Titolo originale | The Descendants |
Anno | 2011 |
Genere | Commedia, |
Produzione | USA |
Durata | 110 minuti |
Regia di | Alexander Payne |
Attori | George Clooney, Shailene Woodley, Beau Bridges, Robert Forster, Judy Greer, Matthew Lillard Nick Krause, Amara Miller, Mary Birdsong, Rob Huebel, Patricia Hastie, Kaui Hart Hemmings. |
Uscita | venerdì 17 febbraio 2012 |
Tag | Da vedere 2011 |
Distribuzione | 20th Century Fox Italia |
MYmonetro | 3,63 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 12 aprile 2017
Dal regista e sceneggiatore (premio Oscar) di Sideways, ecco un'altra commedia agrodolce. Il film ha ottenuto 5 candidature e vinto un premio ai Premi Oscar, 5 candidature e vinto 2 Golden Globes, 3 candidature a BAFTA, 7 candidature e vinto un premio ai Critics Choice Award, 2 candidature a SAG Awards, Il film è stato premiato a AFI Awards, In Italia al Box Office Paradiso amaro ha incassato nelle prime 10 settimane di programmazione 3,3 milioni di euro e 1,1 milioni di euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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Le Hawaii non sono esattamente il paradiso in terra che tutti crediamo: almeno non lo sono più per uno dei suoi abitanti, Matt King. Sua moglie Elizabeth ha appena avuto un incidente che l'ha gettata in coma, e non si riprenderà più. Non resta che staccare le macchine che la tengono ancora in vita. Da anni troppo concentrato sul suo lavoro, l'uomo si ritrova con due figlie che ormai non conosce più, la più grande delle quali, Alexandra, è sulla via della ribellione più spinta. Il dolore di Matt per la tragedia subita si trasforma in frustrazione quando scopre che sua moglie aveva una relazione extraconiugale, e stava per chiedere il divorzio. Il marito tradito e disperato si lancia allora alla ricerca dell'amante della sua sfortunata consorte...
Prima di Sideways consideravamo Alexander Payne un regista interessante ma tutto sommato sopravvalutato: Election e A proposito di Schmidt avevano svelato un cineasta dotato di notevole gusto acido per la commedia ma troppo propenso a dipingere personaggi sopra le righe e con i quali era difficile empatizzare. Poi è arrivato il capolavoro con protagonista Paul Giamatti, straordinario esempio di compostezza estetica e volontà di scavare in profondità dentro la psicologia e i sentimenti di uomini comuni. Adesso a sette anni di distanza viene presentato Paradiso amaro al Toronto Film Festival, opera che si pone come ulteriore e prezioso tassello nella filmografia di Payne in quanto capace di equilibrare le due facce del suo cinema che sopra abbiamo evidenziato.
Spesso l'ironia, il sarcasmo e le situazioni più assurde arrivano proprio nei momenti in cui l'animo umano è maggiormente esposto al dolore. Questo ci mostra con perizia e sensibilità il suo nuovo lungometraggio, costruito su persone assolutamente comuni che nella difficoltà perdono le loro certezze ma si sforzano di ritrovare un nuovo equilibrio, simile nella sostanza ma costruito su basi molto più solide di quello trovato in passato. George Clooney si dimostra, fin dalle primissime scene, perfetto nelle vesti comode ma sottilmente complicate di un uomo confuso come potrebbe essere chiunque in tali circostanze. Una prova d'attore tanto matura la sua quanto convincente proprio perché lavora in sottrazione, e non sfrutta l'appeal e il carisma ormai consolidati che la star di solito propone sul grande schermo. Accanto a lui appaiono in varie scene un gruppo di caratteristi di finissima bravura, tra i quali spiccano Robert Forster e la troppo sottovalutata Judy Greer. Merita poi una segnalazione la giovane Shailene Woodley, bravissima nella parte della primogenita scombinata che nel momento del bisogno ritrova se stessa e si dimostra spesso più matura di suo padre.
