Dorian Gray

Film 2009 | Drammatico, V.M. 14 112 min.

Regia di Oliver Parker. Un film con Ben Barnes, Colin Firth, Ben Chaplin, Rebecca Hall, Fiona Shaw, Emilia Fox. Cast completo Genere Drammatico, - Gran Bretagna, 2009, durata 112 minuti. Uscita cinema venerdì 27 novembre 2009 distribuito da Eagle Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 - MYmonetro 2,05 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 11 gennaio 2016

Sensibile e impressionabile, dotato di straordinaria bellezza e nobiltà, il giovane Dorian Gray viene trascinato nel vortice della mondanità londinese. In Italia al Box Office Dorian Gray ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 5,7 milioni di euro e 1,3 milioni di euro nel primo weekend.

Consigliato no!
2,05/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA 1,33
PUBBLICO 2,82
CONSIGLIATO NÌ
Trasposizione del celebre romanzo di Oscar Wilde sul culto esclusivo della bellezza, fedele al limite dell'illustrazione.
Recensione di Marzia Gandolfi
Recensione di Marzia Gandolfi

Nella Londra Vittoriana arriva Dorian Gray, un giovane uomo di straordinaria bellezza e nobiltà. Sensibile e impressionabile, Dorian viene molto presto coinvolto e trascinato nel vortice della mondanità dal carismatico Lord Wotton, incallito fedifrago sposato a Lady Victoria. Colpito dal suo bel sembiante, il pittore Basil Hallward lo cattura nei colori e sulla tela. Il giorno dell'inaugurazione del ritratto, Dorian pronuncia un giuramento e il desiderio di restare giovane per sempre. Conteso dall'interesse di Lord Wotton e dall'amore di Hallward, Dorian dissipa la sua eterna e giovane vita tra bordelli e teatri, libertinaggio sfrenato e promesse di matrimonio, prostitute consumate e spose ripudiate, senza che il suo volto patisca il segno del vizio. A sfigurarsi e a insozzarsi è la sua anima, incorniciata e fissata sulle pareti di una casa troppo grande. Spaventato dal deperimento del ritratto, Dorian lo ripone in soffitta, lontano dallo sguardo dei gentiluomini e delle nobildonne che affollano insaziabili la sua esistenza e i suoi salotti. Mentre il tempo scorre e appassisce i volti e le volontà dei suoi amici, Dorian resta fedele alla sua bellezza e al suo diabolico patto. Soltanto l'amore per la figlia di Henry Wotton potrà redimerlo e annullare i malefici effetti del maligno.
Non è facile adattare un libro per lo schermo, rinnovando e prolungando il piacere del testo. Ancora più complesso è realizzare la trascrizione cinematografica di un classico della letteratura come "Il ritratto di Dorian Gray" di Oscar Wilde, pubblicato nel 1890 nell'Inghilterra di gusto e ideali vittoriani. Tenta l'impresa, ma non è nuovo all'impresa e alle parole di Wilde, il regista inglese Oliver Parker. Dopo le trasposizioni di due commedie del poeta, scrittore e drammaturgo irlandese (Un marito ideale e L'importanza di chiamarsi Ernesto), Parker cerca un confronto diretto con l'eroe decadente di Wilde. Dorian Gray, interpretato sullo schermo da Ben Barnes, è un ribelle "freddo" a cui manca la tumultuosa vita interiore degli eroi romantici e a cui un contratto demoniaco ha fissato una maschera immodificabile. L'usurpato e imberbe principe Caspian, delle celebri Cronache di Narnia, attraversa questa volta una ben più temibile soglia, praticando il culto esclusivo della bellezza e superando i confini assolutamente invalicabili di decoro e di pudicizia stabiliti dalla timorata società vittoriana. A incalzarlo con sentenze, aforismi e brillanti paradossi è lo straripante Lord Wotton di Colin Firth, magnifico e sprezzante nel suo tentativo di scandalizzare i virtuosi borghesi e di spostare e rilanciare la frontiera morale del suo giovane protetto. Le soluzioni alle domande che derivano dalla costruzione letteraria non riescono, nonostante le migliori intenzioni del regista, a produrre suggerimenti in direzioni di altre e più contingenti analisi. Dorian Gray resta fortemente ancorato alla mentalità e al tempo di Oscar Wilde, limitandosi soprattutto nella sceneggiatura a una fedeltà al limite dell'illustrazione. Parker si guarda bene dal buttarsi in un corpo a corpo tra letteratura e cinema, lasciando trasparire l'origine letteraria del film ed esibendo, all'interno della dimensione scenografica, la spettacolarizzazione degli effetti speciali. Effetti che illustrano gli incubi nevrotici del protagonista e rendono visibile la sua mostruosità, la miscela umana e ripugnante di un dandy animato dalla vocazione a realizzare una vita inimitabile, vendendosi banalmente l'anima al diavolo. Ben Barnes, principe superbo ma dandy prematuro, prova con risultati alterni a liberare le potenzialità di godimento del suo Gray, eliminando il candido Dorian dell'incipit e avanzando nei bassi istinti e nella indispensabile carnalità di un altro e orribile da sé. Un po' Harker e un po' Dracula, il gotico Dorian Gray di Parker-Barnes, nell'epilogo a sorpresa, si consegna all'amore di un personaggio inventato (la Emily Wotton di Rebecca Hall), ritrovando rughe e fisionomia e recuperando il proprio sé sepolto sotto la crosta e sotto i colori.

