30 Days of Night: Dark Days

Se si vuole fare un elenco delle cose che non vanno in questo film, in cima alla lista sta sicuramente la scelta del cast: i pochi supertstiti che sono sopravvissuti al terribile attacco vampiresco tra i ghiacci dell'Alaska sono stati sterminati dal ben più spietato Ben Ketai, alla sua prima vera opera per il grande schermo, ma già dietro la macchina da presa per le due miniserie TV tratte dal primo film (30 Days of Night: Blood Trails e Dust to Dust). Dunque un team completamente rinnovato, quasi a tagliare completamente i ponti con la pellicola precedente per lanciarsi in qualcosa di totalmente diverso, a partire dalle ambientazioni: non ci troviamo più nello sperduto paesino del Nord America, bensì in una metropoli densamente popolata, come se il regista volesse avvertirci che in realtà non siamo soli... Ed è qui che inizia la piattezza totale del film, un film fatto di cliché e di "già visto", affidato a un cast (a parer mio) incapace di trasmettere la giusta angoscia e di reggere il peso della prima pellicola, con una recitazione appena appena accettabile (fatta eccezione per la malvagia Lilith, il diabolico  agente Norris, davvero  bravo in questa interpretazione, e l'uomo/vampiro Dave) e delle inquadrature spesso disturbanti e fin troppo ravvicinate, nonché spesso girate con una illuminazione a malapena sufficiente. Ma la parte peggiore deve ancora venire: le situazioni in cui si trovano in protagonisti sono a dir poco ridicole, troppo forzate persino per un horror, il cui putridume tocca l'apice nella scena di nudo più nonsense che la cinematografia abbia visto, affiancata da un finale ancora più casuale e, ancora, troppo forzato. E per chi come me si aspettava un secondo finale almeno per rimediare in parte a tutti gli sbagli del film, rimarrà deluso, perché non c'è nessun secondo finale (della serie "non ci hanno neanche provato"). Per fortuna però di chi ha visto il film, non ci sono solo aspetti negativi: almeno il trucco e la scenografia sono decenti, anzi direi molto buoni, e in alcuni punti, anche grazie alla scelta azzeccata delle musiche, si riesce ad assaporare l'ansia e la suspance adatte per godersi quei pochi spezzoni di horror.
Insomma è un film che io sinceramente sconsiglio di guardare, non perché sia noioso in se, ma perché pur avendo le possibilità di una buona trama, è stato reso sostanzialmente male.