Hanna |
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Un film di Joe Wright.
Con Cate Blanchett, Eric Bana, Saoirse Ronan, Olivia Williams, Tom Hollander.
continua»
Thriller,
durata 111 min.
- USA, Gran Bretagna, Germania 2011.
- Sony Pictures Italia
uscita venerdì 12 agosto 2011.
MYMONETRO
Hanna
valutazione media:
2,87
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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La bambine crescono, le madri inseguono sparandodi Riccardo TavaniFeedback: 33555 | altri commenti e recensioni di Riccardo Tavani |
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mercoledì 17 agosto 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Questo film si basa su un elemento molto semplice. L'erudizione forsennata, la preparazione fisica che noi cerchiamo di imprimere ai nostri figli fin da una soglia di età che è sempre più prossima a quella della nascita. Dal leggere e scrivere già prima della scuola, alla conoscenza delle lingue e a quelle scientifiche-naturalistiche, dai corsi di ogni genere, alle palestre alle piscine, al controllo delle emozioni. Hanna vive con il padre Erik in una casa di legno sperduta tra i boschi e le nevi di una località imprecisata del nord della Finlandia. Il padre sembra vivere solo per lei e le insegna ogni cosa. Dal combattimento corpo a corpo, a cacciare e scuoiare un cervo, a come avere sempre i riflessi pronti e reattivi in ogni circostanza, sopratutto quelle in cui in gioco è la vita. Le insegna a parlare anche molte lingue e ogni altro tipo di conoscenza, avvalendosi di testi enciclopedici presenti nella baracca. Che lo faccia la sera intorno al fuoco, è una trasparente allusione a quel fuoco moderno che è la tv o il computer. Hanna conserva accanto al suo giaciglio un libro illustrato di fiabe dei Fratelli Grimm. A questo libro e a queste immagini sono associate in lei dei ricordi sbiaditi e confusi: quelli della uccisione della sua giovane e dolce madre a colpi di pistola. Un giorno Hanna dice ad Erik che si sente pronta, da ogni punto di vista, ad affrontare il mondo là fuori. Il padre la sottopone ad un altro duro combattimento senza esclusione di colpi con lui stesso, che la bionda ragazzina supera nel migliore dei modi, poi non può che acconsentire alla sua richiesta. Ma ad Hanna una cosa Erik la aveva già detta da tempo: andare là fuori significa inevitabilmente scontrarsi con Marissa Wiegler, una potente quanto micidiale agente segreto che farà del tutto per ucciderla. “Scontrarsi” con Marissa, infatti, significa o eliminarla o farsi eliminare: non c'è nessun'altra possibilità, la mette i guardia Erik. Dunque un segreto tiene insieme i ricordi di Hanna e la caccia spietata che le darà Marissa. Ora se è già una situazione da fiaba dei Fratelli Grimm questa capanna sperduta nel bosco ghiacciato in cui vive Hanna con il padre, tutto il successivo sviluppo della pellicola avrà l'andamento di una favola moderna, di quelle della odierna letteratura per ragazzi, fatta di intrighi, misteri, azione, avventure, scoperta del mondo e dei suoi diversi e mutevoli scenari geografici. Come è tipico di questi libri i compagni di avventura di Hanna saranno un'altra adolescente, Sophie, e il suo fratellino Miles, incontrati per caso nel corso della sua prima fuga, nel deserto arabo, da Marissa e dai servizi segreti americani che lei dirige. La commistione tra le vecchie fiabe di una volta e la attuale narrativa per ragazzi è chiaramente indicata dal fatto che il luogo di attrazione gravitazionale di tutta la vicenda sia la città di Berlino, vero topos di tutte le spy stories cinematografiche, e la Casa-Parco dei Fratelli Grimm quello in cui tutti i nodi dell'intreccio si scioglieranno in maniera tanto atroce quanto liberatoria. Così se la “preparazione” forsennata dei nostri figli è spinta addirittura a prima della loro nascita, allora lo scontro tra la bionda Hanna e la rossa Marissa, non è solo quello tra Biancaneve e la Strega cattiva, ma sta qui a rappresentare quello innescato dalla competizione feroce tra figlie e madri che non vogliono invecchiare e sparano, perché come dice Erik in una battuta finale: “Le bambine crescono!”.
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