Alexander Payne costruisce Paradiso amaro secondo il suo stile di regia lineare, mai ostentato, che inquadra volti e ambienti lasciando che siano loro e i dialoghi di una sceneggiatura umanissima a creare la sostanza del film. Il risultato è una commedia molto toccante, vagamente stonata, abile nello scavare dentro figure che si differenziano pochissimo da noi. L'acquisita forza del cinema di Alexander Payne come Paradiso amaro conferma pienamente sta proprio in questo, nel rendere interessante e coinvolgente la vita interiore di personaggi con cui ci si può identificare nel loro essere ordinari, o meglio esseri umani.
La prima considerazione che sono costretto ad esprimere su “Paradiso amaro” è che in realtà s’intitola “The descendants”; la seconda è che continuo a non capire il lavoro di adeguamento fatto dai traduttori italiani: perché c’è bisogno che un film venga reinventato come “Paradiso amaro”? Capisco che un termine [...] Vai alla recensione »
Trama: un cinquantenne, Matt King(Clooney), è il fiduciario di una vasta proprietà di terra vergine in un'isola hawaiana per conto dei discendenti (The Descendants) di una famiglia hawaiano-americana radicatasi nell'archipelago 150 anni prima. Vengono però costretti da una nuova legislazione o a vendere la proprietà o a cederla nell'arco di pochi anni.
George Clooney è il perfetto interprete di una commedia amara come il paradiso del titolo (italiano), una commedia che affronta temi drammatici con deliziosa e a tratti surreale ironia. Il tema centrale sono i sentimenti contrastanti dei vari personaggi, in particolar modo del protagonista King, importante uomo d'affari che vede la sua vita sconvolta dal coma irreversibile in cui cade la moglie che [...] Vai alla recensione »
Film di uomini comuni, nè eroi, nè antieroi, solo comuni. Questo è il cinema di Alexander Payne, che ci sbatte in faccia personaggi normalissimi, veri, che vivono una fase delicata della loro vita. Storie semplici, con momenti in cui si sorride e momenti in cui si sorride meno, con momenti in cui ci si emoziona, altri in cui si piange.
Matt King, interpretato da George Clooney, vive alle Hawaii, luogo di nascita della sua bisnonna. Pur essendo gia' molto ricco, per avere ereditato diverse proprieta' di famiglia, preferisce per scelta vivere del suo lavoro, anche se potrebbe tranquillamente farne a meno. Spera che l'idea di far qualcosa di utile e gratificante nella vita possa in qualche modo essere anche un buon [...] Vai alla recensione »
Sorprendente la capacità di Alexander Payne di rappresentare i problemi degli uomini che continuano la loro normalità attorno al dramma di una donna in fin di vita. Paradiso amaro è lo specchio della realtà attuale pervasa di cinismo dove la sensibilità di alcuni rappresenta quasi una nota stonata. Bravissimo Clooney ad interpretare un ruolo ad handicap rispetto [...] Vai alla recensione »
In un mondo dove uomini pregano altri uomini affinché coprano i loro errori, dove la mostruosità (come insegna il sempreverde David Lynch) si nasconde e si annida proprio lì, dove sembrano invece essere manifeste virtù profonde legate alla difesa del lavoro e della famiglia - come quando il personaggio Brian Speer è capace di passare con grande repentinità dal registro di amante colto in flagrante [...] Vai alla recensione »
David Mamet diceva: "Nel momento in cui il regista smetterà di raccontare qualcosa e deciderà di influenzare qualcuno, il pubblico si addormenterà". Ebbene, ho beatamente dormito per almeno 3/4 d'ora. A nulla è servito il lavoro di George Clooney per tenere viva l'attenzione del pubblico. Le uniche due interpretazioni degne di nota sono invece quelle [...] Vai alla recensione »
Non è proprio un “paradiso” quello in cui vive Matt King, avvocato, amministratore fiduciario di un patrimonio immobiliare immenso condiviso con i cugini, tutti di origini hawaiane. Matt è un uomo normale, non fa surfing, non fruisce delle bellezze delle isole, non organizza feste in riva al mare. Al contrario si dibatte in un ginepraio di guai: moglie malata terminale, due [...] Vai alla recensione »
E' così che Matt King si esprime all'inizio del film. "I miei amici sul continente credono che solo perché abito alle Hawaii, io viva in paradiso. Come fossi in una vacanza permanente, pensano che qui passiamo il tempo a bere mai tai, a ballare l'hula hula e fare surf. Ma sono pazzi. Credono che siamo immuni alla vita.
