linus2k
|
domenica 2 giugno 2013
|
delizia francese
|
|
|
|
La Francia è maestra del cinema, ed ultimamente le va riconosciuto, senza grossi dubbi, che sa creare piccoli e graziosi film che diventano prelibate praline di cioccolata tutti da gustare, sapendo fondere, citare, omaggiare i grandi Maestri del passato con una grazia rievocativa che oserei definire proustiana.
"Tutti pazzi per Rose" si ascrive senza dubbio in questo ambito, così come lo poteva essere stato "The Artist" o anche "Il favoloso mondo di Amelie".
Un film che già dalla sigla si inserisce nel filone rievocativo del cinema americano degli anni 50, il cinema di Doris Day, ma anche Audry Hepburn e Kim Novak e non è un caso che molte di queste dive siano attaccate nella camera da letto di Rose come sue eroine/icone.
[+]
La Francia è maestra del cinema, ed ultimamente le va riconosciuto, senza grossi dubbi, che sa creare piccoli e graziosi film che diventano prelibate praline di cioccolata tutti da gustare, sapendo fondere, citare, omaggiare i grandi Maestri del passato con una grazia rievocativa che oserei definire proustiana.
"Tutti pazzi per Rose" si ascrive senza dubbio in questo ambito, così come lo poteva essere stato "The Artist" o anche "Il favoloso mondo di Amelie".
Un film che già dalla sigla si inserisce nel filone rievocativo del cinema americano degli anni 50, il cinema di Doris Day, ma anche Audry Hepburn e Kim Novak e non è un caso che molte di queste dive siano attaccate nella camera da letto di Rose come sue eroine/icone.
La giovane ed impacciata protagonista che incontra il giovane brillante che l'assume come segretaria e ne scopre le doti dattilografiche innate da invogliare e accrescere, non potrebbe che ricordare "My fair lady" e "Cenerentola"
Certo fosse solo uno scimmiottamento del cinema americano di quel periodo si risolverebbe in uno sterile e scontato esercizio di stile. Ma il film è inoltre ben inserito, calato, imbevuto della cultura francese, dall'ambientanzione, quella Normandia che alla fine degli anni '50 ancora ha impressa a caldo nella memoria la liberazione nazionale e le lotte ad essa associata, ma anche propriamente nel cinema francese, nella sensualità tipica di Godard al clima registico più propriamente tipico della nouvelle vague.
Insomma, nell'incontro di 2 stili, nella citazione delicata e mai sfacciata di un cinema comunque che rimane amato (e spesso rimpianto) da tanto pubblico, emerge una storia a mio avviso profondamente moderna nella concezione del rapporto uomo-donna.
Siamo lontani dalla lotta dei sessi di Doris Day e siamo anche lontani da quel femminismo ostentato (e sinceramente risibile) in cui alla figura femminile forte si associa quella maschile inetta.
Qui è tutto equilibrato e moderno, e se Rose è fondamentalmente artefice del proprio successo e conscia del proprio ruolo, Louis, il protagonista è un uomo perfettamente paritario e sostenitore della compagna (e capace di dimostrare forze e debolezze).
In tutto questo ecco che è la filosofia alla base l'elemento che emerge come innovazione in un quadro stilistico rassicurante e ottimamente confezionato.
Gli attori perfetti, sia i 2 protagonisti, sia i personaggi secondari, tra cui ricordo una bellissima e bravissima Bérénice Bejo, già nominata agli Oscar per "The Artist" e vincitrice di recente della Palma d'oro a Cannes per l'ultimo film di Asghar Farhadi.
Per gli amanti del genere è sicuramente un dovere vederlo e non farselo sfuggire.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a linus2k »
[ - ] lascia un commento a linus2k »
|
|
d'accordo? |
|
mericol
|
domenica 7 luglio 2013
|
dattilografia,patria e amore
|
|
|
|
Rose (Deborah Francois) alla ricerca di un posto di segreteria, lo trova alle dipendenze di un giovane e affascinante assicuratore, Louis (R. Duris) titolare dell’azienda. Rose anche lei bella e affascinante,in verità ha scarse capacità di segretaria, ma in compenso è una abilissima dattilografa, pur se batte a macchina con un solo dito delle 2 mani, l’indice. Louis ne vuol fare una campionessa. Diviene di fatto il suo allenatore. Impone sedute atletiche,allenamenti sul campo,camminate e corse,esercitazioni estenuanti con le mani,al piano,con una maestra Marie(la bella Berenice Bejo) moglie del suo amico più intimo, e precedente sua fiamma. Dall’allenamento all’amore il passaggio è lungo,ma graduale,con qualche sosta,ma deciso, sino al risultato finale.
