pep82
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venerdì 20 giugno 2008
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film di intrattenimento
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Si sottolinea sempre la violenza di questo film e perciò lo si etichetta come volgare(ho visto cose ben più allucinanti!), ma io credo che la volgarità o meglio la superficialità di Fight Club stia nelle metafore retoriche e scontate, nella banalizzazione di concetti quali il bene ed il male, nella critica "adolescenziale" e facile del capitalismo e nella violenza catartica che deriva dal rifiuto del sistema(quando un regista lo contesta deve possedere metodo e stile per rappresentare la propria idea e soprattutto lo deve fare in modo accurato e senza scadere nel patetico e nell'ovvio, cosa che Fincher non riesce ad evitare). Oggi purtroppo siamo bombardati da certo cinema "alternativo" che in realtà non infastidisce i "piani alti", anzi.
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Si sottolinea sempre la violenza di questo film e perciò lo si etichetta come volgare(ho visto cose ben più allucinanti!), ma io credo che la volgarità o meglio la superficialità di Fight Club stia nelle metafore retoriche e scontate, nella banalizzazione di concetti quali il bene ed il male, nella critica "adolescenziale" e facile del capitalismo e nella violenza catartica che deriva dal rifiuto del sistema(quando un regista lo contesta deve possedere metodo e stile per rappresentare la propria idea e soprattutto lo deve fare in modo accurato e senza scadere nel patetico e nell'ovvio, cosa che Fincher non riesce ad evitare). Oggi purtroppo siamo bombardati da certo cinema "alternativo" che in realtà non infastidisce i "piani alti", anzi... Ma voi credete che un'opera davvero scomoda possa trovare facilmente dei produttori pronti a sovvenzionarla e a distribuirla? Non vi chiedete perchè in passato i film di Pasolini,di Bertolucci e perfino di Stanley Kubrik, hanno avuto grossi guai con la censura, pur non essendo dichiaratamente "politici"? Ad esempio le immagini e i concetti espressi in "Ultimo tango a Parigi" risultano molto più "pericolosi" per la stabilità sociale rispetto ad un qualsiasi film di denuncia, per la capacità che possiede il regista di comunicarci in profondità il proprio disagio, il disgusto o il bisogno d'affetto attraverso una "visione", molto più penetrante di tante belle parole o di una metaforica scena violenta. Solo la vera arte può essere "sovversiva", e Fincher non ne conosce l'indirizzo. Il mercato ingurgita anche la "protesta", se quetsa non oltrepassa i limiti del lecito , commercializzandola e quindi annichilendola. La violenza d'altronde, essendo parte integrante ed indispensabile della nostra società, può vendersi con maggiore soddisfazione economica... Per quanto riguarda la regia, a parte alcune riprese da videogioco e la stucchevole, ma tanto di moda voce fuori campo, la ritengo accettabile, svelta ed in certe sequenze addirittura godibile. Anche gli attori se la cavano: molto bravo Norton, forse un po' caricato Pitt. Tutto sommato non mi sono annoiato nel vedere questo film, che se preso come intrattenimento non è per niente male! Per favore, non parlate però di capolavoro o di "analisi della psiche umana" e di ribellione al sistema!
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cassatas
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giovedì 19 giugno 2008
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certo non sono un critico...
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il combattimento lo interpreto semplicemente come metafora, un sistema per uscire dal condizionamento della nostra società; e cazzotti a parte, ci scappa un solo morto e per mano dei poliziotti(che volendo sono parte di questo nostro sistema un po' venduto!)il finale è tenerissimo: mano nella mano per ricominciare una nuova vita dopo aver fatto piazza pulita della attuale economia che stritola tutto in nome del dio danaro.
SCUSATE IL FILM, OLTRE CHE TENERMI ATTACCATA ALLA POLTRONA, NON DESTA IN ME ALCUN DISGUSTO.
bravissimo Norton
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tix
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domenica 15 giugno 2008
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semplicemente...
