eugen
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mercoledì 17 aprile 2024
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bella commedia"in costume"
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"Populaire"(Re'gis Ronsard, anche autore della sceneggitura, con alcuni collaboratori, 2012, meramente di com,odo il titolo in italiano,mutuato da un altro film di successo degli stessianni)e'una simpatica commedia"in costume", che ricostruisce benissimo il clima anni 1950 o meglio fine degli stessi, con lo spasimo della"comptetiton"e del successo-affemrazione personale, con una ragazza della Bassa Normandia, che, volendo sfuggire all'ambiente familiare paesano(con matrionio gi'aprogrammato con un meccanico etc.)si presenta per un clloquio di lavoro come segretaria dimostrnado di essere una dattilografa velocissima e perfetta. Il dirigente(un asiscuratore)la vuole per concorsi anche a livello internazionale e lei vincerta' tutto, dopo allenamenti iper-performanti e "micidiali"e finalente, dopo che lui avra'"sublimato"(o cercato di farlo)ilo amore per lei,i due si ricongiungono e sposano, ma solo alla fine.
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"Populaire"(Re'gis Ronsard, anche autore della sceneggitura, con alcuni collaboratori, 2012, meramente di com,odo il titolo in italiano,mutuato da un altro film di successo degli stessianni)e'una simpatica commedia"in costume", che ricostruisce benissimo il clima anni 1950 o meglio fine degli stessi, con lo spasimo della"comptetiton"e del successo-affemrazione personale, con una ragazza della Bassa Normandia, che, volendo sfuggire all'ambiente familiare paesano(con matrionio gi'aprogrammato con un meccanico etc.)si presenta per un clloquio di lavoro come segretaria dimostrnado di essere una dattilografa velocissima e perfetta. Il dirigente(un asiscuratore)la vuole per concorsi anche a livello internazionale e lei vincerta' tutto, dopo allenamenti iper-performanti e "micidiali"e finalente, dopo che lui avra'"sublimato"(o cercato di farlo)ilo amore per lei,i due si ricongiungono e sposano, ma solo alla fine... happy end moltoprevisto e prevedibile. Capcaita' francese(tipica) nella commedia e bravura di regista e intepret( Deborah Francois e Romain Doris, ma anche i comprimari/le comprimarie), perfetta ricosturzione ambientlae-architettonica .msuciale e filmica("Cha cha de la se'cretaire"e altro, Jerry Lewis al cinema), con tanto di successo, almneo continentale, assicurato. Intelligente, in qualche mdo"perfetto"come film. Eugen
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enrico00
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lunedì 22 novembre 2021
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dattilografia come metafora della vita
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Film che come tutti i capolavori si presta a una molteplicitá di interpretazioni e che trascende il genere "rosa". L'apparente superficialitá e luccichio "pubblicitario" sembrano infatti indicare con un sorriso canzonatorio come il senso debba essere ricercato altrove... ed ecco che solo allora, prendendo atto dall'inizio che la trama dovrá naturalmente approdare al classico lieto fine, lo spettatore puó finalmente concentrarsi sui singoli dialoghi e apprezzare inconsciamente la fitta simbologia presente.
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dario
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sabato 28 novembre 2015
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asfittico
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Un film furbetto, solita contrapposizione amore-fama e scontato successo del primo. Buona regia, sceneggiatura molto meno. Attori bravi, specie Rose, anche affascinante.
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brunus10480
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martedì 25 agosto 2015
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gusto francese
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Che dire, i Francesi col cinema ci sanno fare, soprattutto per quanto riguarda le commedie. Tutti Pazzi per Rose è una pellicola riuscitissima perchè incarna perfettamente le caratteristiche della commedia pura unendo il gusto e la classe francese ad un umorismo piacevole e scanzonato: trama mai banale, ambientazione perfetta, costumi azzeccatissimi che strizzano l'occhio ai completini hollywoodiani della Hepburn e di Grace Kelly. I personaggi sono ben costruiti ed hanno carattere e sostanza e non mancano i colpi di scena anche se il finale risulta un poco scontato. Mi piace sottolineare il montaggio, forse un po' hold style ma efficace. Una commedia di classe, raffinata e dolcemente piccante che avrebbe potuto godere di un maggior successo internazionale se fosse stata maggiormente pubblicizzata.
