paolo 67
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sabato 10 dicembre 2011
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il realismo della morte
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Rivedendo i film di Lucio Fulci sembra che i più grandi registi del mondo siano stati influenzati dalle inquadrature ispirate e dalle stupefacenti rivelazioni raggiunte con la tecnica di ripresa presenti nei suoi film: era sicuramente un genio, che non ha avuto in vita il riconoscimento critico che avrebbe meritato. La sua umanità e le sofferenze della sua vita trapelano nei suoi film. Anche in questo, per crudeli che siano le immagini, viene fuori la purezza di fondo del regista, analoga a quella di altri autori del genere più celebrati e fortunati di lui. "L'aldilà" è un film onirico, di rara visionarietà, che trasmette un autentico senso del soprannaturale e un terrore ancestrale.
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Rivedendo i film di Lucio Fulci sembra che i più grandi registi del mondo siano stati influenzati dalle inquadrature ispirate e dalle stupefacenti rivelazioni raggiunte con la tecnica di ripresa presenti nei suoi film: era sicuramente un genio, che non ha avuto in vita il riconoscimento critico che avrebbe meritato. La sua umanità e le sofferenze della sua vita trapelano nei suoi film. Anche in questo, per crudeli che siano le immagini, viene fuori la purezza di fondo del regista, analoga a quella di altri autori del genere più celebrati e fortunati di lui. "L'aldilà" è un film onirico, di rara visionarietà, che trasmette un autentico senso del soprannaturale e un terrore ancestrale. Inquietante e perturbante, ma affascinante, è un'incubo e un'esperienza metafisica e sacrale, una proiezione di sconvolgimento mentale (non a caso è stato definito un film Artaudiano dall'autore, cioè del genere di quel "teatro della crudeltà" di un autore che ha conosciuto il manicomio) e una visione tragica del mondo, nel quale c'è anche il riflesso dell'infelicità dell'autore, il cui sentimento di nostalgia per l'armonia e l'innocenza infantile tradita compare più volte in questo come in ogni suo film. Anche se c'è qualche concessione plateale, i momenti magistrali sono molti: forse il miglior film di Fulci, grande esempio di un genere che nella sua libera materializzazione dell'inconscio esprime quello che ha di inquietante la creazione artistica, che come ogni altra cosa dell'universo ha il principio nella morte, mutazione tra uno stato e l'altro (concetto che ha espresso ad esempio con scandalosa evidenza Stanley Kubrick in una equazione visiva trasalente e geniale in "Lolita", ma anche in "2001" e "Shining").
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bathory6
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martedì 5 luglio 2011
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l u c i o f u l c i !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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Lucio FULCI e' stato uno tra i piu'grandi istrioni ed anarchici artisti che la terra possa aver generato!
Puo'sembrare una frase ad effetto che nasce e muore cosi'ma basta vedere cosa ha fatto e sopratutto il periodo politico Italiano per comprendere la sua potenza:
in piena democrazia cristiana,con una Chiesa presentissima e quella falsa morale che ci ha sempre contradistinto il sig.FULCI tra canzoni per Celentano,film per Toto'e per franco F.e ciccio I.ha prodotto la mattonata che ha mandato in frantumi il vetro di omerta'che sempre e' stato messo davanti un certo problema(non vi dico cosa...il titolo del film e' COSI'NON SI SEVIZIA UN PAPERINO).
E'passato poi al "genere"horror con il suo classico tocco e con quei finali PAZZESCHI AL LIMITE DEL FUTURISMO/SIMBOLISMO.
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Lucio FULCI e' stato uno tra i piu'grandi istrioni ed anarchici artisti che la terra possa aver generato!
Puo'sembrare una frase ad effetto che nasce e muore cosi'ma basta vedere cosa ha fatto e sopratutto il periodo politico Italiano per comprendere la sua potenza:
in piena democrazia cristiana,con una Chiesa presentissima e quella falsa morale che ci ha sempre contradistinto il sig.FULCI tra canzoni per Celentano,film per Toto'e per franco F.e ciccio I.ha prodotto la mattonata che ha mandato in frantumi il vetro di omerta'che sempre e' stato messo davanti un certo problema(non vi dico cosa...il titolo del film e' COSI'NON SI SEVIZIA UN PAPERINO).