Questo meraviglioso quartetto(papà George & figli,più amico al seguito)vi farà dire:quanto è vero! Un film in cui ci si rispecchia,al di là della nostra personale situazione socio-economica.Tocca argomenti spinosi,delicati,antipatici con grandissima verità,umanità e dignità.E' un film che riesce ad immergerti in questo paradiso amaro,in [...] Vai alla recensione »
Avevo molta attenzione su questo film, data la mia passione per le capacità di Clooney di spezzare l'insolito con il paradosso e di rendere semplici le trame articolate, dopo le "Idi di Marzo" che mi ha colpito sensibilmente per la sua abile ed attenta regia, fidavo in Clooney per avere sensazioni e sensibilità spiccate, purtroppo mi sono ricreduto, fortunatamente il film [...] Vai alla recensione »
Incredibile come film e Clooney siano stati ignorati agli Oscar! Difficile etichettare il cinema di Payne, a qualcuno probabilmente non piacerà, sta di fatto che il film è bellissimo e intenso e Clooney è magistrale, il migliore (o quasi, ma stavolta voglio sbilanciarmi) mai visto. Le commedie umane tipiche dell'Italia degli anni '60 sono il pane quotidiano di Payne, quelle [...] Vai alla recensione »
Alle Hawaii, una donna va in coma dopo un incidente in barca. Il marito tenta di riallacciare i rapporti con le due figlie, trascurate da anni per via del lavoro, ma ben presto viene informato che per la moglie non c'è nessuna speranza di ripresa. Va in giro con le figlie, dando a familiari e amici il triste annuncio, ma quando scopre che la moglie aveva una relazione, fa di [...] Vai alla recensione »
Ho rivisto di recente Paradiso Amaro di Alexander Payne e ho deciso di aggiornare la mia valutazione e la mia recensione del film. Questa è quindi la mia recensione definitiva del film. Matt King (Clooney) è un avvocato e vive alle Hawaii. La moglie è in coma da ventitré giorni perché è caduta dalla barca, quando viene a sapere dalla figlia (Woodley) che lei [...] Vai alla recensione »
George Clooney è perfetto nei panni dell'avvocato Matt King in questa bella e tragica commedia americana. Siamo nel mondo paradisiaco hawaiano, Matt è un marito e un padre indifferente, spesso assente e lontano dalla vita familiare. Improvvisamente la sua dorata esistenza viene stravolta, sua moglie a causa di un incidente nautico entra in coma irreversibile. [...] Vai alla recensione »
Ho visto Paradiso Amaro ieri sera e l'ho trovato davvero un gran bel film. Ricordiamoci tutti che è e rimane un film di produzione americana e che quindi inevitabilmente ha bisogno di certi meccanismi consolatori classici del cinema statunitense.Detto questo, però, la storia è originale ,ambientata in un posto che normalmente viene associato ad un paradiso(appunto) e che invece, al di la della storia [...] Vai alla recensione »
Discendente di un’antica e facoltosa famiglia hawaiana, Matt King, marito indifferente e padre assente, si ritrova d’un tratto a mettere in discussione la propria vita, in seguito ad un incidente nautico a causa del quale la moglie Elizabeth entra in coma irreversibile. L’uomo è dunque obbligato a dover recuperare il rapporto con le figlie, la ribelle Alexandra [...] Vai alla recensione »
Una volta tanto i titolisti nostrani ci hanno azzeccato.Il titolo italiano "paradiso amaro" rende meglio il senso di questo film rispetto all'originale "the descendants".Le isole Hawaii sono lo sfondo(e non solo) ideale per questa nuova prova di Alexander Payne.Il regista ci fa capire sin dall'inizio che in un luogo ameno, stereotipo per antonomasia della dolce vita come [...] Vai alla recensione »
Una bella donna sorridente è passeggera di un motoscafo che sfreccia sul mare delle Hawaii, paradiso terrestre dell'immaginario collettivo. E' la stessa introduzione con la voce fuori campo del protagonista che ce lo dice. Matt King (George Clooney) ci spiega che la gente di tutto il mondo è convinta che in un posto come quello, dove fanno da sfondo obbligato le palme, le perfette donne in bikini [...] Vai alla recensione »
