumi e ricostruzione degli ambienti è perfetto. Che cosa si evince da questa opera come racconto? Che dal 59 a oggi la condizione delle donne è solo pegiorata. Il film non ha anima anzi scorre noiosamente. W IL CINEMA SEMPRE.
Rose è una "paesana" orfana di madre, che sulla macchina da scrivere esibita nella vetrina del negozio paterno batte con due dita per volta, ma sogna di diventare una segretaria-modello. Assunta dall'assicuratore Louis, mantiene il posto di lavoro dopo la settimana di prova a condizione di partecipare ai campionati regionali di dattilografia veloce.
Trama banale e prevedibile. Attori discutibili e non una risata. Da evitare.
Una commedia "french touch" in grado di eludere le critiche che una parte di pubblico e critica non mancherà di rivolgergli. «Tutti pazzi per Rose» potrebbe, infatti, essere penalizzato da una sfilza di aggettivi oscillanti tra il micidiale carino, l'infantile garbato, l'ambiguo nostalgico, il compiaciuto elegante e il generico romantico. Il suo piglio, però, non si limita a incollarsi sullo schermo [...] Vai alla recensione »
Appassionato del vecchio cinema - soprattutto se americano e se firmato Wilder, Hitchcock, Sirk - l'esordiente Regis Roinsard ha realizzato una commedia romantica appesa a un filo esile esile, ma impeccabile per qualità e grazia. È Tutti pazzi per Rose, romanzo di emancipazione di una fanciulla imbranata, che ha il solo talento di essere velocissima alla macchina per scrivere.
Nel 1958 una ragazza della provincia francese, Rose Pamphyle, va in città per realizzare il sogno di diventare segretaria. Trova impiego presso l'affascinante agente d'assicurazioni Louis Echard; ma quando il principale si avvede della pazzesca velocità con cui la fanciulla batte a macchina (usando due sole dita), decide di diventarne il trainer e di portarla ai campionati del mondo di dattilografia. [...] Vai alla recensione »
Nella Normandia provinciale del 1958, la 2lenne Rose (Déborah Francois) cerca lavoro proponendosi da segretaria. Ad assumerla è il titolare di un'agenzia assicuratrice, Louis Echard (Romain Duris), fascinoso ma insicuro. Quando la ragazza mostrerà uno speciale talento in velocità a dattilografare, l'uomo non esiterà a sfruttarlo facendola concorrere ai campionati prima francesi e poi mondiali negli [...] Vai alla recensione »
Graziosa commedia color pastello per raccontare di come l'emancipazione femminile sia passata anche per i tasti di unamacchina per scrivere. Siamo nel 1958 e Rose si fa assumere come segretaria per sfuggire a un destino già scritto dal padre. Nel lavoro è un disastro ma batte velocemente i tasti come nessuna. Tanto che il suo capo la iscrive a un concorso per dattilografe, con Cupido pronto a colpire. [...] Vai alla recensione »
Fine anni Cinquanta, provincia francese: Rose ha ben altro per la testa che diventare una qualsiasi casalinga. Il suo sogno è diventare segretaria; sogno che corona alla grande conquistando il principale e il titolo di dattilografa più veloce al mondo. L'esordiente Régis Roinsard usa tutta la tavolozza dei colori Dior, ma con sfumature cinefile alla "Vertigo", e la seducente cadenza narrante della [...] Vai alla recensione »
Il regista francese Régis Roinsard varca la porta della commedia con un film notevole, leggero, divertente nel suo riuscito tentativo di evocare non gli anni Cinquanta nella sua realtà obiettiva, ma l'immaginario collettivo oggi ancora vivo, tanto filologicamente esatto da un punto di vista figurativo quanto parziale e "bugiardo" sul piano della ricostruzione storica e sociale.
Guardatela bene, non è detto che rimarrà. Tra le abitudini da rottamare, la tastiera QWERTY si trova in buona posizione. Nata quando le macchine per scrivere avevano i martelletti - fu preso a modello il pianoforte - non è la migliore disposizione di vocali e consonanti per chi digita sulla tastiera virtuale di un iPad. Con i pollici, come facciamo tutti (anche gli indici sono un ricordo di tastiere [...] Vai alla recensione »
In Francia si chiama Populaire, il titolo italiano predilige invece la protagonista, Rose, ragazza nella provincia francese degli anni Cinquanta che cerca con tenace ostinazione di sfuggire al futuro (imminente) uguale a quello di tante altre: un marito, il matrimonio col figlio del meccanico è già organizzato, e un quotidiano da casalinga. Rose invece vuole diventare dattilografa, e a aiutarla nell'impresa [...] Vai alla recensione »
Un esordiente già molto rodato in spot e videoclip tenta di convincere gli spettatori che la Francia anni 50 somigliava alle commedie americane coeve. Dunque via con una storia buffa d'amore frustrato che passa attraverso incredibili ma vere gare per dattilografe; via con completini rosa, acconciature alla Doris Day, ragazze di campagna venute in città per assaporare la vita moderna; via con personaggi [...] Vai alla recensione »