E'passato poi al "genere"horror con il suo classico tocco e con quei finali PAZZESCHI AL LIMITE DEL FUTURISMO/SIMBOLISMO...PURA POESIA!!!
Nel mondo ripeto NEL MONDO c'e'gente che va in giro con magliette che riportano"LUCIO FULCI VIVE!"opp.gruppi musicali in ambito metal(dove c'e'un'apertura mentale non indifferente)dove
nei testi vengono riportati nei testi delle canzoni dialoghi dei suoi film.
In ITALIA invece...nulla!
ABATTIAMO LE BARRIERE MENTALI ed accettiamo la sfida con il diverso apriamoci a FULCI ed a tanti altri ARTISTI!
GODIAMOCI NEKROMANTIK,VIDEODROME,LA CASA DALLE FINESTRE CHE RIDONO,CANNIBAL HOLOCAUST,SALO'...
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il caimano
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venerdì 1 ottobre 2010
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un'occasione sprecata nell'aldila'
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Nel 1981 una ragazza newyorchese (Katerine MacColl, Liza) riceve in eredità un albergo cadente, dove nel 1927 si compirono dei deliti efferati e dove "riposa" lo spirito mummificato di un pittore che aveva scoperto, leggendo il libro di profezie Eibon, che quell'albergo era costruito proprio su una delle sette porte dell'inferno(che culo). La ragazza dovrà affrontare morti sospette e particolarmente efferate con l'aiuto di un medico rimbambito (David Warbeck, John) contando sull'aiuto di una non vendente inquietante Emily (Sarah Keller, alias Cinzia Monreale) ed una lenta ed incontrollata discesa nel delirio, prima che negli inferi.
Fulci ha dalla sua un grande senso estetico: le scene sono concepite come in un quadro orrorifico e inquietante, le inquadrature sono ricercate e la fotografia, tranne che in alcuni momenti, decisamente suggestiva (ad esempio il prologo, girato in un b/n virato in seppia).
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Nel 1981 una ragazza newyorchese (Katerine MacColl, Liza) riceve in eredità un albergo cadente, dove nel 1927 si compirono dei deliti efferati e dove "riposa" lo spirito mummificato di un pittore che aveva scoperto, leggendo il libro di profezie Eibon, che quell'albergo era costruito proprio su una delle sette porte dell'inferno(che culo). La ragazza dovrà affrontare morti sospette e particolarmente efferate con l'aiuto di un medico rimbambito (David Warbeck, John) contando sull'aiuto di una non vendente inquietante Emily (Sarah Keller, alias Cinzia Monreale) ed una lenta ed incontrollata discesa nel delirio, prima che negli inferi.
Fulci ha dalla sua un grande senso estetico: le scene sono concepite come in un quadro orrorifico e inquietante, le inquadrature sono ricercate e la fotografia, tranne che in alcuni momenti, decisamente suggestiva (ad esempio il prologo, girato in un b/n virato in seppia). Grande potenza visiva di alcune scene, come ad esempio il terrore della non vedente Emily, tutte le sequenze in cui appare la bambina Gilly (morte compresa) e non ultima la crocefissione del pittore.
Ciò che non va è la scrittura: è come se Fulci e Sacchetti (autori della sceneggiatura) fossero realmente indecisi su quale strada prendere tra il filone delle case maledette e quello degli zombi-movies. Nell'indecisione le hanno incomprensibilmente prese entrambe, contribuendo ad impoverire il plot e a renderlo meno efficace e divertente.
Senza poi dimenticare che ci sono delle evidenti incongruenze nel racconto (o forse è solo un problema di montaggio, che ha tralasciato alcune sequenze erroneamente ritenute sacrificabili). Liza incontra l'inquietante bambina Gilly nell'obitorio dove ancora riposa il padre idraulico e la madre barbaramente uccisi, ma non si capisce quando l'abbia precedentemente conosciuta! Durante l'assalto degli zombie, al medico finiscono le munizioni, ma poi la pistola riprende a sparare miracolosamente, senza che lui abbia in qualche modo ricaricato. Sempre durante quest'assalto il medico continua a sparare verso gli zombie senza capire che l'unico modo x farli fuori è puntare alla testa. Un vero idiota!
Battuta cult: dopo essere stati inseguiti da decine di zombies, John e Liza scendono nei sotterranei dell'ospedale e scoprono che sono invece i sotterranei dell'albergo maledetto, e John (sempre acuto) "ma come è possibile?"....perchè quello che è successo fino ad ora (zombie, bambine assassine, lampi e tuoni in piena fogna) ti sembra possibile?