Quello che ci presenta Payne è un mondo apparentemente perfetto, un luogo da cartolina, eppure per tutti i suoi abitanti quello non è altro che "casa", un posto dove si vive, si ride, si piange, si lavora, ci si diverte, dove accadono tragedie. Quante volte noi ci fermiamo all'apparenza per giudicare le cose o gli eventi e non andiamo oltre alla superficie? Apparentemente [...] Vai alla recensione »
Attesissima nuova opera di Alexander Payne, uno dei più originali e caratteristici registi statunitensi degli ultimi quindici anni (seppur non particolarmente prolifico), Paradiso Amaro è la storia di una fine e di un inizio. Matt King (George Clooney), avvocato e ricco proprietario terriero alle Hawaii in rappresentanza di una ricca famiglia di cugini uniti però soltanto dalla ricca proprietà comune, [...] Vai alla recensione »
George Clooney è Matt King, importante uomo d'affari delle Hawaii che vede la sua vita sconvolta dal coma irreversibile della moglie e dalla sua inadeguatezza a svolgere il compito di padre. Durante gli ultimi giorni di vita della sua compagna, vedrà cambiare molte cose. Da Alexander Payne, regista del brillante Sideways, una commedia che parla di sentimenti e di [...] Vai alla recensione »
C'è qualche compiacimento sotteraneo di troppo, ma qui siamo di fronte a un signor film che va diritto allo scopo. Che è quello di raccointare una storia ordinaria con sguardo straordinario. Divismo cointenuto, Clooney al meglio, intenso e sincero. Forse troppo lungo, certo un po' ripetitivo. Sostanzialmente ammirevole.
Anche in paradiso si soffre. Subito in apertura, la voce fuori campo del protagonista Matt King si premura di farci sapere che pure alle Hawaii la vita sa fare male. Ricco sfondato eppure affetto da braccino corto, il nostro vive un’esistenza immersa in se stesso e nel lavoro mentre attorno la moglie cerca consolazione e le figlie non sono altro che delle estranee.
La pellicola ha rivelato un'attrice sicuramente dotata, Shailene Woodley. A tal punto da far scivolare in secondo piano, in qualche punto del film, la presenza e la recitazione di George Clooney,l'ex medico di E.R. che ha deciso di sdoppiare la sua attività cinematografica vestendo, talvolta contemporaneamente, i ruoli di attore e di regista. In questo lavoro firmato Alexander Payne Clooney è l'attore [...] Vai alla recensione »
E' sicuramente un bel film ma a mio avviso è sopravvalutato. E' un gran film ma non a livelli tali da vincere l'Oscar per miglior sceneggiatura non originale ed essere candidato all'Oscar come premio a miglior regia e miglior attore protagonista. Ho apprezzato il fatto che sia stato trattato piuttosto con leggerezza un tema come l'eutanasia.
Matt King (Clooney) è un avvocato e vive alle Hawaii. La moglie è in coma da ventitré giorni perché è caduta dalla barca, quando viene a sapere dalla figlia (Woodley) che lei lo tradiva con un altro. Inoltre Matt deve anche decidere se e a chi vendere della terra, che renderà lui e i suoi cugini tutti molto ricchi (come se non lo fossero già). Vai alla recensione »
Matt King è un affermato legalista americano di lontane origini hawayane, specializzato nel campo immobiliare. La tragedia familiare che lo colpisce (la moglie è in coma per un incidente) lo obbliga a rivedere molti aspetti della sua vita: il rapporto con figlie, innanzitutto, ma anche quello con gli amici e, non ultimo, coi numerosi cugini, coproprietari di una mega-tenuta sul mare (25000 [...] Vai alla recensione »
Ieri finalmente ho visto Paradiso Amaro (The Descendants), il film con George Clooney che ha fatto incetta di premi e nomination in giro per il mondo. E' un bel film, ma ha anche molti difetti. Prima di iniziare con la mia analisi, vediamo un po' la trama. Matt King (Clooney) è un uomo ricco, discendente di una facoltosa famiglia hawaiiana.