Sei d'accordo con Marzia Gandolfi?

Il bellissimo Dorian Gray arriva nella Londra Vittoriana dove, ancora giovane e ingenuo, si lascia trascinare nel vortice della vita sociale dal carismatico Henry Wotton, che introduce Dorian ai piaceri edonistici della città. L'amico di Henry, l'artista Basil Hallward, dipinge un ritratto di Dorian che cattura appieno tutta la sua bellezza giovanile. Nel momento esatto in cui tolgono il velo che ricopre il ritratto, Dorian compie un futile giuramento: è pronto a sacrificare qualsiasi cosa pur di rimanere così come appare nel ritratto... perfino la sua anima. Incoraggiato da Henry, Dorian si lascia trascinare nelle avventure più sfrenate. Ma mentre Dorian continua ad apparire innocente e bellissimo come sempre, il suo ritratto, che ora è chiuso a chiave in soffitta, ad ogni atto malvagio da lui commesso, diventa via via più orripilante e mostruoso. Sembra quasi che Dorian possa concedersi qualsiasi desiderio proibito senza dover subire alcuna conseguenza. Quando Basil insiste nel voler vedere il ritratto, Dorian è costretto ad ucciderlo e conseguentemente a fuggire dal paese. Venticinque anni dopo Dorian torna e, lasciando sgomenti i suoi vecchi amici, non appare invecchiato di un solo giorno. Ciò nonostante, è un uomo tormentato, con una vita priva di amore e significato. E' perseguitato dal suo passato e viene costantemente deriso dall'abominevole mostruosità rinchiusa nella sua soffitta. Un giorno, incontra Emily , una ragazza intelligente e straordinaria che prova un grande fascino nei suoi confronti. Emily, però, è la figlia di Henry, e questi è pronto a tutto pur di tenere lontano i due giovani amanti. Mentre a Londra girano voci sulla possibilità che Dorian abbia stretto un patto con il Diavolo, Henry decide di smascherare l'amante di sua figlia. Riuscirà Dorian ad avere un'ultima possibilità per redimersi e per essere amato? Ma soprattutto riuscirà ad uscirne vivo?


