Lezioni di volo

Ennesimo flop per il cinema italiano. Non si riesce veramente a capire cosa voglia dimostrare questa regista, tanto sbandierata come il futuro della regia italiana. Beh, siamo di fronte ad un granchio colossale. La trama è tutto, fuorché realistica. Questi due ragazzi, invece di essere puniti, vengono lodati con un bel viaggio in India e non si capisce perché venga scelta proprio questa méta, sempre che non si voglia di nuovo pensare al luogo comune per cui si riesce a ritrovar se stessi solo nel continente subasiatico, un pò come si pensava negli anni '70. I ragazzi, lungi dal recitare con dignità, sono messi alla prova con un copione in cui devono spaziare da prove di immaturità a quelle di maturità, per un'alternanza che poco spazio dà alla verità fattuale, al comportamento di persone che bisognerebbe considerare normali. O sono maturi, o sono immaturi. Se, come tutti si pensa, con l'esperienza introspettiva hanno raggiunto lo status di "grandi", ci si ritrova a fine film con loro che sputano nuovamente dal terrazzo. E allora che pensare, forse che la regista quando ha girato questo film stava pensando ai fatti propri e non ha dato molta importanza ad una trama realistica. Forse contava solamente mettere in scena una storia d'amore (peraltro, a mio modo di pensare, severamente imposssibile, non foss'altro per la diversità intellettuale dei personaggi, oltre che riguardo l'età). I genitori, beh, non hanno grandi meriti, ma nemmeno demeriti; unica pecca, la recitazione di una Finocchiaro che molti continuano a considerare un'attrice di successo, con risultati che ovviamente non possono considerarsi positivi. Ciò che si salva del film è la fotografia (anche se nel finale tende a perdersi in nome dell'ennesima variazione dell'amor cieco), e una prova assolutamente positiva di una grande attrice del cinema italiano, Giovanna Mezzogiorno, che forse sarebbe il caso destinare a migliori pellicole. In tutta sincerità, non conoscevo questa regista, ma non mi ha lasciato nessuna sensazione, una freddezza di emozioni. Una critica finale. La Archibugi, oltre che vivere sulle nuvole, dovrebbe avere la prudenza di non mettere in ridicolo quelle persone (medici senza frontiere) che, diversamente da lei, aiutano le persone bisognose dei Paesi Poveri...