L'imbalsamatore

E'uno dei film più belli,originali e affascinanti che il nostro attuale cinema italiano può vantare negli ultimi anni.Sfruttando le inquietanti cadenze del noir,il giovane Garrone dà vita ad un anomalo e pericolosissimo triangolo d'amore e morte,mettendo su dei personaggi ottimamente caratterizzati,che ricordano quelli di Fassbinder,chiusi nella loro disperata insoddisfazione e che cercano in modi disparati di tornare a galla in un mondo sporco e sudicio.Ernesto Mahieux è bravissimo nel dar corpo ad una figura così losca,ambigua e misteriosa come quella di Peppino,ma anche gli altri attori non sono da meno.Perfette anche le cupe e fosche atmosfere dello squallido e sudicio litorale presso Caserta coi suoi numerosi di palazzi abusivi,il cielo scuro e il mare fangoso...così anche il contorno diventa riflesso del male del mondo e dell'anima. Un film spiazzante,iperrealistico,psicologico...un film sull'impossibilità di essere normali,sul labile confine tra violenza,amore e corruzione e soprattutto su una realtà dura e terribile e per questo così vera e sconvolgente.Se il nostro cinema fosse maggiormente costellato di opere come questa di certo non si potrebbe parlare di "crisi del cinema italiano".Ma purtroppo non è così.