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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
venerdì 27 novembre 2009
Raffaella

Se il romanzo di Oscar Wilde muoveva dal ritratto e lasciava immaginare al lettore i vizi del protagonista, senza mai esplicitarli (ad eccezione di un delitto molto rilevante da lui commesso), il film di Oliver Parker è incentrato totalmente sulla figura di Dorian Gray. Apprendiamo diversi aspetti del suo passato e tangibile è la sua evoluzione: ingenuo ventenne egli diventa poi un uomo corrotto dedito [...] Vai alla recensione »

lunedì 30 novembre 2009
Paola Di Giuseppe

Una raffinatissima meditazione sull’arte, il manifesto dell’estetismo decadente, l’opera che fa di Wilde, con D’Annunzio e Huysmans, l’artefice del nuovo eroe della contemporaneità, l’esteta, il nuovo Narciso per cui “lo scopo nella vita è lo sviluppo di noi stessi, la perfetta realizzazione della nostra natura”, non si presta facilmente ad una trasposizione cinematografica.

venerdì 11 dicembre 2009
Stefyunina

Finalmente un film tratto da un libro che non distrugge, rivoluziona o delude… solitamente sono molto critica soprattutto se il libro al quale la pellicola si ispira è uno dei miei preferiti in assoluto. Dopo aver visto questo film sono uscita dalla sala entusiasta di come non sia stato deturpato un capolavoro della letteratura. Attori bravissimi, soprattutto Ben Barnes ,molto bravo nel cambiare la [...] Vai alla recensione »

sabato 5 dicembre 2009
cristian glerean

Il regista Oliver Parker, sin troppo ridimensionato dalla critica, mette sulla pellicola con mirabile interpretazione il Dorian Gray di Wilde. L'originalità dell'interpretazione e le variazioni dal testo sono dovute e legittime licenze cinematografiche rese necessarie dall'estrama difficoltà di tradurre un personaggio letterario. Wilde non si sarebbe rivoltato nella tomba, come qualcuno ha sin troppo [...] Vai alla recensione »

martedì 7 febbraio 2012
Marko Morciano

Londra,periodo Vittoriano. Arriva un affascinante e giovane uomo di famiglia nobile. Inizialmente dall'animo sensibile, Dorian viene subito plasmato dal Lord Wotton, un "diavolo tentatore" sposato a Lady Victoria. Il pittore, Basil Hallward, colpito da sentimenti, che la bellezza del giovane provocava, imprigiona la sua immagine su tela bianca. Il giorno dell'inaugurazione del ritratto, l'affascinante [...] Vai alla recensione »

mercoledì 2 febbraio 2011
peppe97

Anche per coloro che hanno letto il romanzo è stato difficile trovare aspetti in comune con la versione cinematografica.Perciò direi che il suddetto film può essere accettato come significativo dal punto di vista comunicativo ma deve anche essere considerato poco brillante dal modo in cui viene scaturito il messaggio.Di certo barnes non ne ha colpa.

giovedì 3 dicembre 2009
anamkara

Il film, fedele al testo letterario, riprende un dilemma di ascendenza frommiana. Come nel romanzo, Dorian Gray sceglie di apparire per sempre giovane ed immacolato, mentre ad abbrutirsi è la sua anima, imprigionata nel ritratto di Basil. A spiegare come mai egli sia così incline alla seduzione del male è, secondo Parker, il suo passato da vittima; i primi quadri ci mostrano la sua infanzia, segnata [...] Vai alla recensione »

domenica 27 aprile 2014
gabriella

Oscar Wilde, riferendosi ai personaggi del suo famoso libro "Il ritratto di Dorian Gray", diceva che Lord Wotton era quello che la gente pensava lui fosse, che Dorian era quello che avrebbe voluto essere e Basil invece quello che era veramente. L'artista crea, plasma la bellezza, ma non la possiede, tanto più la desidera, migliore sarà la sua opera.

martedì 4 ottobre 2011
Paolo Assandri

Oliver Parker, con Dorian Gray, trasposto con ossequiosa fedeltà, compie il terzo tributo della sua carriera ad Oscar Wilde, misurandosi questa volta con l’unico romanzo dello scrittore irlandese. La vanità, di cui sia lo scrittore sia il regista tessono un sommesso elogio, senza mancare di sottolinearne l'immenso potere annichilente, trova una perfetta icona nel volto di Ben [...] Vai alla recensione »

lunedì 21 ottobre 2013
Sally Spectra

Ben Barnes e Colin Firth i due attori più belli della cinematografia mondiale, si fronteggiano a colpi di erotismo macabro. Perfezione inglese, freddezza sancita dai glaciali castelli londinesi. Il tutto spolverato da un mistico senso di morte, che affascina crudelmente (favolosa la scena del cimitero). Il Dorian Gray di Wilde, diventa un giovane (un pò troppo) nobile alla ricerca divina [...] Vai alla recensione »

venerdì 9 luglio 2010
Renato C.