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grandioso
ma il libro è decisamente migliore
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tyler durden
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sabato 14 giugno 2008
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sempelicemente unico
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Mai un film era andato cosi vicino al problema della nostra società. La critica al consumismo e allo stile di vita moderno è a dir poco perfetta, và diretto al problema... analizza le insicurezze umane e la voglia di emergere e di essere diversi da come si è realmente, l'eccessiva importanza data ai beni materiali, il potere della televisione e della pubblicità in particolare, l'inseguimento di modelli che vogliono sembrare perfetti ma in realtà non lo sono...
Cast davvero ottimo, con un david fincher che ha dato il meglio di sè e include fight club nell'elenco dei suoi migliori film insieme a "seven" e "i soliti sospetti".
Un film che fa riflettere e aprire gli occhi...
[+] ci si ritrova!
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ellery queen
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sabato 31 maggio 2008
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ciao
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Skusate it's very important: questo film è vietato ai minori di 18anni giusto? xke è pornografico o troppo violento? lo potrebbe vedere una di 16anni? rispondetemi
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[+] non sono tutti maturi per...
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max
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mercoledì 28 maggio 2008
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5/5
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ale
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lunedì 26 maggio 2008
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fincher "colpisce" ancora
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Dopo i sette peccati capitali di "Seven", Fincher colpisce ancora...E colpisce sul serio. Tratto dal libro omonimo "Fight Club", crudo e violento al punto giusto, sembra essere il tentativo di analizzare i meandri più profondi della psiche umana prendendo come cavia un insonne consulente per una casa automobilistica (Edward Norton) che sembra trovare un pò di pace nella sua frustrazione frequentando corsi d'ascolto per affetti da malattie incurabili. Il protagonista si troverà di lì a poco alle prese con il suo alter-ego (Brad Pitt), che si rivelerà presto come tutto ciò che avrebbe voluto essere e che non è riuscito a diventare. Dopo una serie di eventi i "due" fonderanno un club dove le persone possono combattere senza regole e senza conseguenze e tutto questo per divertimento.
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Dopo i sette peccati capitali di "Seven", Fincher colpisce ancora...E colpisce sul serio. Tratto dal libro omonimo "Fight Club", crudo e violento al punto giusto, sembra essere il tentativo di analizzare i meandri più profondi della psiche umana prendendo come cavia un insonne consulente per una casa automobilistica (Edward Norton) che sembra trovare un pò di pace nella sua frustrazione frequentando corsi d'ascolto per affetti da malattie incurabili. Il protagonista si troverà di lì a poco alle prese con il suo alter-ego (Brad Pitt), che si rivelerà presto come tutto ciò che avrebbe voluto essere e che non è riuscito a diventare. Dopo una serie di eventi i "due" fonderanno un club dove le persone possono combattere senza regole e senza conseguenze e tutto questo per divertimento. La violenza in "Fight Club" è lo sfogo: la sua componente taboo svanisce per lasciar posto a quella perversa e divertente. Un tocco registico unico ed esilarante con un contorno di un'interpretazione magistrale da parte di Norton e di Pitt che mostrano ancora una volta un'abilità geniale e superba, hanno reso questo film uno dei più grandi capovalori del cinema moderno.
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max
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domenica 25 maggio 2008
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uno dei miei film preferiti
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alle 2 tizie che han dato 1 su 5: peccato che siete la stessa persona
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sergio ccc
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giovedì 8 maggio 2008
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un cartone animato
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BANALE, PER RAGAZZINI, PER AMANTI DEI SENTIMENTI A BUON MERCATO. ATTORI ATTEGGIATI A ROCK STAR, REGIA DA VIDEOCLIP, UN FUMETTONE, UN PO' COME LO FU IL CORVO, CON LA DIFFERENZA CHE QUEST'ULTIMO NON AVEVA PRETESE "FILOSOFICHE".
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