renato c.
|
martedì 27 gennaio 2015
|
bravo padre logan!
|
|
|
|
Quattro stelle per un film del grande "mago del brivido" in difesa dei preti cattolici! Da ragazzo avevo visto in televisione l'opera teatrale "Il cardinale",di cui ora non trovo traccia, ambientato nel tardo medio-evo. Un nobile aveva confessato al cardinale un omicidio di cui è stato invece accusato il nipote del cardinale su cui quindi pendeva la condanna a morte! Ma il protagonista non tradisce il segreto della confessione, riuscirà a fare arrestare il vero colpevole con un espediente: il vero assassino riparlerà del delitto al cardinale senza sapere che nascosto dietro di loro c'era il capo della polizia che li sentiva, e così tutto si è sistemato! Padre Logan, magistralmente interpretato da Montgomery Clift, non tradirà il segreto della confessione nemmeno per salvare se stesso da
[+]
Quattro stelle per un film del grande "mago del brivido" in difesa dei preti cattolici! Da ragazzo avevo visto in televisione l'opera teatrale "Il cardinale",di cui ora non trovo traccia, ambientato nel tardo medio-evo. Un nobile aveva confessato al cardinale un omicidio di cui è stato invece accusato il nipote del cardinale su cui quindi pendeva la condanna a morte! Ma il protagonista non tradisce il segreto della confessione, riuscirà a fare arrestare il vero colpevole con un espediente: il vero assassino riparlerà del delitto al cardinale senza sapere che nascosto dietro di loro c'era il capo della polizia che li sentiva, e così tutto si è sistemato! Padre Logan, magistralmente interpretato da Montgomery Clift, non tradirà il segreto della confessione nemmeno per salvare se stesso da un'eventuale impiccagione! Ed alla fine il vero assassino, dopo aver sparato per paura anche alla propria moglie (che morirà) e ad altre due persone dirà: "Allora il prete ha parlato! Ha violato il segreto della confessione!" E questa frase l'ha detta grazie ad una furbizia dell'ispettore Larrue (Karl Malden), che ha bleffato, fingendo di essere stato messo al corrente del delitto! L'assassino muore ucciso dai poliziotti mentre cerca di assassinare anche Padre Logan, il quale subito dopo, però, lo perdona e lo assolve! Il film è del 1953, ma fa piacere vedere, in mezzo a tanti preti corrotti, un prete che è pronto a dare la vita pur di mantenere fede ai suoi voti! Un film che, di questi tempi, farebbe molto bene alla salute morale della gente! Dei preti che fanno scandalo, ne parlano subito tutti i giornali e TV, ma delle migliaia di preti sparsi in tutto il mondo, che fanno tantissimo bene, ne parlano pochissimo!! Si dovrebbe invece parlare molto di più di loro e portarli come esempio! Padre Logan non era un santo, aveva le sue debolezze umane, come l'affetto per l'ex fidanzata, ma non ha mai tradito i propri voti, quindi da portare ad esmpio a tutti! (A scanso di ogni dubbio: io non sono un prete!!)
[-]
|
|
[+] lascia un commento a renato c. »
[ - ] lascia un commento a renato c. »
|
|
d'accordo? |
|
celluloide
|
giovedì 27 settembre 2012
|
fascinosa anne baxter
|
|
|
|
La coppia Mongomery Baxter alza il livello di attenzione dello spettatore,
Manden come sempre bravo e incisivo rende perfettamente il ruolo di un lucido ispettore.
Malgrado l'assassino sia mostrato dalle prime battute, l'atmosfera del giallo e' piu' alta del dramma,
Hitchock non si smentisce anche in questo caso.
Portata agli estremi massimi i risvolti dovuti al segreto del confessionale,lo rendono un
film che fa pensare al ruolo delicatissimo del prete nei rapporti con i parrocchiani.
La fotografia eccellente e l'ambientazione chiudono perfettamente il cerchio.
|
|
[+] lascia un commento a celluloide »
[ - ] lascia un commento a celluloide »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
martedì 10 aprile 2018
|
puro dramma, "i confess"
|
|
|
|
"I Confess"(1953, redia di Httchock, dal dramma teatrale "Nos deux consciences"di Paul Anthelme, è puro dramma esistenziale dall'inizio alla fine: si inizia con le architetture particolari del Quebec(l'ambientazione è richiesta dal dramma in questione, ma anche dal fatto che il cattolicesimo in America del Nord, all'epoca, era radicato solo nel Quebec francese, essendo allora minoritario negli States, causa la non ancora massiccia immigrazione dei"latinos", Italiani e Irlandesi stando un po'in disparte...), poi passa rapidamente la sagoma di uncle Alfred(Hitchcock stesso, ovviamente), si vede l'uomo in fuga vestito da prete cattolico(è Otto Eduard Hasse), si sente la musica del"Dies Irae", inconfondibile, poi ripresa-ampliata nella composizione musicale(tutto il sound-track)di Dimitri Tiomkin, stavolta, musicista più classicamente"sinfonico", poi c'è la situazione del profugo tedesco che confessa l'assassinio, poi lo svelamento di tutta la verità, fino alla storia personale del prete che fatalmente viene a galla, che non contiene nulla di peccaminoso né di penalmente rilevante, ma, stante il segreto della confessione e le regole della giustizia(testimonianze raccolte etc.
[+]
"I Confess"(1953, redia di Httchock, dal dramma teatrale "Nos deux consciences"di Paul Anthelme, è puro dramma esistenziale dall'inizio alla fine: si inizia con le architetture particolari del Quebec(l'ambientazione è richiesta dal dramma in questione, ma anche dal fatto che il cattolicesimo in America del Nord, all'epoca, era radicato solo nel Quebec francese, essendo allora minoritario negli States, causa la non ancora massiccia immigrazione dei"latinos", Italiani e Irlandesi stando un po'in disparte...), poi passa rapidamente la sagoma di uncle Alfred(Hitchcock stesso, ovviamente), si vede l'uomo in fuga vestito da prete cattolico(è Otto Eduard Hasse), si sente la musica del"Dies Irae", inconfondibile, poi ripresa-ampliata nella composizione musicale(tutto il sound-track)di Dimitri Tiomkin, stavolta, musicista più classicamente"sinfonico", poi c'è la situazione del profugo tedesco che confessa l'assassinio, poi lo svelamento di tutta la verità, fino alla storia personale del prete che fatalmente viene a galla, che non contiene nulla di peccaminoso né di penalmente rilevante, ma, stante il segreto della confessione e le regole della giustizia(testimonianze raccolte etc.), sembra che l'imputato sia proprio il sacerdote in questione...Un crescendo eccezionale, con interpreti di grande valore, da Montgomery Clift(scontato, diremmo)a quell'anziano attore di grande spessore (omosessuale)che era Otto Eduard Hasse, a Karl Malden come l'ispettore della polizia locale, a Anne Baxter. Tutto è gestito, in un bianco e nero rigoroso, con l'alternanza tra il dramma(che è e rimane dramma puro, appunto)in contrasto con i siparietti"comici"(il prete imbranato che porta la bici in casa e altro ancora), con un crescendo-decrescendo(per dirla in termini musicali)che è sempre e solo, appunto, un crescendo drammatico di grandissimo, altissimo livello, come sempre in quel regista, cattolico "diviso"e dostoevskjiano(più di Dreyer)che è sir Alfred Htichcock. El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
|