alex_23
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mercoledì 3 novembre 2010
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troppo,troppo lungo
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E' un bel film, non c'è che dire, ma sono rimasto molto deluso.
E' un polpettone troppo acquoso per esser digerito, però do tre stelle perchè Smith mi piace sempre per come si cala nella parte e perchè comunque non è facile tenere la suspence con una trama biografica, soprattutto per chi la storia già la conosce.
In certe scene verso la fine (quando si allena per tornare all'attività) stavo per addormentarmi =)
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freaks
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venerdì 22 agosto 2008
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discreto filmetto
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Uno dei film guardabili di Michael Mann, diciamo pure il meno peggio. Ma niente a quel che avrebbe potuto essere in altre mani una storia così significativa e affascinante.
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fedo
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giovedì 5 giugno 2008
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ali
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marty
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giovedì 5 giugno 2008
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film noiosissimo
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Purtroppo a volte anche i grandissimi cadono... Unico film di Michael Mann che può dirsi davvero noioso. Mi piange il cuore a dirlo, ma è così. Ennesima riprova di come non bastino bravi attori a fare di una sceneggiatura scarsa un buon film (sceneggiatura rimaneggiata in diversi punti a scopo cinematografico, a dispetto della realtà storica) Ancora più noioso de "L'ultimo dei Mohicani" (anche quello non perfetto ma tutto sommato abbastanza vedibile, memorabile solo per la straordinaria colonna sonora). Will Smith sembra sotto steroidi, quasi irriconoscibile (anche se secondo me aveva addominali migliori in "Io sono Leggenda").
Un incidete scusabile. Dopotutto Spielberg ha messo il piede in fallo molte più volte di Mann, ma rimane comunque Spielberg.
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Purtroppo a volte anche i grandissimi cadono... Unico film di Michael Mann che può dirsi davvero noioso. Mi piange il cuore a dirlo, ma è così. Ennesima riprova di come non bastino bravi attori a fare di una sceneggiatura scarsa un buon film (sceneggiatura rimaneggiata in diversi punti a scopo cinematografico, a dispetto della realtà storica) Ancora più noioso de "L'ultimo dei Mohicani" (anche quello non perfetto ma tutto sommato abbastanza vedibile, memorabile solo per la straordinaria colonna sonora). Will Smith sembra sotto steroidi, quasi irriconoscibile (anche se secondo me aveva addominali migliori in "Io sono Leggenda").
Un incidete scusabile. Dopotutto Spielberg ha messo il piede in fallo molte più volte di Mann, ma rimane comunque Spielberg...
A differenza di Spielberg, però, Mann migliora ad ogni film che fa.
Salvo questo.
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echoes
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venerdì 28 dicembre 2007
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capolavoro
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umbry
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martedì 2 ottobre 2007
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bello ma non un capolavoro
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bello e complicato ma non un capolavoro...will smith è l'attore migliore che si poteva sceglere per questo ruolo.
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max the knight
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venerdì 14 settembre 2007
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una biografia realista
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Pur se riesce difficile concentrare in circa due ore le gesta di un grande uomo ed atleta, Mann riesce ad illuminare le fasi salienti della sua vita e della sua carriera (approvate da Mohammed Alì). Non si deve commettere l'errore di leggere questo film come un classico racconto biografico. E' infatti una biografia inedita, sottolinea la grandezza e le debolezze dell'uomo e del campione, le sue ideologie, le sue regole morali, con una profonda introspezione che impone allo spettatore quasi l'identificazione nel personaggio ed a chiedersi cosa costui stesse provando e quali siano i fondamenti motori delle sue scelte, talvolta svantaggiose e quasi masochistiche (renitenza alla leva). Possiamo senza dubbio convenire che si tratta di uno dei più grandi atleti della storia e forse, uno dei più grandi campioni di "volontà", di forza d'animo e di dignità; tutto questo il regista lo evidenzia con innegabile senso della realtà, accompagnando lo spettatore nella scoperta dell'uomo e dell'atleta, dapprima con la forza del suo giovane impeto e, dopo, con una forza ancor più dirompente ma scaturente dal suo animo, dalla sua forza di volontà.