Come fare ad instaurare un rapporto con i proprio figli mentre la moglie sta morendo in un letto d'ospedale ed è in atto un importante vendita di un colossale territorio in cui sono implicati decine di familiari? E' questa la premessa del nuovo Payne, un intricata tela di emozioni in cui Matt King dovrà spendere tempo ed energie.
PARADISO AMARO (The Descendants) CRITICA DI: Diego Pigiu III VOTO:7 L'avvocato Matt King (George Clooney) nonostante viva in uno dei luoghi più incantevoli della terra, le Hawaii, si trova a dover rivedere tutto nella sua vita nel momento in cui scopre che la moglie, che da un mese è in coma, lo tradiva. Dovrà ricostruire il rapporto con le due figlie, da padre assente [...] Vai alla recensione »
Avvocato nel campo delle transazioni immobiliari e amministratore fiduciario di un trust di famiglia che possiede una vasta proprietà terriera vergine delle Hawaii di cui è incaricato di concludere la vendita, Matt King viene sconvolto dal grave incidente di barca che lascia in coma la moglie ed ancor di più dalla scoperta che la consorte lo tradiva con un altro uomo.
Abituati come siamo ad immaginarci (e a vedere su varie pellicole) l'arcipelago della Hawaii come il paradiso sceso in terra, si rimane un po' sconvolti dalla scelta "più realista del re" operata dal regista Payne per questo interessante lungometraggio. Di certo "Paradiso Amaro" non farà troppo contenti gli operatori turistici della zona, preso com'è [...] Vai alla recensione »
Riportato nel modo più tragico a rifletter sulla sua realtà di padre, di marito e di uomo, Matt lo fa nella maniera migliore. Davanti alla scoperta del tradimento reagisce da animale ferito ma con decenza e compostezza, riflettendo sulle motivqazioni. E' ricco ma non ha fatto del denaro il suo unico idolo. Non è amato dal suocero ma gli lascia credere che la moglie [...] Vai alla recensione »
The Descendants è un bellissimo per chi è un fedelissimo della narrazione, della trama, della recitazione, di quel genere di cinema che spontaneamente diventa arte, raccontando i nostri limiti umani e approssimandoli a una sorta di poesia, squisita e naturale. The Descendants è un bellissimo film perché fin dai primi minuti è capace di far sorridere e di commuovere.
SU “ PARADISO AMARO” “ PRENDI 2 E PAGHI 1” Se la moglie di Matt, il protagonista dell’ultimo film di Alexander Payne “ PARADISO AMARO” non fosse morta, il poveretto, interpretato da un languido Clooney, sarebbe stato nell’ordine: un padre assente e inadeguato, un cornuto inconsapevole e soprattutto un orribile speculatore. Un [...] Vai alla recensione »
Matt è un ricco avvocato che vive nel paradiso terrestre hawaiano, con una moglie di cui è innamorato, due figlie e un'intera collina vergine, avuta in eredità, che sta per essere venduta e dalla quale riceverà un'enorme entrata economica. Praticamente una vita da sogno. Peccato che, nella vita reale, anche in un paradiso come le Hawaii, i sogni durano solo fino [...] Vai alla recensione »
Matt King è un avvocato di successo, vive e lavora nelle Hawaii..il paradiso del titolo. Ma fin dal monologo di apertura il protagonista fa capire che anche quel paradiso è amaro….che anche in quel paradiso ci si ammala, si soffre e si hanno problemi come qualsiasi parte del mondo e nonostante viva circondato dal mare non tocca la tavola da surf da 8 anni.
La maggior parte delle critiche per questo film sono più che positive, ma per quanto mi riguarda io non sono per niente d'accordo. Sono andata a vedere questo film con la consapevolezza che fosse di genere drammatico e aspettandomi di versare una valle di lacrime, sentimentalista come sono. E invece, niente, nemmeno una. Anzi, l'esatto opposto, ho riso.