La prima volta che Dorian Gray sembra avere una coscienza è nella frase detta alla figlia di Henry "C'è una bella differenza tra il piacere e la felicità!" Sulla morale di questo film bisogna stare molto attenti: per chi lo segue bene il film insegna che i piaceri sono solo temporanei e che vendere l'anima rinunciando alla felicità eterna porta poi alla disperazione nella quale alla fine si è venuto [...] Vai alla recensione »

giovedì 22 marzo 2018
Parsifal

Oliver Parker nel 2009 diede vita, con l'ausilio di Toby Finlay alla sceneggiatura, ad una moderna trasposizione cinematografica del " Ritratto di Dorian Gray" , che fece seguito ad altri film realizzati dal regista, tratti dalle opere teatrali di Wilde. IL giovane Dorian ( Ben Barnes), ereditiero di una cospicua fortuna, giunge a Londra per prendere possesso delle sue sostanze .

venerdì 15 marzo 2013
Qwertyu

Dorian Gray arriva a Londra e la sua bellezza esercita fin dall'inizio una forte attrazione su chiunque e in particolare su Henry Wotton, marito tutt'altro che esemplare di Lady Victoria, e sul pittore Basil Hallward che, innamoratosi di Dorian, ne ritrae le sembianze su una tela. Osservando il dipinto di Basil, Dorian diventa più che mai consapevole del significato delle parole [...] Vai alla recensione »

martedì 18 gennaio 2011
Bree_14

E' inutile cominciare ad elencare ogni sillaba indice di perfezione del romanzo di Wilde. L'ultima trasposizione dell'omonimo capolavoro è stata buona, semplice e che ha compreso in sè ogni passo fondamentale della storia: dalla pura e adolescenziale posa di Dorian del quadro ai limiti della sua perdizione. Ben Barnes da lodare.

venerdì 13 settembre 2013
Lore64

Non ho letto il romanzo e non posso quindi esprimere un giudizio compiuto, ma il film è una chiara americanata, dalla sceneggiatura alla recitazione alle modifiche apportate alla trama per volgerlo in un raccontino della paura. Fino alle stucchevoli e inverosimili scene pornografiche (corpose ma rigorosamente soft) con tanto di appendice omosessuale à la page.

domenica 12 dicembre 2010
Siper

Basandosi fedelmente sul romanzo di Oscar Wilde, il regista britannico Oliver Parker (non nuovo a riadattamenti cinematografici dei romanzi di Wilde) dirige la versione su pellicola de “Il ritratto di Dorian Gray”, intitolandola semplicemente “Dorian Gray”. La storia, molto nota, è quella del pittore Basil Hallward (Ben Chaplin) che dipinge il ritratto di un giovane e bellissimo ragazzo, Dorian Gray [...] Vai alla recensione »

sabato 1 gennaio 2011
scarlett

Delusione già a partire dal protagonista maschile: Ben Barnes non è assolutamente idoneo nell'interpretare Dorian Gray, e non solo fisicamente, ma anche come recitazine. Decisamente mediocre. Trama stravolta rispetto al romanzo orginale - se il caro Oscar Wild sapesse che cosa ne hanno fatto della sua opera, si rivolterebbe nella tomba - di cui hanno sradicato [...] Vai alla recensione »

domenica 6 novembre 2011
aldo.scarpitta

Quello che doveva essere l'obiettivo del libro di Oscar Wilde, con la sua imperterrita ricerca della bellezza, è stato fortemente travisato in quella che è difficile considerare una sua trasposizione cinematografica. Tralasciando le innumerevoli inesattezze sparse per la pellicola (comunque una scelta, dato che la trasposizione è da considerarsi libera), il significato dell'arte e la sua immortalità [...] Vai alla recensione »

mercoledì 14 aprile 2010
Liuk

Difficile trovare dei pregi in questo film; poco ha a che fare con il libro e veramente scarso nella libera interpretazione. Discreti gli attori, ma nulla più. Da evitare assolutamente.

