Tre tigri contro tre tigri

Abbastanza piatto, questo film a episodi, di Steno e Sergio Corbucci, "Tre tigri contro tre tigri"(1977), scritto a molte mani, ma dove nel primo gli autori scno chiaramente Cochi Ponzoni e Renato Pozzetto, che ovviamente ne sono anche interpreti, dove la questione dell'ecumenismo(rapporti nuovi tra cattolici e"protestanti", meglio evangelici)viene trattato in modo  complessivamente superifcial sul piano teologico e pastorale, meglio sul versante comico, con l'inserzione del"terzo elemento", id est la moglie del pastore, senza che invero ci sia mai stato nulla di...rilevante. Nel secondo, un commesso viaggiatore ingiustamente condannato, si"sfoga"con una vogliosa contessa(rispettivamente Ernico Montesano e Dalila Di Lazzaro), ma poi nel terzo, con Villaggio, cheui ripropone sostanzialmente il personaggio di Fracchia, le cose tendono all'accelerazione, non fosse che per il curioso volo in aereoplano, dove alla guida si trova la ricca signora, interpretata da una partner abituale dei film fantozziani, nel ruolo della signorina(all'epoca si poteva ancora dire)Silvani-per riattivare la signora in stato catatonico funziona una sola cosa e Villaggio l'attiva... ma fino a un certo punto. Poca inventiva, ma qualcosa c'è anche negli episodi di Montesano e Villaggio: solo che in complesso non si sente un afflato creativo particolare. Sono film che, più o meno, riporpongono situazioni già viste e note.Il"qualcosa"in più è forse dato dall'imbranamento dei personaggi maschili rispetto alla donna(rispettivamente, appunto: Ponzoni, Montesano, Villaggio). Da notare, tra gli interpreti non protagonisti, la belle perfomance attoale di Nanny Loy, che fa sé stesso, ossia sé come regista di "Specchio segreto", con grande sodfisfazione di Montesano, ma anche Dalila di Lazzaro, allora non esordiente ma quasi.      El  Gato