E, dopo Harry Potter, l'idolo dei ragazzini è morto e ha i denti aguzzi
di Anna Lombardi Il Venerdì di Repubblica
Lui è un vampiro con la faccia d'angelo. Sono i protagonisti della saga creata creata da Stephenie Meyer, da oggi nelle sale con un film che prova a sfidare il successo.
Dimenticate Harry Potter, i suoi occhialini da intellettuale, la divisa della scuola e la bacchetta magica: il nuovo idolo degli adolescenti è pallido, ben vestito e ha i canini aguzzi. Twilight; la saga di vampiri ideata da Stephenie Meyer, fenomeno letterario da dodici milioni di copie a episodio, da oggi approda al cïnema. Al centro, la passione amorosa di Edward, il vampiro buono, e di Bella, la sua fidanzatina umana. Il film ripercorre fedelmente la trama del libro, raccontando l'incontro tra i due e l'ostilità del mondo dei
I primi tre libri della saga horror (Twilight appunto, e poi New Moon ed Eclipse) , melodramma d'ambientazione scolastica che narra l'amore contrastato fra Il vampiro e la teenager, hanno avuto un successo clamoroso, tale da far concorrenza alla «mamma» del maghetto, JK Rowland. E Breaking Dawn, quarto episodio appena approdato in libreria, è già in cima alle classifiche.
Vero, però, che troverete un po' di Polfer anche in questa storia di vampiri adolescenti. Il protagonista Edward è infatti Robert Paniason, un attore inglese di 22 anni che ha esordito nei panni di Cedric Diggory in Harry Potter e il calice di fuoco. Proprio come in quella saga, anche qui la produzione hollywoodiana ha puntato su attori quasi sconosciuti ma con un curriculum di tutto rispetto. Nel ruolo di Bella c'è infatti Kristen Stewart, 18 anni e già una sfilza di titoli alle spalle, che vanno da Panic Room con Jodie Foster a Into the Wild. Nelle terre selvagge, il film di Sean Penn che l'anno scorso ha ottenuto due Oscar.
Quanto alla regista, Catherine Hardwlcke, 53 anni, si è fatta conoscere con il film scandalo Thirteen. 13 anni (2003), storia vera di un'amicizia fra ragazzine un po' troppo precoci, scritto a quattro mani con la figliastra tredicenne.
«questo film è "il non Harry Potter" ripete. «L'unica cosa che le due storie hanno in comune, a parte Rob, è l'essere tratte da libri di successo». Twilight in effetti, è un mix di Love Story più High School Musical più Dracula: atmosfere crepuscolari, condite da molta azione e qualche effetto speciale. Edward, il protagonista, è un vampiro cristallizzato nell'adolescenza: nonostante abbia compiuto 108 anni, va ancora a scuola e vive in una comunità di vampiri «buoni», che si astengono da carne umana preferendo - con non poco sforzo di volontà e una certa coscienza ambientalista - animali selvatici in soprannumero. Bella, invece, è un'adolescente inquieta, così certa del suo amore per Edward da essere disposta a farsi vampirizzare. E qui cominciano i guai...
Basta per farne. un campione d'incassi? «New Moon, il secondo episodio, è ricco di colpi di scena. Tradotto nel linguaggio cinematografico, vuol dire che avrà tanti effetti speciali e costerà il doppio. E, dunque, sì, è necessario che questo vada bene». Ecco, i fan sono avvertiti, meglio che vadano al cinema. Malo faranno? Molti di loro avevano protestato all'annuncio del cast, trovando i due protagonisti poco somiglianti ai personaggi letterari: troppo carina lei, troppo poco lui. E non è difficile pensare che questi attori così giovani e decisi continueranno a risultare indigesti. Le ovazioni e le grida isteriche, che hanno accompagnato la presentazione al Festival di Roma dei primi quindici minuti del film, li hanno lasciati stupefatti: «Ma perché si agitano tanto?» si sfoga Pattinson. «Non capiscono che urlare nella folla li priva di personalità?». «Sa» esordisce la ragazza, l'aria più "draculesca" del suo compagno, «per noi i vampiri di oggi sono Starbacks, McDonald's, Coca-Cola e Wal-Mart. Sono i ragazzi che aspirano a grandi traguardi senza guadagnarseli davvero e, poi, certi personaggi che incontri nelle major cinematografiche...». Giovani, carini e impegnati, insomma. Preoccupati di porsi fuori dallo show-biz proprio mentre presentano un film da botteghino. Utile, a quanto pare, per raggiungere altri traguardi: «Scrivere un libro» per Kristen; «Produrre il mio primo disco» per Rob (autore di alcuni brani della colonna sonora); perfino Catherine Hardwicke ha un sogno nel cassetto: «Realizzare un film difficile, sul terrorismo ambientalista».
Tipi tosti. Non si sono lasciati conquistare nemmeno dal romanzo, che pertanto è diventato una mania: «Ho letto Twilight sapendo di dovere fare il film» racconta Pattinson, «ma mi annoiava. Solo studiando la sceneggiatura ho capito che Edward è una specie di James Dean». Stewart rincara: «Mi sforzavo di entrare nella testa di Bella. Ma ho fatto molta fatica, perché pensavo: "t così stupida, mio Dio, così stupida". L'ho detto anche all'autrice e so di non averla offesa».
In effetti, non sembra che Stephenie Meyer, trentacinquenne americana di fede mormona, il genio che ha fatto soldi a palate rispolverando il trito genere gotico, sia stata colpita da tanta insolenza: «Non è una che cerca conferme» racconta l'attore. «Piuttosto, è innamorata del "suo" Edward, così la stuzzicavo dicendole: "È solo un egoista" e lei subito a darmi spiegazioni, serissima. Mi ha fatto entrare nel personaggio». Alla fine, anche la schiva Meyer ha recitato un cammeo: «Sono stata io a coinvolgerla» dice la regista «Ha partecipato alla lettura della sceneggiatura, è venuta sul set, ha parlato con i ragazzi, e compare per un attimo nel film».
L'intervista è conclusa, ma Catherine Hardwicke ha un dubbio: «Secondo lei, devo vedere Gomorra?» Certo. Anche quello un film sui vampiri, a modo suo.
Da IL Venerdì di Repubblica, 21 novembre 2008
di Anna Lombardi, 21 novembre 2008