domenica 6 dicembre 2009
Darina

Ottima rappresentazione del rapporto tra il ritratto e lo stesso Dorian Grey, un rapporto bilaterale con due punti di vista, nel senso letterale. Ottimi attori! Ottima rappresentazione! Amirevole il senso di misura alla inglese anche nelle esagerazioni, necessari in questo caso per rappresentare in modo fedele l'angoscia della corruzione dell'anima del personaggio.

sabato 28 novembre 2009
aejfuture

XD provocazione nel titolo il film merita 3 stelline. Interpreti molto buoni! Ben è molto bravo e rende secondo me a meraviglia. Il film riesce ad essere un buon film. Ok si poteva fare meglio... ma questo è un buon film! Un film UK. Finalmente un film UK!!!! Togliendoci il classico stile americano, ormai URTANTE su questo genere di film. E se fosse stato fatto in USA, sicuramente avrebbero tolto [...] Vai alla recensione »

domenica 13 dicembre 2009
salvandrea

PARKER AFFRONTA IL SENSO VACUO DI UNA VITA SPESA NEL PIACERE, MOSTRANDO QUANTO POSSA ESSERE AL TEMPO STESSO PIENA. CERTAMENTE ALLA FINE STANCA E CI SI PENTE... COME TUTTO DEL RESTO. UN PIACERE CHE TUTTI AGOGNANO, CHE AVVICINA DORIAN E LE PROTAGONISTE FEMMINILI ALLA FELICITA', E PARKER INTERPRETANDO WILDE CI MOSTRA L'ALTRO LATO DELLA MEDAGLIA, PERCHE'IL TOCCO VERSO LA FELICITA' E' SOLO FUGGEVOLE, [...] Vai alla recensione »

martedì 8 dicembre 2009
Fabian T.

Che cosa hai fatto, Parker? Che cosa pensi di aver realizzato? Un film di certo cupo, involuto, acido, carico di tensione e ineluttabilità. Un buon film, parrebbe, ma non "Il" film che il capolavoro letterario di Wilde avrebbe meritato. Ottimi effetti speciali, fotografia e scenografie curatissime nonché una recitazione perfetta, senza dubbio, ma non sono bastati a ricreare la complessa e variegata [...] Vai alla recensione »

lunedì 7 dicembre 2009
Nino Pell.

Sarò molto pratico e sintetico nell'esprimere il mio giudizio su questo film. Ottima trasposizione cinematografica moderna del famoso racconto di Oscar Wilde: azzeccata la scelta dell'attore, bravo Colin Firth nell'interpretare un ruolo per lui del tutto nuovo, ossia del diavoletto tentatore che con i suoi discorsi perversi alla fine farà deviare la morale del protagonista verso la dannazione ed il [...] Vai alla recensione »

domenica 20 giugno 2010
Poggi

Devo confessare che mi sono avvicinato a questo film privo grandi aspettative, se non proprio prevenuto: ho amato troppo il romanzo di Wilde per illudermi che una qualche pellicola, pur se pregevole, possa renderne fedelmente le affascinanti sfumature. Ma benchè fossi preparato al peggio, l'opera di Parker non ha mancato di sorprendermi con la sua dose di frasi improbabili quando non imbarazzanti, [...] Vai alla recensione »

giovedì 4 marzo 2010
Spalla

Realizzare un film convincente sul celebre romanzo di Oscar Wilde, tra l'altro a mio parere già poco adatto per essere portato sullo schermo, in pieno terzo millennio doveva essere un'impresa davvero molto ardua se non addirittura impossibile. E infatti questo film, pur non mancando di qualche pregio, non riesce ad essere convincente. Intanto la trama, pur ripercorrendo in sostanza quella del romanzo, [...] Vai alla recensione »

martedì 19 gennaio 2010
paolorol

Volenti o nolenti, non possiamo prescindere dal confronto col romanzo fantastico di Wilde. Che presunzione accostarsi ad un tale capolavoro con mezzi così miserabili. Il regista ci sforna un fumettaccio non fantastico ma "fantasy" della peggior specie, privo di qualsiasi capacità di coinvolgimento dello spettatore minimamente smaliziato.

