Anno | 2005 |
Genere | Sperimentale |
Produzione | Italia |
Durata | 123 minuti |
Regia di | Louis Nero |
Attori | Daniele Savoca, Giorgia Cardaci, Simona Nasi, Sax Nicosia, Tiziana Catalano Aldo Rendina, Carlo Gerbino, Lola Gonzales, Pietro Di Legami, Flavio Sciolè. |
Uscita | venerdì 18 febbraio 2005 |
MYmonetro | 2,51 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 27 febbraio 2013
Uno scrittore non proprio di successo ha l'ennesimo diverbio con la sua fidanzata ed esce di casa per sprofondare in una Torino notturna piena di strani individui. I destini, suo e di altri, si intrecceranno in maniera imprevedibile. In Italia al Box Office Pianosequenza ha incassato 97,1 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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Uno scrittore non proprio di successo ha l'ennesimo diverbio con la sua fidanzata ed esce di casa per sprofondare in una Torino notturna piena di strani individui. I destini, suo e di altri, si intrecceranno in maniera imprevedibile.
Parte da un'idea spesso accarezzata in passato, ma mai realizzata con tanto rigore: un film che è un unico piano-sequenza di due ore. Non statico come poteva essere Empire di Andy Warhol, né "teatrale" come Arca russa di Sokurov, l'esperimento di Nero ha grandi potenzialità che purtroppo restano quasi tutte sulla carta. Le inquadrature e le prospettive sono molteplici e equilibrate, tanto che si fatica a credere che si tratti di un'unica lunga ripresa. Purtroppo la fotografia già di per sé sottotono perde ulteriore nitidezza nel passaggio da digitale in pellicola, per non parlare del pessimo effetto creato dalla divisione in sette bobine e addirittura un intervallo, che spezza irrimediabilmente il fluire della "long take".
Protagonisti e comprimari sono poi palesemente buttati nell'arena al solo scopo di mimare le mosse che il burattinaio Nero gli suggerisce, col risultato che più che di rappresentazione è lecito parlare di pantomima. Sembra che il giovane regista, tutto preso dal furore dell'avanguardia ad ogni costo, si dimentichi che il cinema dovrebbe anche raccontare delle storie.
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Girato interamente in un'unica ripresa, Pianosequenza segue le vicende di alcuni individui i cui destini finiscono per intrecciarsi in maniera imprevedibile nel corso di una sola notte, quasi a voler confermare la teoria dei sei gradi di separazione esposta proprio nel film. Strani, unici e in un certo senso soli, tutti questi personaggi hanno qualcosa da raccontare, su di sé [...] Vai alla recensione »
E' la prima volta che vedo un opera così complessa da realizzare che riesce a vivere di un autentica leggerezza. Un dei film più importanti che abbia visto.
Cinema da guinness dei primati. Il giovane produttore-regista Louis Nero, classe '76 molti corti e due lunghi all'attivo, prende una camera digitale, 10 attori molto bravi e gira per due ore senza stacchi al montaggio Pianosequenza , dramma surreale in una Torino notturna e metafisica. Si inizia e si finisce con i dolori di uno scrittore frustrato. In mezzo altri nove poveri diavoli (divertente l'uomo-conig [...] Vai alla recensione »
Una scommessa cinematografica da Torino: s’intitola «Pianosequenza» ed è il nuovo film del regista indipendente Louis Nero girato senza staccare mai la macchina da presa e quindi rendendo inutile il montaggio. «E’il primo esperimento italiano - rileva il regista - alcuni critici lo considerano il primo europeo». Nel cinema contemporaneo ricordiamo realizzati con questo sistema i primi bellissimi 20 [...] Vai alla recensione »
Film indipendente, realizzato con un progetto decisamente in controtendenza, quello di Louis Nero per il suo Pianosequenza che sta uscendo in varie sale italiane. Il piano sequenza è un termine tecnico che nel cinema significa un'unica inquadratura effettuata senza stacchi. Normalmente si interviene con il montaggio (oggi sempre più frenetico) a comporre una scena, ma ci sono stati registi resi celebri [...] Vai alla recensione »
Partendo dal litigio tra due giovani amanti - lei è esasperata perché lui gira intorno al- la proprie velleità di scrittore - Pianosequenza si getta a capofitto in un rivolo di storie (dieci in tutto, molto carina quella sul Cupido e il suo coniglietto-messaggero) che si collegano e si scollegano al ritmo dettato dagli intrecci del destino. In realtà il moltiplicarsi dei piani narrativi e dei personaggi, [...] Vai alla recensione »
Non abbiamo nulla contro i cineasti duri e puri che credono nel cinema come linguaggio e vogliono sfidare lo spettatore sul piano della riflessione e della sperimentazione. Il giovane Louis Nero vuole appartenere a questa schiera: dopo un film sul montaggio (Golem), con la sua associazione L’Altro film, ne ha realizzato un altro che ha come base il piano sequenza, cioè cinema senza stacchi, dove l’inquadrat [...] Vai alla recensione »