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ralphscott
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martedì 25 maggio 2010
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grande,grande,grande
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Da 5 stelle,ma la realizzazione a basso costo (scenografia un po' povera) pesa non poco. Ciò non toglie che questo regista possieda un'eccezionale talento visionario,che sfocia in opere come questa,capaci di metter paura a 30 anni dall'uscita nelle sale. Certe scene sono genialate pure (il cane che azzanna la ragazza al collo mi ha colpito molto),le idee originali tante
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ilconte
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sabato 22 novembre 2008
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grande film?!
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Ma se e' una boiata atroce, pieno di errori, di scene viste e scontate!
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andj
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martedì 27 maggio 2008
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fulci non e' quello di questo film!!!!!!!!!!!!!
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L' idea è ricopiata di sana pianta, da molti testi letterari e da altre pellicole di genere. Il buon Lucio conosce bene il suo mestiere e cerca di svolgerlo al meglio, ma nonostante un plot abbastanza funzionante il film finisce per trascendere in una forma pregna esclusivamente di sequenze macellaie trascurando il vero senso della STORIA.
Zombi imbarazzanti, che colpiti alla testa dal proiettile emettono un crepitio omogeneo e ne uccidono una decina, attori che neanche per girare uno spot andrebbero bene... salvo la Monreale!! e comunque Lucio Fulci ha costruito un ambientazione troppo rarefatta e apocalittica, senza approfondimenti. Oggi è considerato un cult, di sicuro lo è.... ma credetemi c'è molto di meglio in giro, Anche dello stesso Fulci; PAURA NELLA CITTA' DEI MORTI VIVENTI e BLACK CAT dello stesso periodo ad esempio.
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(di anfese)
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mauri 67
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domenica 27 aprile 2008
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trama quasi inesistente
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Quattro cinque buone scene splatter - su tutte quella con protagonista Michele Mirabella - non salvano questo brutto film con attori al limite del ridicolo e una trama quasi inesistente Lucio Fulci ha fatto di meglio
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superficie 213
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martedì 26 febbraio 2008
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fulci lives!
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Il miglior horror italiano di sempre.Geniale e con amneo cinque ,sei sequenze davvero storiche.Meraviglioso
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blazen
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venerdì 9 novembre 2007
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capolavoro
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E tu vivrai nel terrore...l'aldilà è senza dubbio uno dei film più importanti del panorama horror italiano.E' un film visionario e cruento che incolla lo spettatore alla sedia!I presupposti per un gran classico vengono tutti rispettati: una storia onirica ben archittetata,effetti speciali buoni,attori bravi e una tensione che sale ad ogni minuto che trascorre.In origine nella versione pensata da Fulci,non vi erano gli zombi che furono richiesti dai produttori esteri di mercati come Germania e Giappone,per proseguire quel successo che si era manifestato in tutto il mondo con il film Zombi 2 (all'estero zombie)da lui diretto.Considerato un classico ormai in tutto il mondo e disponibile oramai in numerosissime versioni in dvd,L'aldilà è il film per eccellenza del grande regista romano.
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E tu vivrai nel terrore...l'aldilà è senza dubbio uno dei film più importanti del panorama horror italiano.E' un film visionario e cruento che incolla lo spettatore alla sedia!I presupposti per un gran classico vengono tutti rispettati: una storia onirica ben archittetata,effetti speciali buoni,attori bravi e una tensione che sale ad ogni minuto che trascorre.In origine nella versione pensata da Fulci,non vi erano gli zombi che furono richiesti dai produttori esteri di mercati come Germania e Giappone,per proseguire quel successo che si era manifestato in tutto il mondo con il film Zombi 2 (all'estero zombie)da lui diretto.Considerato un classico ormai in tutto il mondo e disponibile oramai in numerosissime versioni in dvd,L'aldilà è il film per eccellenza del grande regista romano.Aspettate la mezzanotte...spegnete la luce...inserite il dvd...e... anche tu vivrai nel terrore!!!
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danilo
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mercoledì 29 agosto 2007
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grazie lucio
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Grazie Lucio per averci regalato questo e tanti altri bellissimi film. Grazie. Vivrai per sempre.
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