domenica 29 novembre 2009
killbill

Sono d'accordo con raffaella quando dice che il film ci mostra tutti i vizi e le perversioni che Wilde lascia immaginare, ma avendo letto il libro il film a parere mio non riproduce il Dorian Gray di Wilde ossessionato e paranoico che per pazzia distrugge il dipinto, che si sente costantemente in pericolo per la presenza di Jim, che è innamorato solo di se stesso e delle parole di Harry pur mantenendo [...] Vai alla recensione »

martedì 15 dicembre 2009
Fabian T.

Il mio giudizio è preciso: Parker, apprezzabilissimo regista, ha avuto in questo film una tale caduta di stile e un cinismo così insopportabile da realizzare non un'opera sul bellissimo romanzo di Wilde ma un indegno prodotto ultramoderno, volgare, freddo e fastidiosamente cupo, il cui unico fine è sembrato essere da subito lo stupro e lo sfruttamento di un'opera letteraria che non meritava di essere [...] Vai alla recensione »

giovedì 10 dicembre 2009
Mat_Teo

Su,ragazzi,calma! Non c'è assolutamente bisogno di mangiarsi il fegato con i paragoni film-libro. Direi che è quasi impossibile riportare fedelmente sul grande schermo capolavori letterari come in questo caso Oscar Wilde. Il regista ha dovuto fare delle scelte e lo ha riprodotto secondo il proprio gusto. Ovviamente può essere discutibile...ma la di là di questo bisogna giudicare il film in sé.

sabato 6 febbraio 2010
ilgattonerone

Il film, nonostante si proponga di riprodurre il romanzo di Wilde, in parte fallisce nel rendere con le immagini la vicenda narrativa.

domenica 13 dicembre 2009
SkAtErOcK

In realtà mi aspettavo ben poco da questo film a causa dei commenti che lo recensivano in modo negativo,invece sono rimasta piacevolmente sorpresa e folgorata dall'interpretazione di Firth nel ruolo di Henry Wotton...Mi è piaciuto ill modo in cui è stato evidenziato il tormento di Dorian che si evince dal rapporto col quadro,anche se ho trovato banale la storia tra la figlia di Lord Henry e Dorian [...] Vai alla recensione »

sabato 5 dicembre 2009
mdr88

film davvero ben riuscito...l'atmosfera rende PERFETTAMENTE l'immagine di una Londra in cui perbenismo e perdizione sono un tutt'uno. L'ipocrisia dell'alta borghesia del tempo non poteva essere meglio rappresentata. La trama si discosta parzialmente da quella del libro ma a mio avviso tale modifica è stata fatta con discrezione e gli eventi aggiunti si fondono perfettamente con gli altri.

venerdì 11 dicembre 2009
Andrea Evangelisti

sono andato a vederlo la seconda volta e ho trovato piccolezze e dettagli fantastici credo che questo sia il film più bello di parker!!! ben barnes e colin firth m'hanno messo i brividi!!!

martedì 8 dicembre 2009
greg2

Premetto che non ho letto il libro ma non capisco perchè bisogna sempre fare paragoni fra cinema e letteratura; sono due realtà diverse, non si può pretendere che collimano! Credo che l'obiettivo del regista sia stato di dare a questo film un risvolto inquietante e tenebroso, dandoci un immagine di Dorian Gray angosciante ma anche coinvolgente. Lo spettatore alla fine arriva a detestarlo ma si lascia [...] Vai alla recensione »

martedì 9 marzo 2010
n1ght

Delusione. Film noioso e lontano dal libro.