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Pur se riesce difficile concentrare in circa due ore le gesta di un grande uomo ed atleta, Mann riesce ad illuminare le fasi salienti della sua vita e della sua carriera (approvate da Mohammed Alì). Non si deve commettere l'errore di leggere questo film come un classico racconto biografico. E' infatti una biografia inedita, sottolinea la grandezza e le debolezze dell'uomo e del campione, le sue ideologie, le sue regole morali, con una profonda introspezione che impone allo spettatore quasi l'identificazione nel personaggio ed a chiedersi cosa costui stesse provando e quali siano i fondamenti motori delle sue scelte, talvolta svantaggiose e quasi masochistiche (renitenza alla leva). Possiamo senza dubbio convenire che si tratta di uno dei più grandi atleti della storia e forse, uno dei più grandi campioni di "volontà", di forza d'animo e di dignità; tutto questo il regista lo evidenzia con innegabile senso della realtà, accompagnando lo spettatore nella scoperta dell'uomo e dell'atleta, dapprima con la forza del suo giovane impeto e, dopo, con una forza ancor più dirompente ma scaturente dal suo animo, dalla sua forza di volontà.
La storia del campione viene collocata in uno spazio temporale affrescato da una superba e convincente fotografia e da una colonna sonora, come al solito, curatissima.
Ciò che oscura di striscio questo capolavoro è lo spettro delle cospirazioni architettate contro lo stesso Alì e contro il suo fraterno amico, e leader religioso-politico, Malcom X. Le riprese che ricreano il periodo che termina con l'uccisione di Malcom X, sono costantemente accompagnate da sensazioni di sospetto (musiche e penombre), ma senza mai descrivere chi siano i burattini ed i burattinai. Al di là di questo vuoto, resta un capolavoro ed un uno inedito di maniera biografica d'autore.
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johnny
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domenica 15 aprile 2007
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bel film
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BUONA INTERPRETAZIONE DI SMITH PER UN BEL FILM INTELLIGENTE ED OPPORTUNO. NON UN CAPOLAVORO PERò.
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odiofarinotti
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mercoledì 24 gennaio 2007
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farinotti il grande capo
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Do zero stelle perchè ancora non ho visto il film, pero risp al commento su Farinotti. Non solo la Sottinea linea rossa passa attraverso la scure di Farinotti, anche capolavori come The Wall di Roger Waters. E poi mi da cinque stelle a Come Eravamo, super-mattone americano ultra sentimentale e all'ultimo Mel Gibson. Dove c è Holliwood c'è Farinotti. Be che dire poi di Apocalyptico, il solito film alla Mel Gibson con sangue e inseguimenti, solo che al posto delle sparatorie ci sono i colpi di lancia. Per lui questo è una altro capolavoro.
Be che posso dire, questo Farinotti second me non esiste, ed è soltanto una trovata dei proprietari del sito per darci qualcuno contro cui dirigere il nostro odio.
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Do zero stelle perchè ancora non ho visto il film, pero risp al commento su Farinotti. Non solo la Sottinea linea rossa passa attraverso la scure di Farinotti, anche capolavori come The Wall di Roger Waters. E poi mi da cinque stelle a Come Eravamo, super-mattone americano ultra sentimentale e all'ultimo Mel Gibson. Dove c è Holliwood c'è Farinotti. Be che dire poi di Apocalyptico, il solito film alla Mel Gibson con sangue e inseguimenti, solo che al posto delle sparatorie ci sono i colpi di lancia. Per lui questo è una altro capolavoro.
Be che posso dire, questo Farinotti second me non esiste, ed è soltanto una trovata dei proprietari del sito per darci qualcuno contro cui dirigere il nostro odio.
Farinotti il Grande Capo!
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(di terrence80)
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lorenzo folini
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venerdì 18 agosto 2006
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ma chi è sto farinotti???
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non voglio certo far polemica con chi sicuramente è al mondo da più tempo di me e sa molte piu cose... ma chi è questo farinotti che mi stronca film come LA SOTTILE LINEA ROSSA, ALI e altri capolavori???? il 90 per cento delle sue recensioni attrae le ire di tutti i naviganti.... bah!!
comunque ali resta un ottimo film!
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