[+]
Rose (Deborah Francois) alla ricerca di un posto di segreteria, lo trova alle dipendenze di un giovane e affascinante assicuratore, Louis (R. Duris) titolare dell’azienda. Rose anche lei bella e affascinante,in verità ha scarse capacità di segretaria, ma in compenso è una abilissima dattilografa, pur se batte a macchina con un solo dito delle 2 mani, l’indice. Louis ne vuol fare una campionessa. Diviene di fatto il suo allenatore. Impone sedute atletiche,allenamenti sul campo,camminate e corse,esercitazioni estenuanti con le mani,al piano,con una maestra Marie(la bella Berenice Bejo) moglie del suo amico più intimo, e precedente sua fiamma. Dall’allenamento all’amore il passaggio è lungo,ma graduale,con qualche sosta,ma deciso, sino al risultato finale. Rose,timida,inibita all’inizio, diventa campionessa di bassa Normandia,poi di Francia,poi del mondo in USA,battendo la campionessa mondiale in carica, con una macchina da scrivere francese, e trovando definitivamente l’amore. E’ divenuta una star,ricercata dai media del tempo(siamo nel 1959) e dalla pubblicità(chiaramente per le macchine da scrivere).
Successo e amore. Si conclude ,questa volta coerentemente(non come nei forzati finali “holliwoodiani” di un tempo) con un bacio finale. Ma la vittoria è stata ottenuta con una macchina francese e francese è l’amore. Per cui onore alla Francia: “l’America per gli affari. La Francia per l’amore”
Una chiccheria?: Le tumultuose battute a macchina,accompagnate da un commento musicale di pari intensità. Film delizioso che segue il filone delle commedie francesi. Bravo il regista Regis Roinsard. Bravi gli interpreti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mericol »
[ - ] lascia un commento a mericol »
|
|
d'accordo? |
|
donni romani
|
martedì 4 giugno 2013
|
l'incantevole mondo di rose
|
|
|
|
Incantevole il film, incantevole il personaggio, incantevole l'omaggio elegante, tenero e divertito che il regista Régis Roinsard rende alla commedia romantica degli Anni 50 e 60 costruendo un ricamo leggero ma mai superficiale che fa danzare i protagonisti in una perfetta sceneggiatura-scenografia. Rose Pamphyle vive in provincia, lavora nel negozio del padre e dovrebbe sposare il ragazzo più ambito del paese, ma ha un sogno nel cassetto, diventare segretaria, come tante altre ragazze del resto, che nel 1959, anno in cui il film è ambientato, vedono il traguardo di un impiego come segretaria il massimo dell'indipendenza e dell'emancipazione dalla famiglia, e a ben vedere era proprio così, perchè il ruolo sociale della segretaria era uno fra i più alti che una ragazza potesse raggiungere in quegli anni e in una esilarante scena che si svolge nell'anticamera della sala di colloqui veniamo a conoscenza del decalogo per essere scelte - occhiali, capelli raccolti e abiti severi - E così Rose, che ha un talento innato per la dattilografia riesce ad ottenere il posto nell'azienda di Louis Echard, che rimane affascinato dalla velocità di Rose nel battere a macchina e le propone di partecipare ai campionati regionali di dattilografia.