venerdì 4 dicembre 2009
Dieceux

un testo di partenza troppo valido per venir snaturato nonostante la forte tentazione di confezionarlo come un prodotto sulla scìa di twilight & Co. L'iconografia ottocentesca con dante gabriel rossetti su tutti è parte pregnante della fotografia, il doppiaggio italiano assolutamente valido non banalizza gli aforismi di wilde da vedere

venerdì 4 dicembre 2009
obiscan

E' un bellissimo film ma non credo possa piacere a chi ha letto il libro in quanto è del tutto diverso! Infondo penso sia anche giusto che il regista abbia la libertà di modificare la storia, aggiungere dettagli e personaggi così da inserire anche qualcosa di "SUO" nella pellicola no?

mercoledì 2 dicembre 2009
l'identitàsegreta

ho letto il libro..e il regista per certi aspetti si allontana un po' dal vero testo di oscar wilde..però lo ritengo un bel film..e penso che abbiano fatto bene a rendere l'atmosfera più movimentata e cupa..soprattutto per chi nn ha mai letto il libro..se rimanevano fedeli..rischiavano di far addormentare il pubblico..perchè io personalmente l'ho trovato abbastanza pesante!.

domenica 29 novembre 2009
C-Girl

Nel complesso, trovo il film piuttosto buono, la scelta degli attoi è senza dubbio azzeccata. In questo film Ben Barnes, ha deciso di interpretare un ruolo ben nuovo e diverso dal piccolo Principe Caspian (personaggio dell'ultimo film del "Le Cronache di Narnia"). Un ruolo decisamente complesso, che mette in luce le sue più grandi doti di attore. Anche Colin Firth mi ha soddisfatto come personaggio; [...] Vai alla recensione »

mercoledì 20 luglio 2011
Simona Proietti

Ebbene, questo film non mi ha convinta. Non lo trovo interessante, ma non so spiegare nemmeno bene il motivo. C'è solo una scena che mi è piaciuta, quella del cimitero, realizzata molto bene. Il resto è noioso, lento. Macchinoso. Che dire, per fortuna la presenza di ottimi attori (Colin Firt su tutti) ha scongiurato il disastro.

mercoledì 2 dicembre 2009
Dragoneme

Sinceramente ho letto il libro diversi anni fa e non ricordavo ogni dettaglio della trama, tuttavia il film è molto più interessante di quanto possa sembrare dalle recensioni che ho letto in questo forum. La fotografia e gli scenari sono incantevoli e molto evocativi, immergendo lo spettatore in una Londra cupa, in bilico fra lusso, arte, vizi e fermenti culturali.

lunedì 30 novembre 2009
stefano73

Impossibile eguagliare, ma nemmeno avvicinarsi al capolavoro di Oscar Wilde. Ma con la sua crudezza, trasgressione e crudeltà riesce a coinvolgere bene sia il pubblico colto (magari un pò infastidito) che il pubblico giovane (affezionato più al genere horror). Comunque funziona questa versione 2009 di Dorian Gray. Insomma, complimenti a chi ha osato rimettersi in gioco con un'opera del genere portandola [...] Vai alla recensione »

domenica 22 novembre 2009
martalari

la storia la conoscete tutti ... Il bellissimo Dorian Gray (Ben Barnes) arriva nella Londra Vittoriana dove, ancora giovane e ingenuo, ma bellissimo si lascia trascinare nel vortice della vita sociale dal carismatico Henry Wotton (Colin Firth), che introduce Dorian ai piaceri...della città. Il vizio prende il sopravvento sull'amore e la bellezza rimane la cosa più importante da conservare. Vai alla recensione »

giovedì 20 agosto 2009
Andrea Evangelisti

non sto più nella pelle!!!!!!!

martedì 1 febbraio 2011
giovannidoria66

Ero indeciso se prendere questo film in noleggio, alla fine non ho resistito e in parte sono rimasto soddisfatto

domenica 9 gennaio 2011
werner

non concordo con la recensione riguardo alla fedeltà fin troppo pedissequa del film al testo di Wilde, visto che se ne discosta molto e in più punti. Tuttavia non è certo questo il problema di questa pellicola, infatti la bellezza di un film non si misura da quanto rimanga fedele all'originale (per me anzi sarebbe meglio non conoscere o leggere proprio le opere letterarie da [...] Vai alla recensione »

giovedì 11 marzo 2010
Vittorio

Tante critiche per un film comunque godibile, con una bella fotografia e ottime interpretazioni.... Poi la storia è quella....e riproporre cinematograficamente un capolavoro letterario come questo sarebbe un'impresa ardua per tutti!! Complessivamente è un film da vedere...