Tralasciando il discorso della scemenza della traduzione del titolo in italiano, l’ultima fatica di Alexander Payne, THE DESCENDANTS = GLI EREDI, ci mostra continuamente il volto attonito di uno straniato George Clooney che guarda i suoi interlocutori o il vuoto con occhi fissi, perché mentre parla ripensa senza pausa a quello che piano piano riesce a scoprire di una moglie [...] Vai alla recensione »
La storia di un papà che cerca di fare chiarezza nel passato della moglie in coma, nei suoi tradimenti, nel suo universo e al tempo stesso prova a ricostruire un rapporto con le due figlie. Tutto qui. Film molto sopravvalutato, con nomination e riconoscimenti che è difficile spiegare. Clooney molto poco convincente, come del resto anche in altri ruoli drammatici.
Un Clooney "maschera fissa" stile Cage spesso inespressivo. Il coma della moglie da il là a scontate ipocrisie sulla famiglia e sui rapporti extraconiugali senza controparte. Un film "cattivo", una moglie e madre in coma, giudicata, condannata e senza possibilità d'appello.
Quando sono andato al cinema ieri del regista Alexander Payne avevo già visto A proposito di Schimdt, che mi aveva annoiato, e fatto arrabbiare parecchio. Poi la dicitura che è presente nella biografia del regista proprio su questo sito, cioè quella di "ultimo regista neorealista", mi ha stupito talmente tanto che ha superato la mia frustrazione per 2 ore buttate che avrei potuto passare diversamente, [...] Vai alla recensione »
MI sono piaciuti i paesaggi, mi è piaciuta la storia, mi è piaciuto Clooney, ma non posso dire che sia un film coinvolgente. C'è qualcosa sia nella faccia di Clooney sia nel modo di dipanarsi della storia che non emoziona, nonostante che il film vorrebbe essere di quelli drammatici e atto a creare emozioni. Anche la riflessione che vorrebbe suscitare rimane in superficie. [...] Vai alla recensione »
E’ vero - come sostiene la voce fuori campo di Clooney-Pannofino nell’introdurre il film - che gli abitanti delle Hawaii non sono solo “camice a fiori e windsurf”… infatti sono esattamente come gli altri…Americani. Nella mentalità, nelle scelte, nei valori. La storia, che per l’appunto potrebbe avvenire in qualunque angolo degli States, s’impianta sulla tragedia di una donna ridotta in coma irreversib [...] Vai alla recensione »
Soggetto scadentissimo, peggiorato anche dalla recitazione del protagonista Clooney, peraltro molto bravo in altre occasioni... Tipico esempio di film "falso impegnato" d'oltreoceano; cinismo gratuito a go go, adolescenti ribelli (solo quelli vanno, i 15enni normali non hanno rappresentanza nei film) e amenità varie...il tutto condito dalle solite corna.
ma non pensate anche voi che Clooney sia doppiato MALE?
Paradiso Amaro è un film molto elegante e toccante. Il maggior merito di questo film è di raccontare una storia reale, di malattia e morte, senza retorica. A seguito di un incidente su un motoscafo, una donna entra in coma. La notizia tragica stravolge l’equilibrio, già molto precario, della sua famiglia. Il regista ci racconta i sentimenti indicibili che un evento [...] Vai alla recensione »
Un film intenso, ottima interpretazione di Clooney.