[+]
Incantevole il film, incantevole il personaggio, incantevole l'omaggio elegante, tenero e divertito che il regista Régis Roinsard rende alla commedia romantica degli Anni 50 e 60 costruendo un ricamo leggero ma mai superficiale che fa danzare i protagonisti in una perfetta sceneggiatura-scenografia. Rose Pamphyle vive in provincia, lavora nel negozio del padre e dovrebbe sposare il ragazzo più ambito del paese, ma ha un sogno nel cassetto, diventare segretaria, come tante altre ragazze del resto, che nel 1959, anno in cui il film è ambientato, vedono il traguardo di un impiego come segretaria il massimo dell'indipendenza e dell'emancipazione dalla famiglia, e a ben vedere era proprio così, perchè il ruolo sociale della segretaria era uno fra i più alti che una ragazza potesse raggiungere in quegli anni e in una esilarante scena che si svolge nell'anticamera della sala di colloqui veniamo a conoscenza del decalogo per essere scelte - occhiali, capelli raccolti e abiti severi - E così Rose, che ha un talento innato per la dattilografia riesce ad ottenere il posto nell'azienda di Louis Echard, che rimane affascinato dalla velocità di Rose nel battere a macchina e le propone di partecipare ai campionati regionali di dattilografia. La ragazza è perplessa, ma l'alternativa è tornare sconfitta al negozio di papà e così accetta un training massacrante per imparare a battere a macchina con dieci dita - lei da sempre ne usa solo due, e non si rideva tanto davanti ad una macchina da scrivere dai tempi di Jerry Lewis per dire del talento comico nascosto dietro il broncio goffo e tenero di Rose - e per vincere quel titolo che vale più per Louis che per Rose, ma che diventa per entrambi un muro di Gerico dietro cui nascondere i sentimenti reciproci che naturalmente verrà abbattuto romanticamente in finale. Le scene delle gare di dattilografia sono semplicemente esilaranti, con sfide all'Ok Corrall della tastiera fra sguardi feroci e svenimenti per la sconfitta, la trama romantica è giocata con tempi perfetti - e l'inserimento tutto contemporaneo, rispetto alle commedie "alla Doris Day", di un vecchio amore di Louis regala un tocco di sensibilità e di malinconia al film che si apprezza particolarmente nell'abbraccio di metaforico addio fra i due, l'eleganza registica di alcune scene - su tutte la notte d'amore di Louis e Rose con le luci rosse e blu dell'insegna pubblicitaria che illuminano i corpi - rende la pellicola sofisticata pur nel contesto romantico e la scena della cena, e del ballo, di Natale è semplicemente impeccabile, fra equivoci, coraggiose dichiarazioni d'amore e uno scatenato twist. Impossibile non innamorarsi di Rose, morbida e goffa quanto Louis è spigoloso e lucido, e impossibile non ripensare alla Sabrina di Audrey Hepburn quando Rose si trasforma da timido pulcino di provincia in sofisticato cigno dell'alta società, con quella frangetta un po' così, con quello sguardo un po' molto così, con quello sorriso un po' più di così...
[-]
|
|
[+] lascia un commento a donni romani »
[ - ] lascia un commento a donni romani »
|
|
d'accordo? |
|
catcarlo
|
martedì 11 giugno 2013
|
tutti pazzi per rose
|
|
|
|
Alla fine, il compito più ingrato è quello di Romain Duris, impegnato a fare il Cary Grant pur avendo, più che altro, la faccia da Humphery Bogart, ma per il resto tutto fila liscio in questa bella rivisitazione degli anni d'oro della commedia hollywoodiana (per i cultori è aperta la caccia alla citazione). La storia si mantiene in bilico tra le atmosfere sentimentali e i tocchi screwball – se non sono roba da svitati le gare fra dattilografe… - dimostrando la buona salute attuale del cinema francese che riesce a fare centro anche con prodotti di puro intrattenimento come questo: appena arrivata dal paesello, la giovane Rose è un disastro come segretaria, ma la sua specialità è battere a macchina a gran ritmo, così il suo capo Louis la allena fino a farla partecipare alla finale mondiale di dattilografia veloce.
