Anno | 2001 |
Genere | Avventura |
Produzione | Germania, USA |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Peter Hyams |
Attori | Catherine Deneuve, Stephen Rea, Mena Suvari, Tim Roth, Justin Chambers, Bill Treacher Daniel Mesguich, David Schofield, Nick Moran, Steve Speirs. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,83 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 16 gennaio 2012
La famosa storia dei tre moschettieri, raccontata dal punto di vista del quarto personaggio rimasto, finora, cinematograficamente in disparte. Al Box Office Usa D'Artagnan ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 27,1 milioni di dollari e 10,3 milioni di dollari nel primo weekend.
CONSIGLIATO SÌ
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È proprio vero, il cinema non può stare troppo tempo senza i moschettieri. Sono 64, dagli albori, i titoli ispirati dal romanzo di Dumas. Stagione dopo stagione D'Artagnan e compagni sono tornati, a intervalli fisiologici. La storia è conosciuta: i moschettieri salvano la regina dagli intrighi di Richelieu. E siccome il cinema di adesso deve tutto estremizzare e da qualche parte occorre rinvenire più violenza e cattiveria, ecco che Richelieu non basta più e gli si inventa vicino un pazzo furioso (Roth, adattissimo) e si vanno a studiare duelli che non sono più di spada ma qualcosa fra Chuck Norris e La tigre e il dragone.
È tornato D'Artagnan, il 4° moschettiere, al 64° film che lo riguarda. Quando si dice avventura, o meglio, cappa e spada, non si può prescindere dal personaggio inventato da Dumas. è doveroso che dopo un fisiologico intervallo riprenda possesso di un film. Le ultime apparizioni le dobbiamo a Martin Sheen nel '93 e a Gabriel Byrne nel '98. Il D'Artagnan 2002 presenta una novità importante: non intende misurarsi col leggendario I tre moschettieri di George Sidney del '48, con Gene Kelly nella parte dello spadaccino di Guascogna. Com'è accaduto nei decenni successivi, chi si è confrontato con quel precedente ne è uscito con le ossa rotte. Allora il regista Hyams (Atmosfera zero, Timecop) ha inventato un antefatto e nuovi personaggi. Nel flash back vediamo D'Artagnan bambino che assiste all'uccisione dei genitori e poi, visto che i cattivi dell'originale, Milady e Richelieu, non bastavano - erano crudeli, ma non violenti - ecco l'inserimento di Febre, paranoico orribile, cui dà corpo e volto Tim Roth. Il resto del canovaccio si riconosce abbastanza nell'originale, con un re ancora più insignificante di quello che conosciamo e con una regina che... si fa notare, trattandosi di Catherine Deneuve che comunque non è al massimo della forma. Sempre in chiave di rivisitazione al pubblico dei nostri giorni non sarebbe bastato ammannire i cavallereschi duelli di spada con scarsi zampilli di sangue. Ecco dunque che le tenzoni diventano veri e propri scontri marziali a mezza strada fra Chuck Norris e La tigre e il dragone. D'Artagnan è interpretato da Justin Chambers, senza infamia e senza lode. Ma anche il giovane, sessantaquattresimo eroe cinematografico, fatte tutte le mediazioni, non può sottrarsi al confronto con Kelly, purtroppo per lui. Se è vero che l'avventura è una delle più belle e primarie opzioni del cinema, e se è vero che i tre moschettieri ne rappresentano la parte alta e nobile, allora questa storia la si va comunque a vedere. Che poi prima ci sia stato Gene Kelly, eroe imbattibile e intramontabile... pazienza.
Forse il film peggiore al riguardo...Passi per la versione Disney, necessariamente diversa dal libro, ma questo... Solo gli scontri sono ben fatti (anche troppo), ma il resto è pattume. La prova? Raggiunge a stento l'ora e mezza di durata. Con titoli di coda.
IL FILM TRATTA LA STORIA TRITA E RITRITA DEI MOSCHETTIERI...non c'è patos non c'è nulla che non si sia già visto in altri film...la bellezza puritana dei due protagonisti non basta a rendere questo film degno di nota.