matteo bettini 15 gennaio
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mercoledì 17 agosto 2016
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"e' ora di avere l'argento addoso, mr. stringer!"
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Assassinio al Galoppatoio, il secondo dei quattro film in cui la simpaticissima Margaret Rutherford indossa le vesti di Miss Marple (non credo sia necessario spiegare chi sia!) per la regia di George Pollock (e anche, da non dimenticare, in tutti e quattro i film appare come ispettore Craddock l'australiano Charles 'Bud' Tingwell, bravissimo attore), è una pellicola tutta da godere. Scrivo questo in parecchie recensioni di molti film ma, è naturale, sussistono condizioni ben precise che motivano questa mia affermazione. In primo luogo l'ambientazione del film: è stato girato nel 1963 ma i tempi in cui avvengono i fatti sono addirittura anteriori. Questo già, a mio parere s'intende, alza il gradimento di parecchio.
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Assassinio al Galoppatoio, il secondo dei quattro film in cui la simpaticissima Margaret Rutherford indossa le vesti di Miss Marple (non credo sia necessario spiegare chi sia!) per la regia di George Pollock (e anche, da non dimenticare, in tutti e quattro i film appare come ispettore Craddock l'australiano Charles 'Bud' Tingwell, bravissimo attore), è una pellicola tutta da godere. Scrivo questo in parecchie recensioni di molti film ma, è naturale, sussistono condizioni ben precise che motivano questa mia affermazione. In primo luogo l'ambientazione del film: è stato girato nel 1963 ma i tempi in cui avvengono i fatti sono addirittura anteriori. Questo già, a mio parere s'intende, alza il gradimento di parecchio. In secondo luogo gli interpreti: a parte i due attori già citati, che adoro, appaiono altri artisti ormai dimenticati ma sempre, ad ogni modo, impeccabili e professionali. Robert Morley (a cui il nostro Tiziano Sclavi si ispirò per tratteggiare i lineamneti dell'ispettore Bloch nel fumetto cult 'Dylan Dog') è come al solito impareggiabile. Ma non bisogna dimenticare alcune interpretazioni che, giocoforza, hanno innalzato, nemmeno di poco, il livello generale del film, su tutte quella di Flora Robson (insignita del prestigioso titolo di Dama dell'Impero Britannico; la Rutherford addirittura fu insignita dell'ancor più prestigioso DBE, Dama di Commenda). La trama: impegnati a raccogliere fondi per un'associazione di beneficenza, miss Marple e mr. Stringer finiscono col bussare nella villa del signor Enderby, anziano, morigerato e noto androfobo, con in più una paura ossessiva per i GATTI. Giunti alla sua abitazione, entrano e lo vedono morire davanti ai propri occhi. Con un gatto che scappa via impaurito. Per Scotland Yard il caso è subito archiviato come morte accidentale (Enderby, oltre che molto anziano, era sofferente di cuore). In realtà, come miss Marple ha sagacemente intuito, è soltanto l'inizio di una serie di delitti (riusciti e no) che porteranno a smascherare il colpevole (naturalmente una delle persone più insospettabili). Che altro dire? Buona visione!
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elgatoloco
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mercoledì 1 maggio 2019
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perfetto
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"Murder at the Gallop"(George Pollock,1963), è in qualche modo perfetto: ottima la sceneggiatura realizzata a partire dal romanzo di Agatha Christie, perfetta la performance di Margaret Rutheford, la vera icona di Miss Marple(le altre interpreti, successive, sono state diligenti e anche brave, ma in qualche modo inarrivabile rimane la Rutheford, capace di fingersi sguattera o domestica in una mimicry perfetta, nascondendo la vera natura di investigatrice di Miss Marple), perfetto quell'attore-caratterista di grande livello che è Robert Morley, un titano in versione dandy"andato"-scoppiato. Da vedere e da apprezzare, questo"Murder at the Gallop", secondo film della serie"dedicata alla Christie.
