Shame |
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Un film di Steve McQueen (II).
Con Michael Fassbender, Carey Mulligan, James Badge Dale, Nicole Beharie, Hannah Ware.
continua»
Drammatico,
durata 99 min.
- Gran Bretagna 2011.
- Bim Distribuzione
uscita venerdì 13 gennaio 2012.
- VM 14 -
MYMONETRO
Shame ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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corto-.circuito
di albetFeedback: 8 |
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sabato 11 febbraio 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
McQueen prima di essere un regista è un artista visivo e da qui io partirei nell'interpretazione critica di questo film. I dialoghi sono scarni ed essenziali proprio perchè Shame è un film sulla solitudine e la fatica di vivere; sono le immagini che avvolgono e sostengono tutto l'apparato concettuale del film. E' una storia di persone, fratello e sorella,in forte difficoltà sul piano dei sentimenti che si rifugiano costruendosi una parvenza di vita sociale, con più o meno successo dal punto di vista materiale, cercando di aggirare l'inespresso dolore attraverso la pornografia e la sessualità compulsiva per il fratello, figura centrale della trama, ed anche negli illusori stereotipi urbani, come la vita bohemien nella grande metropoli, per la sorella. Guarda caso il clamore e le aspettative per le scene di sesso esplicito fiondano direttamente lo spettaotre dentro il mondo del protagonista maschile: la ricerca di un immaginario sessuale ipertrofico.La fotografia nitida e iper-reale rende benissimo l'idea del mondo fittizio che il protagonista si crea per mimetizzarsi nel caos esistenziale in cui vive. Una rappresentazione concettuale molto raffinata che cerca di portare al disvelamento di conflitti esistenziali molto profondi, molto laceranti ma assolutamente negati ufficialmente da tutti, o quasi..., nel mondo della felicità e dell'io ipertrofico che ci sta schiacciando au jour d'hui. A mio parere il lavoro del regista è un po' più ampio di quello che si può credere, è una specie di corto-circuito , un ribaltamento di prospettiva, non è lo spettatore che guarda, è il regista che gli mostra chi lui è e perchè ha pagato il prezzo del biglietto........e va dritto dritto al nocciolo della questione.
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