[+]
Alla fine, il compito più ingrato è quello di Romain Duris, impegnato a fare il Cary Grant pur avendo, più che altro, la faccia da Humphery Bogart, ma per il resto tutto fila liscio in questa bella rivisitazione degli anni d'oro della commedia hollywoodiana (per i cultori è aperta la caccia alla citazione). La storia si mantiene in bilico tra le atmosfere sentimentali e i tocchi screwball – se non sono roba da svitati le gare fra dattilografe… - dimostrando la buona salute attuale del cinema francese che riesce a fare centro anche con prodotti di puro intrattenimento come questo: appena arrivata dal paesello, la giovane Rose è un disastro come segretaria, ma la sua specialità è battere a macchina a gran ritmo, così il suo capo Louis la allena fino a farla partecipare alla finale mondiale di dattilografia veloce. Ovvio che, nel frattempo, i due s'innamorino, ma, siccome lui è duro come il muro, cominciano a prendersi e mollarsi secondo lo schema classico fino all'immancabile lieto fine propiziato, al secondo tentativo, da una vecchia fiamma di Louis (un'incantevole Bérénice Bejo): il tutto in poco meno di due ore senza pensieri che la grande scorrevolezza di regia e sceneggiatura fanno trascorrere quasi inavvertite. A voler fare i noiosi, si potrebbe sottolineare che l'ultima parte perde qualcosa in levità e che il film, pur restando sempre sorridente, non trova mai la battuta fulminante che strappa la risata – il meglio è forse il decalogo della perfetta segretaria - ma si tratta di piccoli nei che è fin troppo facile ignorare, come pure un accenno di scena di sesso del tutto inutile. Al risultato finale collabora invece la coloratissima ricostruzione degli anni Cinquanta, con abbondanza di pettinature, vestiti e situazioni che provano a rievocare un po’ tutte le situazioni sociali, partendo dalla piccola provincia francese (la Bassa Normandia) per finire in un teatro di New York. Qui raggiunge il suo acme il filone secondario, sorta di innesto sul corpo principale della commedia: le gare tra dattilografe sono riprese secondo le regole del cinema sportivo, tra sguardi in cagnesco, persone all'angolo e l'evoluzione dai campetti di periferia (l'anonimo salone del campionato regionale) ai grandi stadi (il palcoscenico della competizione mondiale) con tanto di radiocronaca diretta. Un'ulteriore nota positiva è rappresentata dal cast, scelto con cura e di notevole affiatamento e funzionalità: accanto a Duris, la belga Déborah François ha il viso giusto per regalare a Rose innocenza e determinazione (la sua bellezza tende un po’ a sbiadire in confronto a Bejo, ma questo è un altro discorso) mentre attorno alla coppia protagonista i ruoli di contorno riescono a ritagliarsi un loro, seppur piccolo, spazio – c’è anche Miou-Miou nei panni della madre di Louis. ‘Tutti pazzi per Rose’ (il titolo italiano è banale un po’ a capocchia) non dice nulla di nuovo e non cambierà la storia del cinema, ma è ben fatto, evita con cura le volgarità e diverte grandi e piccini: può bastare, no?
[-]
|
|
[+] lascia un commento a catcarlo »
[ - ] lascia un commento a catcarlo »
|
|
d'accordo? |
|
gabriella
|
giovedì 10 aprile 2014
|
tutti pazzi per il cinema francese
|
|
|
|
Anni 50 ,Rose, ragazza francese della Bassa Normandia ha il sogno di diventare segretaria e di rendersi autonoma economicamente anziché accontentarsi di un matrimonio già deciso dalla famiglia e riesce a farsi assumere da un assicuratore, Luois Echard data la sua abilità a battere a macchina, seppur con due dita. Ragazza un po' goffa e maldestra, ma decisa e volitiva, partecipa a delle gare di dattilografia spinta dal suo datore di lavoro, ma deve perfezionare lo stile e la tecnica. Louis diventa così il suo personal trainer e a poco a poco, questa “Sabrina” d'oltralpe si trasforma in una vera e propria macchina da guerra, sbaragliando tutte le altre concorrenti e riuscirà anche a far breccia nel cuore del suo capo.
[+]
Anni 50 ,Rose, ragazza francese della Bassa Normandia ha il sogno di diventare segretaria e di rendersi autonoma economicamente anziché accontentarsi di un matrimonio già deciso dalla famiglia e riesce a farsi assumere da un assicuratore, Luois Echard data la sua abilità a battere a macchina, seppur con due dita. Ragazza un po' goffa e maldestra, ma decisa e volitiva, partecipa a delle gare di dattilografia spinta dal suo datore di lavoro, ma deve perfezionare lo stile e la tecnica. Louis diventa così il suo personal trainer e a poco a poco, questa “Sabrina” d'oltralpe si trasforma in una vera e propria macchina da guerra, sbaragliando tutte le altre concorrenti e riuscirà anche a far breccia nel cuore del suo capo. Una storia semplice,dal sapore vintage , dai colori pastello e dai vestiti vaporosi, ben recitata e dal ritmo incalzante. Azzeccate le gare di battitura che vede la vecchia macchina da scrivere protagonista, scandite dal ticchettio dei tasti e dal suono del campanello di fine corsa.
