La leggenda del santo bevitore |
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Un film di Ermanno Olmi.
Con Anthony Quayle, Rutger Hauer, Sandrine Dumas, Dominique Pinon, Cécile Paoli.
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Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 125 min.
- Italia, Francia 1988.
MYMONETRO
La leggenda del santo bevitore
valutazione media:
3,58
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il "miracolo" di Olmidi MarcoFeedback: |
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venerdì 14 luglio 2006 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un film sui miracoli fondamentalmente. Il primo miracolo è che Tullio Kezich abbia convinto Olmi a lavorare su un soggetto altrui, specialmente nel caso di un libro pubblicato nel 1939: consiglio di leggerlo, in fondo sono solo una sessantina di pagine; Joseph Roth ha una delicatezza davvero apprezzabile nel delineare in così poche pagine la figura di Andreas. Un altro miracolo la maestria di Olmi (e Kezich) nel trarre da un libricino il soggetto per un intero film, giocando sulla preminenza dell'immagine sul dialogo e sulle analogie visive. Certamente dopo aver letto il libro le nostre aspettative "visive" saranno differenti dalle soluzioni proposte dal regista, ma una volta abbracciata la sua interpretazione ne si apprezza la qualità. Una Parigi, che pur essendo città assolutamente "usata" dalla cinematografia, è resa indefinibile, l'epoca non è per nulla importante; elemento che contribuisce ulteriormente a rarefare l'atmosfera complessiva. Rutger Hauer è a suo modo bravo nell'interpretare un barbone ancora piacente nonostante la vita precaria; insostituibile Anthony Quayle, che in pochi minuti di apparizione rende veramente l'idea di una provvidenzialità dietro alla sua comparsa. Guardando la versione in lingua originale inglese si capisce ancor meglio che qui Qiayle è bravissimo a condensare un personaggio in poco spazio. Da ricordare anche un'altra apparizione: quella di Terése ad Andreas in dormiveglia sotto un ponte, la quale impressiona pure lo spettatore, rimproverando il barbone per non essersi recato in chiesa, dicendo (sempre la versione inglese): "Why did'nt you come to see me on Sunday?". Sono scene che si ricordano. Nel complesso il film è ben realizzato, ma potrebbe non piacere: infatti la storia è alquanto bizzarra e se non si è convinti dal libro, non lo si sarà dal film. Tuttavia consiglio di guardarlo a chi è rimasto colpito dalla storia del "santo" bevitore Andreas.
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