George Clooney nel ruolo di padre distratto, di marito tradito, di ricco proprietario terriero in una delle isole Hawaii, c o n s p a v e n t o s e c a m i c i e hawaiane, bermuda, ciabatte, e guance improvvisamente paffute, non è al meglio per le sue ammiratrici. Ma forse si sbagliano perché lui e il suo ultimo film Paradiso amaro, diretto dal venerato Alexander Payne ( Sideways) hanno entusiasmato [...] Vai alla recensione »
A un passo dai 51 anni e senza quella palla al piede di Elisabetta Canalis, il sale & pepe George Clooney di sicuro fa troppe pubblicità in Italia per “arrotondare”, ma bisogna riconoscere che al cinema ama rischiare. Invece di ficcarsi in film hollywoodiani di prevedibile successo, ramo “mainstream”, sperimenta come attore, regista e produttore. Lo dimostrano, per restare all’attualità, Le idi di [...] Vai alla recensione »
Da Toronto a New York a Torino, in ogni festival per cui è passato, Paradiso amaro ha incantato pubblico e critica: cosicché non c’è da stupirsi che ora sia in gara per l’Oscar in cinque categorie importanti e con ottime possibilità di farcela. Merito di un autore, il quarantenne Alexander Payne, che non esita ad andare controcorrente, realizzando commedie di raffinata semplicità imbastite sulle impalpabili [...] Vai alla recensione »
Famiglie disfunzionali 1. Le Hawaii possono essere, appunto, un «Paradiso amaro» dove una madre e moglie cade in coma irreversibile a seguito di un incidente nautico, la figlia adolescente è assai problematica e soprattutto il padre avvocato resta di sasso scoprendo d’essere stato intollerabilmente tradito dalla moribonda. Alexander Payne è un regista di nicchia ma non troppo, tenuto in grande considerazion [...] Vai alla recensione »
Le isole Hawaii sono lo sfondo, ma anche la jungla di miserie umane in cui si svolge la tristissima vicenda di Matt King, il principale discendente di un’antica e ricca famiglia del luogo, interpretato da un disorientato George Clooney. Il titolo originale del film è The Descendants, quello della versione italiana Paradiso amaro. La storia ha una premessa che si racconta nel corso del film.
Non è più un paradiso l'arcipelago più bello del mondo nonostante surf, cockail tropicali, hula dance, palme, altipiani sublimi, fiori al neon, ukelele e sgargianti camicie da 100 dollari. È un inferno, e non solo nelle ammorbanti periferie derelitte e postindustriali di Honolulu. Altro che colori plastificati, musical di Elvis e Hawaii Five-O. Sono certo avvenuti troppi sacrilegi laggiù.
Con una voce fuori campo all’inizio del film, il protagonista Matt King (George Clooney) mette in discussione il mito che le Hawaii, dove vive, siano un paradiso in terra. La sua breve invettiva è rafforzata da immagini di povertà e disagio, forti quanto fuorvianti, perché la storia di Matt non è – almeno non esplicitamente – una storia di povertà o disuguaglianza sociale.
George Clooney nel ruolo di padre distratto, di marito tradito, di ricco proprietario terriero in una delle isole Hawaii, con spaventose camicie hawaiane, bermuda, ciabatte, e guance paffute, non è al meglio per le sue ammiratrici. Ma forse si sbagliano perché lui e il suo ultimo film Paradiso amaro, diretto dal venerato Alexander Payne, hanno entusiasmato la critica non solo americana, vinto i Golden [...] Vai alla recensione »
Le isole Hawaii sono lo sfondo, ma anche la jungla di miserie umane in cui si svolge la tristissima vicenda di Matt King, il principale discendente di un’antica e ricca famiglia del luogo, interpretato da un disorientato George Clooney. Il titolo originale del film è The Descendants, quello della versione italiana Paradiso amaro. La storia ha una premessa che si racconta nel corso del film.
Matt King ha due problemi enormi e uno gigantesco. Il problema gigantesco è una moglie in coma irreversibile, che come vuole il suo testamento biologico è destinata a non svegliarsi più. Oltre ad affrontare il lutto Matt deve preparare l’addio, dirlo ai tanti amici, dare modo anche a loro di salutare quella donna ancora giovane e bella finché è attaccata alle macchine.
Perché Alexander Payne è un grande regista? Perché sa fare un uso straniato e assieme devastante del tocco agrodolce, con occhiate ironiche a ogni angolo di inquadratura e senza mai abbandonarsi al risaputo. Perché (e quando) George Clooney è un grande attore? Quando, appunto, mette la sua smorfiosa mimica al servizio di un regista come Payne, che sappia tenerlo a freno con il cinema della ragione [...] Vai alla recensione »
Alexander Payne ha vinto un Oscar come sceneggiatore per Sideways, deliziosa commedia vinicola del 2004, e ne avrebbe meritato un altro per A proposito di Schmidt, del 2002, ritratto divedovo americano con uno straordinario Jack Nicholson. Paradiso amaro è uno «strappalacrime esotico» assai meno bello. Il titolo avrebbe potuto essere About King: il personaggio di Matt King lo domina dalla prima all’ultima [...] Vai alla recensione »