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Che dire, i Francesi col cinema ci sanno fare, soprattutto per quanto riguarda le commedie. Tutti Pazzi per Rose è una pellicola riuscitissima perchè incarna perfettamente le caratteristiche della commedia pura unendo il gusto e la classe francese ad un umorismo piacevole e scanzonato: trama mai banale, ambientazione perfetta, costumi azzeccatissimi che strizzano l'occhio ai completini hollywoodiani della Hepburn e di Grace Kelly. I personaggi sono ben costruiti ed hanno carattere e sostanza e non mancano i colpi di scena anche se il finale risulta un poco scontato. Mi piace sottolineare il montaggio, forse un po' hold style ma efficace. Una commedia di classe, raffinata e dolcemente piccante che avrebbe potuto godere di un maggior successo internazionale se fosse stata maggiormente pubblicizzata. Da vedere, assolutamente.
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mareincrespato70
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giovedì 12 giugno 2014
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una commedia romantica di qualità
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Splendida commedia francese, recitata con garbo e ironia, con il magico tocco transalpino, così ben ispirato alla commedia americana anni 50, del genere idealtipico con l'incantevole Audrey Hepburn come protagonista, per intenderci.
Dèborah François (già giovanissima e ispirata protagonista de L'enfant dei fratelli Dardenne) e Romain Duris, in questo film intelligente e romantico, sono in stato di grazia, ma tutto l'ordito del racconto non si limita a spandere miele per gli spettatori: ci sono i prodromi dell'emancipazione femminile (siamo nel 1959), le battaglie intraprese da lontano, quei semi sparsi nella società occidentale che ancora, all'alba del XXI secolo, non sono divenuti frutti maturi.
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Splendida commedia francese, recitata con garbo e ironia, con il magico tocco transalpino, così ben ispirato alla commedia americana anni 50, del genere idealtipico con l'incantevole Audrey Hepburn come protagonista, per intenderci.
Dèborah François (già giovanissima e ispirata protagonista de L'enfant dei fratelli Dardenne) e Romain Duris, in questo film intelligente e romantico, sono in stato di grazia, ma tutto l'ordito del racconto non si limita a spandere miele per gli spettatori: ci sono i prodromi dell'emancipazione femminile (siamo nel 1959), le battaglie intraprese da lontano, quei semi sparsi nella società occidentale che ancora, all'alba del XXI secolo, non sono divenuti frutti maturi.
Sicuramente c'è qualcosa di Amelie Poulaine che riecheggia in questa storia, perchè quello che emerge è la maestria del cinema francese applicata alla propria compiaciuta, ma spesso legittima, autoreferenzialità. La rivincita delle segretarie dattilografe è il manifesto della professionalità femminile applicata al lavoro.
La regia di Règis Roinsard accompagna la vicenda della giovane dattilografa con garbo ed equilibrio, e così Rose Pamphyle parte dalla piccola provincia per conquistare il mondo, che in realtà è metafora del mondo maschile sfidato a concepire l'alterità femminile come legittima nelle sue aspirazioni sociali, senza subalternità di maniera addolcite da figurine romantiche.
Scommettiamo che Rose Pamphile non sarà mai solo ancella del focolare?
La Populaire del titolo francese è l'azienda che produceva macchine da scrivere francesi e ,all'epoca, realizzò boom di vendite. Geniale la citazione dell'invenzione della "pallina" da golf che rivoluzionò e aiutò la velocizzazione delle battiture.
Musiche gradevoli e indovinate, sobria e convincente la recitazione di tutti gli attori che mi aiuta (ma non ce ne era bisogno per i veri appassionati di cinema) a sostenere che la commedia romantica puo' esprimersi attraverso film di notevole qualità.
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gabriella
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giovedì 10 aprile 2014
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tutti pazzi per il cinema francese
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Anni 50 ,Rose, ragazza francese della Bassa Normandia ha il sogno di diventare segretaria e di rendersi autonoma economicamente anziché accontentarsi di un matrimonio già deciso dalla famiglia e riesce a farsi assumere da un assicuratore, Luois Echard data la sua abilità a battere a macchina, seppur con due dita. Ragazza un po' goffa e maldestra, ma decisa e volitiva, partecipa a delle gare di dattilografia spinta dal suo datore di lavoro, ma deve perfezionare lo stile e la tecnica. Louis diventa così il suo personal trainer e a poco a poco, questa “Sabrina” d'oltralpe si trasforma in una vera e propria macchina da guerra, sbaragliando tutte le altre concorrenti e riuscirà anche a far breccia nel cuore del suo capo.
