Secret Window

Alessandra Levantesi

Il significato del titolo lo spiega suggestivamente l'autore del racconto lungo ispiratore del film, Stephen King. Il quale nella nota introduttiva a Secret Window, uscito nel 1990 e giunto da noi all'ottava edizione (Sperling Paperback), dice che il compito di chi scrive è «guardare fuori da una finestra quasi dimenticata, una finestra che offre una vista comune da un'angolazione del tutto diversa, che trasforma l'ordinario in straordinario». Però che cosa può succedere, aggiunge il maestro dell'horror, se il vetro di questa finestra «tra realtà e irrealtà si infrange e cominciano a volare i vetri»? Nel film, sceneggiato dallo stesso King con il regista David Koepp, il tono sospeso fra oggettività e fantasia viene suggerito fin dall'inizio dal modo in cui la macchina da presa, insinuandosi negli interni di uno chalet sul lago Tashmore, va a fermarsi sull'immagine allo specchio di un uomo sdraiato su un divano. [...]

di Alessandra Levantesi, articolo completo (2453 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 16 aprile 2004