domenica 21 febbraio 2010
Francesca460

Purtroppo il film disattende le aspettativa che il grande romanzo aveva creato.E' LIBERAMENTE tratto dal libro,direi,perchè Oscar Wilde certo non ci aveva descritto Dorian come un mediocre godereccio imbranato,che nasconde le figlie nude sotto il letto mentre si da da fare con le madri SOPRA!!Ridicolo.Dorian Gray in questo film perde tutta la profondità eil senso che aveva nel romanzo.Ma,v [...] Vai alla recensione »

sabato 23 gennaio 2010
sexpistol

Bellissimo

Frasi
ogni impulso che soffochiamo ci avvelena l'esistenza
Una frase di Lord Henry Wotton (Colin Firth)
dal film Dorian Gray - a cura di Silvia
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Francesco Alò
Il Messaggero

Il ritratto di Dorian Gray fu per la società vittoriana quello che American Psycho è stato per l'America padrona del mondo del 1991. Romanzo epocale che distruggeva un'epoca. L'opera di Wilde ridiventa film con la rediviva produzione Ealing qui alle prese con un horror per teenager. E' proprio un gioco da ragazzini, a partire dalla star perbenino Ben Barnes, già visto ne Le cronache di Narnia, che [...] Vai alla recensione »

Alessio Guzzano
City

Diceva Oscar Wilde che «l'unico modo per liberarsi di una tentazione è cedere». E così un regista goloso di decadentismo, che aveva già fatto cinepratica con le commedie del Sublime Dandy, ha permesso che un nefasto sceneggiatore debuttante mettesse mano – manomettendolo – al romanzo del 1890, capolavoro devoto al culto dell'eterna giovinezza e della bellezza assoluta e (quindi) torbida.

Malcom Pagani
Il Fatto Quotidiano

L'impresa, va riconosciuto, appariva improba. Wilde sullo schermo, a un passo dal 2010, trasponendo per immagini la sua opera più disturbante. L'insieme è deludente, nonostante Colin Firth e Ben Barnes, scintillino di talento e Oliver Parker, (già sperimentatosi in due occasioni con la penna di Oscar), saggiamente, non dirazzi da una lettura della pagina politicamente corretta.

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Oscar Wilde, lo scrittore, drammaturgo esteta e ribelle irlandese, pubblicò nel 1890 il ritratto di Dorian Gray, storia di un giovane elegante che ottiene di abbandonarsi a ogni eccesso senza alterare la propria bellezza fisica: un ritratto invecchia al suo posto, mostrando segni di progressiva corruzione. Il racconto lungo suscitò in Gran Bretagna profondo scandalo, una parte della stampa ne chiese [...] Vai alla recensione »

Maurizio Cabona
Il Giornale

Fare di Dorian Gray un Vittorio Sgarbi inglese è l'abominio di Oliver Parker. Del resto è coerente: suoi erano uno dei peggiori adattamenti cinematografici di Shakespeare, Othello, e i noiosi Un marito ideale e L'importanza di chiamarsi Ernest, ispirati sempre da Wilde. Nel ruolo di Gray, Ben Barnes non ha nulla di diabolico e nemmeno di seducente; per un ruolo così occorreva il Delon dei vent'anni. [...] Vai alla recensione »

NEWS
LIBRI
mercoledì 23 dicembre 2009
Fabio Secchi Frau

La recensione ***** Nella Londra vittoriana e aristocratica, tutta Lord e Ladies, promiscuità segrete e rivelate, tradimenti, pettegolezzi, chiacchiericci e divertimenti di un'epoca superficiale e cinica, si consuma il drammatico horror di wildiana [...]

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