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Anni 50 ,Rose, ragazza francese della Bassa Normandia ha il sogno di diventare segretaria e di rendersi autonoma economicamente anziché accontentarsi di un matrimonio già deciso dalla famiglia e riesce a farsi assumere da un assicuratore, Luois Echard data la sua abilità a battere a macchina, seppur con due dita. Ragazza un po' goffa e maldestra, ma decisa e volitiva, partecipa a delle gare di dattilografia spinta dal suo datore di lavoro, ma deve perfezionare lo stile e la tecnica. Louis diventa così il suo personal trainer e a poco a poco, questa “Sabrina” d'oltralpe si trasforma in una vera e propria macchina da guerra, sbaragliando tutte le altre concorrenti e riuscirà anche a far breccia nel cuore del suo capo. Una storia semplice,dal sapore vintage , dai colori pastello e dai vestiti vaporosi, ben recitata e dal ritmo incalzante. Azzeccate le gare di battitura che vede la vecchia macchina da scrivere protagonista, scandite dal ticchettio dei tasti e dal suono del campanello di fine corsa.
Bisogna riconoscere che il cinema francese ci sta regalando davvero delle graditissime sorprese e mantenendo il loro indiscutibile charme e quel tocco di leggerezza mai banale, riescono a creare dei film deliziosi. Chapeau.
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liuk!
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lunedì 10 marzo 2014
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simpatico retrò
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Buona commedia in stile anni '50 - '60 fedele nei colori, nelle musiche ma con qualche tocco moderno che non guasta (alcuni abiti, la scena di sesso, il dito medio).
Coerentemente con i film dell'epoca, la trama è semplicissima, i personaggi leggermente caricaturali ed ingenui: il risultato finale è più che gradevole.
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kyotrix
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venerdì 31 gennaio 2014
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film d'altri tempi
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Anche se abbastanza scontato, resta un film veramente carino e consigliato, soprattutto ad over30 ( giovani d'oggi potrebbero non apprezzarlo )
Ennesima bella commedia francese, oramai anni luce avanti all'italia nel cinema.
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alex2044
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domenica 8 settembre 2013
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gradevole
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L'atmosfera serena di un cinema all'aperto si sposa bene con un film gradevole ed anche simpatico ma senza entusiasmi.
Purtroppo gli attori non sempre sono all'altezza della situazione .
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mericol
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domenica 7 luglio 2013
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dattilografia,patria e amore
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Rose (Deborah Francois) alla ricerca di un posto di segreteria, lo trova alle dipendenze di un giovane e affascinante assicuratore, Louis (R. Duris) titolare dell’azienda. Rose anche lei bella e affascinante,in verità ha scarse capacità di segretaria, ma in compenso è una abilissima dattilografa, pur se batte a macchina con un solo dito delle 2 mani, l’indice. Louis ne vuol fare una campionessa. Diviene di fatto il suo allenatore. Impone sedute atletiche,allenamenti sul campo,camminate e corse,esercitazioni estenuanti con le mani,al piano,con una maestra Marie(la bella Berenice Bejo) moglie del suo amico più intimo, e precedente sua fiamma. Dall’allenamento all’amore il passaggio è lungo,ma graduale,con qualche sosta,ma deciso, sino al risultato finale.
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Rose (Deborah Francois) alla ricerca di un posto di segreteria, lo trova alle dipendenze di un giovane e affascinante assicuratore, Louis (R. Duris) titolare dell’azienda. Rose anche lei bella e affascinante,in verità ha scarse capacità di segretaria, ma in compenso è una abilissima dattilografa, pur se batte a macchina con un solo dito delle 2 mani, l’indice. Louis ne vuol fare una campionessa. Diviene di fatto il suo allenatore. Impone sedute atletiche,allenamenti sul campo,camminate e corse,esercitazioni estenuanti con le mani,al piano,con una maestra Marie(la bella Berenice Bejo) moglie del suo amico più intimo, e precedente sua fiamma. Dall’allenamento all’amore il passaggio è lungo,ma graduale,con qualche sosta,ma deciso, sino al risultato finale. Rose,timida,inibita all’inizio, diventa campionessa di bassa Normandia,poi di Francia,poi del mondo in USA,battendo la campionessa mondiale in carica, con una macchina da scrivere francese, e trovando definitivamente l’amore. E’ divenuta una star,ricercata dai media del tempo(siamo nel 1959) e dalla pubblicità(chiaramente per le macchine da scrivere).
Successo e amore. Si conclude ,questa volta coerentemente(non come nei forzati finali “holliwoodiani” di un tempo) con un bacio finale. Ma la vittoria è stata ottenuta con una macchina francese e francese è l’amore. Per cui onore alla Francia: “l’America per gli affari. La Francia per l’amore”
Una chiccheria?: Le tumultuose battute a macchina,accompagnate da un commento musicale di pari intensità. Film delizioso che segue il filone delle commedie francesi. Bravo il regista Regis Roinsard. Bravi gli interpreti.
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