Luigi Paini
Il Sole-24 Ore
Suoni, canzoni, voci, colori di una casa di Liverpool, a metà degli anni Cinquanta: memorie di un lungo attimo straordinario, una sorta di infinito tempo sospeso, anche se non necessariamente sempre felice. Dopo Trilogia, sofferta confessione in bianco e nero di un'insuperabile difficoltà di vivere, e dopo Voci lontane... sempre presenti (il film, premiatissimo, che lo ha reso famoso) Terence Davies ritorna ancora una volta a scavare, con Il lungo giorno finisce, nei ricordi giovanili. [...]
di Luigi Paini, articolo completo (1501 caratteri spazi inclusi) su Il Sole-24 Ore