Bisogna riconoscere che il cinema francese ci sta regalando davvero delle graditissime sorprese e mantenendo il loro indiscutibile charme e quel tocco di leggerezza mai banale, riescono a creare dei film deliziosi. Chapeau.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gabriella »
[ - ] lascia un commento a gabriella »
|
|
d'accordo? |
|
flyanto
|
lunedì 3 giugno 2013
|
il mondo degli anni '50 perfettamente rappresentat
|
|
|
|
Film ambientato in Francia alla fine degli anni '50 in cui si racconta di una giovane donna proveniente dalla provincia che viene assunta come segretaria presso un ufficio di assicurazioni. Grazie alla sua velocità nel battere a macchina ella si iscriverà e concorrerà a tutte le gare nazionali e non di battitura veloce e le vincerà diventandone la campionessa internazionale e riuscendo anche alla fine a sposare il proprio capo. Questa commedia, forse un pò troppo romantica e semplicistica, risulta però assai piacevole a vedersi in quanto le si riconosce il fatto di essere stata delicatamente ben girata dal regista Régis Roinsard che la struttura proprio come un film appartenente a quell'epoca.
[+]
Film ambientato in Francia alla fine degli anni '50 in cui si racconta di una giovane donna proveniente dalla provincia che viene assunta come segretaria presso un ufficio di assicurazioni. Grazie alla sua velocità nel battere a macchina ella si iscriverà e concorrerà a tutte le gare nazionali e non di battitura veloce e le vincerà diventandone la campionessa internazionale e riuscendo anche alla fine a sposare il proprio capo. Questa commedia, forse un pò troppo romantica e semplicistica, risulta però assai piacevole a vedersi in quanto le si riconosce il fatto di essere stata delicatamente ben girata dal regista Régis Roinsard che la struttura proprio come un film appartenente a quell'epoca. Infatti egli non solo ne riproduce la trama sognatrice e fortemente ottimistica, aderendo così perfettamente allo spirito totalmente positivo di molte produzioni cinematografiche di quegli anni, ma ne rappresenta anche in maniera quanto mai aderente i costumi e l'arredamento degli ambienti in generale, consegnando così allo spettatore un prodotto "tipico" dei passati anni '50. Tutti i protagonisti, da Romain Duris nella parte del capo a Déborah Francois in quello della segretaria, sono perfettamente rispondenti ai loro ruoli e ciò contribuisce notevolmente alla riuscita del film che, sebbene non costituisca un capolavoro nella storia del cinema, non è assolutamente da trascurare, almeno come divertissement intelligente e come una parte nostalgica di un certo modo, ormai superato, di fare cinema. Insomma, un piccolo gioiello per gli amanti del genere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a flyanto »
[ - ] lascia un commento a flyanto »
|
|
d'accordo? |
|
brunus10480
|
martedì 25 agosto 2015
|
gusto francese
|
|
|
|
Che dire, i Francesi col cinema ci sanno fare, soprattutto per quanto riguarda le commedie. Tutti Pazzi per Rose è una pellicola riuscitissima perchè incarna perfettamente le caratteristiche della commedia pura unendo il gusto e la classe francese ad un umorismo piacevole e scanzonato: trama mai banale, ambientazione perfetta, costumi azzeccatissimi che strizzano l'occhio ai completini hollywoodiani della Hepburn e di Grace Kelly. I personaggi sono ben costruiti ed hanno carattere e sostanza e non mancano i colpi di scena anche se il finale risulta un poco scontato. Mi piace sottolineare il montaggio, forse un po' hold style ma efficace. Una commedia di classe, raffinata e dolcemente piccante che avrebbe potuto godere di un maggior successo internazionale se fosse stata maggiormente pubblicizzata.
[+]
Che dire, i Francesi col cinema ci sanno fare, soprattutto per quanto riguarda le commedie. Tutti Pazzi per Rose è una pellicola riuscitissima perchè incarna perfettamente le caratteristiche della commedia pura unendo il gusto e la classe francese ad un umorismo piacevole e scanzonato: trama mai banale, ambientazione perfetta, costumi azzeccatissimi che strizzano l'occhio ai completini hollywoodiani della Hepburn e di Grace Kelly. I personaggi sono ben costruiti ed hanno carattere e sostanza e non mancano i colpi di scena anche se il finale risulta un poco scontato. Mi piace sottolineare il montaggio, forse un po' hold style ma efficace. Una commedia di classe, raffinata e dolcemente piccante che avrebbe potuto godere di un maggior successo internazionale se fosse stata maggiormente pubblicizzata. Da vedere, assolutamente.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a brunus10480 »
[ - ] lascia un commento a brunus10480 »
|
|
d'accordo? |
|
|