Lezioni di volo |
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Un film di Francesca Archibugi.
Con Giovanna Mezzogiorno, Andrea Miglio Risi, Tom Angel Kharumaty, Anna Galiena, Flavio Bucci.
continua»
Drammatico,
durata 106 min.
- Italia 2006.
- 01 Distribution
uscita venerdì 16 marzo 2007.
MYMONETRO
Lezioni di volo
valutazione media:
2,76
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Non è davvero un bella lezionedi Fabio Di MeoFeedback: 0 |
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lunedì 19 marzo 2007 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Quante volte abbiamo sentito di qualcuno che partiva per un viaggio in India alla ricerca di se stesso? Uno degli stereotipi più inflazionati per dispersi di ogni genere ed età che muovono verso quel paese così lontano alla ricerca di quell’io che non sanno più cosa e dove sia. Francesca Archibugi stavolta sbatte in India due ragazzini viziati che convincono i genitori, tra i quali Angela Finocchiaro e Anna Galiena, a spedirli in Oriente perché “alla ricerca di qualcosa”. D’altronde i due giovani che passavano il tempo a sputare in testa ai passanti dai tetti di Roma, sembrano apparire alla regista sicuramente pronti per un viaggio esotico-esistenziale. Ne viene fuori che l’uno, nato in India ed adottato da famiglia romana, ritroverà la tracce della madre vera, ma ormai morta; l’altro scoprirà le grazie e non solo dell’affascinante Giovanna Mezzogiorno, nelle vesti di un’eroina da Medici senza Frontiere. Il film, finanziato dal Governo attraverso Rai Cinema, avrebbe l’ambizione di viaggiare sul filo della scoperta di un mondo lontano con drammi sociali annessi, in realtà non fa niente di tutto questo e quel poco che fa lo fa piuttosto male. Una regia a tratti imbarazzante, con effetti dissolvenza da video matrimoniali e dialoghi troncati troppo presto dalla scena successiva. Ammesso poi che sia un peccato troncarli quei dialoghi tanto sono sconclusionati e banali. L’Archibugi compie quasi tutti gli errori che si possono compiere in un film: marca a tratti decisi alcuni personaggi senza poi far dispiegare la trama a raccontarci quei caratteri; compie salti narrativi di anni luce mostrandoci situazioni già definite da eventi e percorsi che nessuno però ha visto; richiede, o per carità magari subisce, recitazioni anomale senza però arrivare a dare un senso a questa scelta. E se vogliamo parlare del modo in cui viene trattata l’India, anche in questo caso il film non si fa mancare da un lato di scegliere un tema dalle mille implicazioni come quello della condizione femminile, e dall’altro di lasciare le implicazioni stesse a qualche altra pellicola. Un paio di semi-nudi gratutiti della Mezzogiorno, tanto casti quanto inutili, e una improvvisa scena shock di un parto in primissimo piano sull’uscita, contribuiscono a fugare ogni dubbio sulla qualità del film
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