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"Murder at the Gallop"(George Pollock,1963), è in qualche modo perfetto: ottima la sceneggiatura realizzata a partire dal romanzo di Agatha Christie, perfetta la performance di Margaret Rutheford, la vera icona di Miss Marple(le altre interpreti, successive, sono state diligenti e anche brave, ma in qualche modo inarrivabile rimane la Rutheford, capace di fingersi sguattera o domestica in una mimicry perfetta, nascondendo la vera natura di investigatrice di Miss Marple), perfetto quell'attore-caratterista di grande livello che è Robert Morley, un titano in versione dandy"andato"-scoppiato. Da vedere e da apprezzare, questo"Murder at the Gallop", secondo film della serie"dedicata alla Christie...per il bianco e nero semplicemente azzeccatissimo, dove per il giallo da Sir Conan Doyle a Edgar Wallace alla Christie il bianco e nero è comunque da anteporre nettamente, come anche per la perfezione degli/delle interpreti(c'è la seduttrice, l'"innocentina", il dandy volpone e quello invece imbranato). Un film da apprezzare e sul quale riflettere, per la distanza che lo separa da quanto si fa oggi, anche proprio a partire da Agatha Christie. Belli i film realizzati da Kenneth Branagh, oggi, ma "Murder on the Orient Express"(2017)è spesso troppo virtuuosistico, con un"di più"di metafilmico che non riesce a catturare realmente lo spettatore... El Gato
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elgatoloco
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lunedì 27 luglio 2020
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il miglior classico di miss marple al cinema
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"Murder at the Gallop"(George Pollock, 1963, tratto dal romanzo"After the Funeral"di Agatha Christie precedente di un decennio, sceneggiatura di James P-.Cavanagh), secondo film di una serie inglese(non USA, importante sottolinearlo, dato che nei film USA è fortissimo l'elemento spettacolare, che invece in GB è decisamente meno presente, anche per motivi"mercantili")dedicata a Miss Marple, con Margareth Rutheford, la vera e invariabilmente"doc"interprete di Miss Marple, dove qu,.bisogna pur sottolinearlo, nel film l'investigatrice è la donna, mentre nel testo letterario le indagini le svolge Poirot. Coinvolti(e)come possibili sospetti(e)vari familiari di un anziano signore ricchissimo morto solo apparentemente per motivi cardiaci, il cui testamento viene aperto e contiene sorprese e lazzi anche francamente"cattivi"per tutti/e coloro che ritengono di essere inseriti nella lista dei"percettori", molti parenti e non solo.
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"Murder at the Gallop"(George Pollock, 1963, tratto dal romanzo"After the Funeral"di Agatha Christie precedente di un decennio, sceneggiatura di James P-.Cavanagh), secondo film di una serie inglese(non USA, importante sottolinearlo, dato che nei film USA è fortissimo l'elemento spettacolare, che invece in GB è decisamente meno presente, anche per motivi"mercantili")dedicata a Miss Marple, con Margareth Rutheford, la vera e invariabilmente"doc"interprete di Miss Marple, dove qu,.bisogna pur sottolinearlo, nel film l'investigatrice è la donna, mentre nel testo letterario le indagini le svolge Poirot. Coinvolti(e)come possibili sospetti(e)vari familiari di un anziano signore ricchissimo morto solo apparentemente per motivi cardiaci, il cui testamento viene aperto e contiene sorprese e lazzi anche francamente"cattivi"per tutti/e coloro che ritengono di essere inseriti nella lista dei"percettori", molti parenti e non solo... Il bianco e nero prepara in maniera adeguata climax, anticlimax, ri-climax e finalmente culmine della suspense e "scioglimento del Mc Guffin"(colgo l'espressione, che non è della Christie ma di Hitchcock)e dunque soluzione del caso, che invece spesso, nelle trasposizioni a colori della Christie, tendono a perdersi, a "evaporare", quasi, la ferma regia di Pollock e l'inconfondibile leitmotiv creata per questa serie di film , scritta da Ron Goodwin, assolutamente inconfondibile, fanno il resto e (questo lo si può dire senza infrangere il segreto relativo al o alla responsabile dei tre delitti), se decisamente shockante è l'assassinio, appunto, al galoppatoio, forse lo è ancora di più l'agguato a Miss Marple nel sottofinale, quando si espone, apparerentemente da infartuata, sul letto... Una sorpresa tra le non poche che il film riserva. El Gato
