Hugo Cabret |
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Un film di Martin Scorsese.
Con Ben Kingsley, Sacha Baron Cohen, Asa Butterfield, Chloë Grace Moretz, Ray Winstone.
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Avventura,
Ratings: Kids,
durata 125 min.
- USA 2011.
- 01 Distribution
uscita venerdì 3 febbraio 2012.
MYMONETRO
Hugo Cabret ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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...a lezione di cinema, in tutti i sensi!
di M.BarenghiFeedback: 80 | altri commenti e recensioni di M.Barenghi |
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lunedì 6 febbraio 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Storia magica di un ragazzino orfano di padre, che gli ha lasciato -oltre alla passione per la meccanica- un automa capace di disegnare la scena dell'atterraggio di un'astronave nell'occhio destro della luna, con tanto di firma: GEORGES MELIES. Magica è anche la scena in cui,una volta riparato l'automa e inserita la chiave d'accesso, il disegno si concretizza. La componente metalinguistica è fortissima, e numerosi gli omaggi ai grandi maestri (tutti pertinenti! A partire da un Harold Lloyd appeso all'orologio, che verrà rifilmato de novo nelle sequenze finali): si tratta in sostanza di una grandissima professione d'amore da parte di Scorsese per quel cinema che l'ha ammaliato fin da ragazzino: e non a caso di questa malia è ritenuto principale indiziato proprio Melies -interpretato qui da un Ben Kingsley ottimo come al solito-, il padre del cinema "fantastico", che non a caso fu soprannominato "l'inventore di sogni". E' vero che a tratti la sceneggiatura scivola un po' nel melenso, in armonia con il timbro dickensiano della storia. Il che stona un po' con lo Scorsese che siamo abituati a frequentare. Ma la maestria del regista esplode già fin dal vertiginoso piano-sequenza iniziale, che da solo vale il prezzo del biglietto d'ingresso: si passa in continuum da un volo en plein air nel cielo di Parigi all'interno di una stazione (che è il vero teatro di posa del film, dove abita Hugo) dove la camera effettua una rapida scorribanda lungo un intero binario sopra le teste delle numerose persone che affollano il marciapiede, per decollare ancora di colpo -una volta giunti nella hall- verso le ore "4" di un enorme orologio a muro, dietro al quale si trova il faccino del protagonista, sul quale finalmente la macchina si ferma in primo piano. Come biglietto da visita non c'è male, veramente!
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