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elgatoloco
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martedì 27 luglio 2021
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bene queste "antiche"trasposizioni dlela christie
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"Murder at the Gallop"(George Pollock, da un romanzo di Agatha Crhstie, sceneggiatura di James P.Cavanagh, 1963)parla , come molte atlre volte in questi romanzi e drammim, della morte di un"patriarca", con conseguente eredità da spartire, dove la morte del vecchio proprietario di tutto, galoppatoio ovviamente incluso, semb ra essere accidentale ma miss Murple(nel romanzo è invece Herucel Poirot)scopre la verità, ossia che si tratta di omicidio, pepretarato, invero, nella stretta cerchai del clan familiare... Questi seri quant ironici e pieni di humor anche causticamente, very english, film tratti dalla Christie in bianco e nero sono impagabili: straordinaria Margaret Tutheford, mss Marple ad honorem horever(continuo a pensare che una certa deformazione della bocca forse indotta dalla dentiera sia provocata ad arte, cioà sia "posticcia", creata ad arte per far risaltare il contrasto tra la brillante intelligenza dell'infestigatrice versus una sua ntruale-o invece indotta artatamente(?)- goffaggine).
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"Murder at the Gallop"(George Pollock, da un romanzo di Agatha Crhstie, sceneggiatura di James P.Cavanagh, 1963)parla , come molte atlre volte in questi romanzi e drammim, della morte di un"patriarca", con conseguente eredità da spartire, dove la morte del vecchio proprietario di tutto, galoppatoio ovviamente incluso, semb ra essere accidentale ma miss Murple(nel romanzo è invece Herucel Poirot)scopre la verità, ossia che si tratta di omicidio, pepretarato, invero, nella stretta cerchai del clan familiare... Questi seri quant ironici e pieni di humor anche causticamente, very english, film tratti dalla Christie in bianco e nero sono impagabili: straordinaria Margaret Tutheford, mss Marple ad honorem horever(continuo a pensare che una certa deformazione della bocca forse indotta dalla dentiera sia provocata ad arte, cioà sia "posticcia", creata ad arte per far risaltare il contrasto tra la brillante intelligenza dell'infestigatrice versus una sua ntruale-o invece indotta artatamente(?)- goffaggine). Ma è la regia di Polllock(nulla a che vedere con l'omonimo celeberrimo pittore, che invece"decostruisce")a tenere in piedi l'edificio, con una precisa scansione dei tempi, veramente"perfetta", come anche l'interpretazione di quel caratterista straordinario che è Robert Morley. Oggi cin accontentimo(meglio. qualcuno/a)si accontenta)delle trasposizioni TV della BBC con David Suchet quale Poirot, attore che si è certo calato nel personaggio ma, francamente, con tutta la buona volontà possibile, appare un esericizio accademico per calarsi nel personaggio, mentre invece qui la finizione riesce molto bene, a dire poco, attingendo vertici inarrivabili oggi, forse perché siamo viziati da queste, che sono"tutt'altre"rpove... Primo di quattro film diretti da George Pollock con la Rutherford, questo film , in gran parte realizzato, come nella migliore tradizione "thriller"ispirata dalla Chrsitie, in interni, è un classico e come tale va considerato e visitato-rivisitato, cercando di cogliere quei particolari(mai pochi, anzi)che a una prima visione si erano tralasciati. El Gato
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